Trump: ?Vi prometto un aumento storico delle spese militari? - La StampaTrump: “Vi prometto un aumento storico delle spese militari”
54 miliardi di dollari, da pagare con tagli che colpiranno soprattutto gli aiuti all’estero
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
Un aumento delle spese militari per almeno 54 miliardi di dollari, da pagare con tagli che colpiranno soprattutto gli aiuti all’estero e altre agenzie nazionali, come quella per la protezione dell’ambiente. Sono le linee guida del primo bilancio dell’amministrazione Trump, che l’Office of Management Budget ha anticipato nei suoi punti generali.
I finanziamenti al Pentagono verranno aumentati di circa il 10%, seguendo le promesse elettorali di rafforzare la difesa degli Stati Uniti. Nuovi fondi andranno anche al Border Patrol che gestisce l’immigrazione, e ad altre agenzie impegnate nel settore sicurezza. Per pagare queste spese saranno necessari tagli significativi, considerando che il presidente vuole anche varare ampie riduzioni fiscali. Nello stesso tempo il capo della Casa Bianca ha detto che vuole presentare a breve un piano alternativo alla riforma sanitaria voluta da Barack Obama, e siccome questo comporterà dei costi, sarà necessario definirli nel dettaglio prima intervenire sulle tasse. I tagli alle spese riguarderanno prima di tutto gli aiuti all’estero, ma riguarderanno anche istituzioni interne come l’Environmental Protection Agency, e altre strutture che i repubblicani vogliono ridimensionare.
Trump ha detto che «il mio primo bilancio verrà presentato nel giro di un mese. Sarà concentrato sulla sicurezza e la protezione del paese, come avevo promesso». Quindi aumenteranno le spese per l’apparato militare, che però il presidente ha criticato duramente: «Non vinciamo più. Non combattiamo nemmeno più per vincere». Il suo obiettivo quindi è garantire più mezzi al Pentagono, anche per risollevare il morale dei militari e cambiare la loro mentalità operativa. Proprio ieri i generali hanno presentato al capo della Casa Bianca le opzioni per i nuovi piani finalizzati a sradicare l’Isis dalla Siria, che includono anche la possibilità di inviare più truppe di terra.