Tra un pò forse anche i "responsabili "si renderanno conto che è meglio votare nel 2017 se si continuasse con l'incertezza politica e la voglia di alcuni di fare una lunga campagna elettorale.
Se non si vota proprio a giugno almeno a settembre sarebbe utile.
Infatti dopo il referendum del 4 dicembre c'è il rischio che le riforme si blocchino o che si facciano addirittura passi indietro.
Le forze politiche che vogliono votare nel 2018 sono quelle che più frenano sulle riforme necessarie al paese.
C'è anche incertezza politica e questo frena investimenti ed anche fiducia delle famiglie importante per consumi ed investimenti.
Se ci fosse lo stallo (spero almeno che la riforma della Pubblica Amministrazione venga portata a compimento con i decreti attutivi in dirittura d'arrivo) si rischierebbe come da marzo 2012 a febbraio 2014 quando nel paese non è successo sostanzialmente nulla su riforme ed altro.
Problemi per la legge di stabilità se si vota a settembre 2017?
Le correzioni di 3,4 miliardi che partiranno ad aprile saranno strutturali e quindi riguarderanno anche i prossimi anni. Nel def si potrà correggere al ribasso il deficit previsto per il 2018 (1,2% mi sembra eccessivamente basso).
Il prossimo governo e la prossima maggioranza potranno fare in breve tempo la legge di stabilità: se c'è la volontà politica si fa.