Migranti, nuova strage: ritrovati 74 corpi su spiaggia libica
Migranti, nuova strage: ritrovati 74 corpi su spiaggia libica - Repubblica.it
Migranti, nuova strage: ritrovati 74 corpi su spiaggia libica
Tra le vittime del naufragio, avvenuto al largo della città di Zawiya, anche tre donne. I soccorritori temono che il bilancio possa essere più grave
21 febbraio 2017
(ansa)ROMA - Avevano tentato la traversata del Mediterraneo, ma non ce l'hanno fatta. I corpi senza vita di 74 migranti, tutti adulti, sono stati riportati a riva dalle onde presso Zawiya, una città della Libia occidentale: lo ha reso noto oggi la Mezzaluna Rossa, documentando la tragedia con foto diffuse via Twitter. Tra le vittime anche tre donne.
Secondo Mohammed al Misrati, portavoce dell'organizzazione, i cadaveri sarebbero stati trovati oggi. Il naufragio, stando alle prime indagini, sarebbe avvenuto questa mattina, ma si teme che il bilancio possa essere più grave, dato che il gommone sul quale viaggiavano i migranti poteva trasportare tra le 100 e le 120 persone. L'agenzia Ap parla di 12 dispersi e di un unico sopravvissuto. Si aggrava il numero delle vittime del mare: Le vittime di oggi vanno ad aggiungersi alle 232 vittime registrate dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) dal primo gennaio a domenica scorsa sulla 'Rotta mediterranea centrale', quella che porta in Italia, a fronte di 10.120 arrivi.
L'anno scorso i morti erano stati quasi 4.600 e nel 2015 più di 2.850. Dal 2014 le vittime accertate di questa traversata sono state oltre diecimila, ma le cifre reali sono sicuramente più alte.
Nei giorni scorsi l'Unione europea aveva annunciato un accordo con il governo di Tripoli per contrastare le partenze dei migranti attraverso il sostegno alla guardia costiera libica. Critiche molte ong, che hanno denunciato come il conflitto civile deflagrato nel 2011 impedisca di siglare intese verificabili e con le dovute garanzie per il rispetto dei diritti umani.
All'inizio di febbraio l'Italia ha sottoscritto con le autorità libiche un accordo per contrastare i trafficanti di esseri umani e ridurre gli arrivi che già hanno toccato quota 10.200, dopo i 181 mila dell'anno scorso. Ma è stato possibile sottoscrivere l'intesa solo con il governo del premier Fayez Al Sarraj insediato a Tripoli con il sostegno dell'Onu: il parlamento, controllato da sostenitori dell'uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, lo considera nullo.