Nessuna stronzata batte "la scuola deve abituare al mondo del lavoro"

[nicolaj198vi]

Va detto che nessuno vi obbliga a lavorare.
Se non volete fare un cazzo, liberissimi di farlo.

Purchè poi non veniate a reclamare soldi non vostri con i quali mantenervi.

Libertad y Responsabilidad

[Juv]

gli americani fanno l'esatto contrario e, guarda a caso, dominano il pianeta...

In America va molto di moda farsi un megapuffo per frequentare un College dove, a fronte di una preparazione poco più che liceale, si possono passare ulteriori 3 anni a fare festini studenteschi.

[Corrado]

Per quel che vale la mia esperienza, senza aver mai lavorato prima e' pressoche' perfettamente INUTILE leggere testi di storia e filosofia ( non si hanno le basi e nemmeno la molla interiore per capirli), e persino la letteratura e' sminuita da questa mancanza. Questo dovrebbe far riflettere su quanto sia insano mettere dei tredicenni spauriti, ansiosi di capire il mondo per entrare a farne parte, a studiare ( male per giunta) ad esempio letteratura greca.....e' come costruire una casa partendo dal tetto.
D'altra parte il lavoro e' spessissimo anche invenzione, bellezza, ha una sua poesia...ma questo, gli stolidi che pensano che il lavoro sia da disprezzare e che le lettere siano in antitesi col lavoro, non possono certo immaginarlo.

Non credo si stia parlando di ciò.

Però io penso che scuola e lavoro siano due cose diverse; e non ha senso dire che la scuola deve servire al lavoro.
Soprattutto perché il lavoro è spesso parcellizzato, e richiede limitate conoscenze. Un ottimo elettrauto non deve essere necessariamente un buon meccanico.

Misurare la scuola sotto l'aspetto banalmente utilitaristico significa non aver compreso il senso della scuola con la "S" maiuscola.
Mio fratello aveva fatto il meccanico in un'officina rinomata, e sapeva mettere le mani in ogni motore.

Anche se poi si laureò, con lode, andava spesso dal suo vecchio maestro: fonte di insegnamento non limitatamente operativo.

[FRUGALE]

All'autore dell'articolo evidentemente piace la scuola gentiliana, che col classico e lo scienfitico crea un'élite di gente che è capace di ragionare e non di lavorare come poveri servi della gleba fetenti.

Il ragionamento fine a sè stesso è come farsi le seghe.

[Triangolo nero]

Noi il lavoro lo amiamo, è la Nostra vita, la Nostra fonte di ispirazione, ne abbiamo tanto da doverlo rifiutare e siamo senza dubbio i migliori in quello che facciamo... i soldi e le gratificazioni professionali sono la conseguenza di un lavoro ben fatto, non certo il fine ultimo del lavoro.....nel lavoro ritroviamo Noi stessi e diamo un senso alla vita.
Un saluto (romano) al frustratissimo compagno Amarillo da chi sta lavorando in sospensione sotto la neve.

Sieg Heil..!

[FRUGALE]

Onore \o

Sto lavorando anch'io, ma al calduccio...

[FRUGALE]

"deve"...dovrebbe!!

[Triangolo nero]

In America va molto di moda farsi un megapuffo per frequentare un College dove, a fronte di una preparazione poco più che liceale, si possono passare ulteriori 3 anni a fare festini studenteschi.

Tra le cento migliori università al mondo sono sparite quelle dell'Italia... che l'università l'ha "inventata".
Sarà un caso? No... non credo.
Qua di festini studenteschi se ne fanno pochi... ma la formazione che offrono Harvard, Stanford, Princeton, Yale o il MIT di Boston ce la sognamo.

[Triangolo nero]

Va detto che nessuno vi obbliga a lavorare.
Se non volete fare un cazzo, liberissimi di farlo.

Purchè poi non veniate a reclamare soldi non vostri con i quali mantenervi.

Libertad y Responsabilidad

...il problema - reale - di un operaio è la concorrenza, a quanto pare - e a conti fatti - la scuola oggi dovrebbe insegnare ai futuri operai come vivere con quattro soldi.... un saldatore pachistano - ultra specializzato - si accontenta di tre/quattro euro l'ora, così come un muratore rumeno, un parrucchiere cinese, un contadino indiano o un cameriere cingalese..... e di manodopera a basso costo (leggi: schiavi) ne stanno facendo entrare a più non posso.
Gli anti-nazionalisti, i no-borders no-nations, il compagnume antifa del "siamo tutti immigrati", i radical chic dell'accoglienza, i mondialisti, ecc... ecc... sono i migliori fiancheggiatori di questo neo-schiavismo.... poi te li ritrovi sui forum a frignare che non c'è lavoro e che i padroni sfruttatori sono disumani.
Affanculo zecche.... chi è causa del suo mal pianga se stesso... abbracciate Abdul e Mutumbo e mangiatevi la vostra stessa merda perché la bistecca non ve la potrete più permettere.

[Nettuno80]

Tra le cento migliori università al mondo sono sparite quelle dell'Italia... che l'università l'ha "inventata".
Sarà un caso? No... non credo.
Qua di festini studenteschi se ne fanno pochi... ma la formazione che offrono Harvard, Stanford, Princeton, Yale o il MIT di Boston ce la sognamo.

Io sulla formazione delle università americane non sarei così certo...quando negli USA devono costruire grandi opere architettoniche o ingegneristiche danno mandato ad architetti o ingegneri europei o asiatici.
Non è un caso. Il livello medio della scuola e dell'università negli Stati Uniti è molto più basso rispetto a quello dell'Europa e dell'Asia.
Per dare un'idea chiunque può fare una ricerca su Internet e scoprirà che molti americani che frequentano la high school o il college non sono in grado di dire in quale anno la dichiarazione di indipendenza è stata firmata o non sanno trovare la Francia in una cartina geografica muta (la Francia, non il Burundi...)