Per come è cambiato il mondo negli ultimi cinquant’anni basta ricordare le parole che Italo Calvino scrisse nel 1965, mi pare : “avvocati e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli di amministrazione, redazioni di giornali e di telegiornali scrivono parlano e pensano nell’antilingua. Caratteristica principale dell’antilingua è il terrore semantico, cioè la fuga di fronte a un vocabolo che abbia per se stesso un significato. Nell’antilingua i significati sono pervicacemente allontanati, relegati in fondo a una prospettiva di vocaboli che di per se stessi non vogliono dire niente o vogliono dire qualcosa di vago e sfuggente.”