Anarchismo, federalismo, autonomismo

[Lèon Kochnitzky]

Che ne dite di affrontare questo argomento?

Esiste una corrente federalista libertaria (alla quale anche alcuni leghisti in passato facevano riferimento) che è sicuramente meno "famosa" di altre (comunismo, individualismo etc), vicina alla democrazia diretta, al comunalismo e al federalismo comunitario.

Sicuramente esponenti come Bakunin, tra le varie, non ne sono distanti (ricordiamoci che era amico di Mazzini e di alcuni federalisti risorgimentali), ma anche lo stesso Proudhon immaginava federazioni municipali libere e decentrate dallo stato.

Rigettando prospettive etniche e nazionaliste, esempi di autonomia federalista come la Catalogna e i Paesi Baschi sono i primi esempi che vengono in mente. Ma ce ne sono anche altri, e non certo quelli filo leghisti.

[Josef Scveik]

Che ne dite di affrontare questo argomento?

Esiste una corrente federalista libertaria (alla quale anche alcuni leghisti in passato facevano riferimento) che è sicuramente meno "famosa" di altre (comunismo, individualismo etc), vicina alla democrazia diretta, al comunalismo e al federalismo comunitario.

Sicuramente esponenti come Bakunin, tra le varie, non ne sono distanti (ricordiamoci che era amico di Mazzini e di alcuni federalisti risorgimentali), ma anche lo stesso Proudhon immaginava federazioni municipali libere e decentrate dallo stato.

Rigettando prospettive etniche e nazionaliste, esempi di autonomia federalista come la Catalogna e i Paesi Baschi sono i primi esempi che vengono in mente. Ma ce ne sono anche altri, e non certo quelli filo leghisti.

Il federalismo è un principio cardine dell'anarchismo, direi che fu soprattutto Proudhon a svilupparlo, anche se poi tutti gli anarchici sostanzialmente ne fanno in un modo o nell'altro un pilastro fondamentale del proprio pensiero. Anche lo stesso Stirner, auspicando l'unione degli egoisti non fa altro in sostanza che prospettare una sorta di federazione, o gli stessi informali dei tempi più recenti (che poi in verità si richiamano alle esperienze del galleanismo (Luigi Galleani, anarco-comunista attivo negli USA del primo novecento).

Il federalismo comunque, per esser veramente tale, ovvero per rispettare l'autonomia individuale e collettiva dei popoli, deve partire dal basso (ovvero il potere decisionale è in basso) e via via salire verso l'alto. Direi che l'esperienza recente che più si avvicina a quesot modello, pur non essendo propriamente anarchico al 100%, è quanto sta accadendo nella regione curda del Rojava.

Rojava / Proclamata la nascita della ?Federazione del nord della Siria? | Zic.it

[Lèon Kochnitzky]

Bene.
Comunque, anche durante il Risorgimento emersero spinte federaliste/autonomiste e libertarie. L'influenza bakunista (coi suoi viaggi in Italia) ne sono state una dimostrazione. Ad ogni modo, volendo, anche il pensiero di Bookchin (come già affermai tempo fa) con la sua divisione dei municipi riporta a prospettive federaliste. Però il federalismo cui facevo riferimento non è quello dell'unione di comunità astratte che formano delle federazioni (come gli egoisti stirneriani), ma sempre in relazione alle spinte autonomiste regionaliste (come appunto la Catalogna, la Corsica o altre realtà) che potrebbero, depurate dalle scoerie etnonazionaliste leghiste, rappresentare un modello di primo ritorno alle comunità di autosussistenza e distanti dall'accentramento del potere burocratico (ed anche più vicine all'individuo, essendo territori ridotti, come la concezione della polis greca)

[Josef Scveik]

Bene.
Comunque, anche durante il Risorgimento emersero spinte federaliste/autonomiste e libertarie. L'influenza bakunista (coi suoi viaggi in Italia) ne sono state una dimostrazione. Ad ogni modo, volendo, anche il pensiero di Bookchin (come già affermai tempo fa) con la sua divisione dei municipi riporta a prospettive federaliste. Però il federalismo cui facevo riferimento non è quello dell'unione di comunità astratte che formano delle federazioni (come gli egoisti stirneriani), ma sempre in relazione alle spinte autonomiste regionaliste (come appunto la Catalogna, la Corsica o altre realtà) che potrebbero, depurate dalle scoerie etnonazionaliste leghiste, rappresentare un modello di primo ritorno alle comunità di autosussistenza e distanti dall'accentramento del potere burocratico (ed anche più vicine all'individuo, essendo territori ridotti, come la concezione della polis greca)

Certo, ma è solo un'esempio per dimostrare che l'idea federalista è presente in ogni ambito dell'organizzazione anarchica.
L'esempio che tu fai della Catalogna però non risponde ai principi anarchici, semplicemente perchè non parte dal basso ma dall'alto.

[Lèon Kochnitzky]

vero questo, ma il grosso dei partiti e movimenti autonomisti catalani sono vicini alla sinistra radicale (non so se all'anarchismo) e libertaria

[pomo-pèro]

Ad ogni modo, volendo, anche il pensiero di Bookchin (come già affermai tempo fa) con la sua divisione dei municipi riporta a prospettive federaliste.

Difatti il confederalismo democratico dei curdi del Rojava è il risultato della rilettura, fatta da Ocalan, degli scritti di Bookchin...

Però il federalismo cui facevo riferimento non è quello dell'unione di comunità astratte che formano delle federazioni (come gli egoisti stirneriani), ma sempre in relazione alle spinte autonomiste regionaliste (come appunto la Catalogna, la Corsica o altre realtà) che potrebbero, depurate dalle scoerie etnonazionaliste leghiste, rappresentare un modello di primo ritorno alle comunità di autosussistenza e distanti dall'accentramento del potere burocratico (ed anche più vicine all'individuo, essendo territori ridotti, come la concezione della polis greca)

Pensavo che il riferimento alla Catalogna fosse relativo al periodo della Guerra del '36, quando c'era si un governo (tra l'altro con un ministro anarchico), ma c'erano anche numerose esperienze di autogestione...

Comunque si, anche tenendo conto l'esperienza odierna, nell'ambiente mi pare si parli del federalismo di Bookchin e Proudhon...

[pomo-pèro]

L'esempio che tu fai della Catalogna però non risponde ai principi anarchici, semplicemente perchè non parte dal basso ma dall'alto.

Beh, non è che parta propriamente dall'alto. Parte sia dall'alto che dal basso. Certo però questa trasversalità rende il processo non rispondente in toto ai principi...

[Kavalerists]

Per chi è interessato e conosce un pò il francese:

Murray Bookchin et le renouveau d'une politique organique et écologique

[Lèon Kochnitzky]

Il riferimento è ai giorni nostri. Credo che un libertario dovrebbe simpatizzare per qualunque causa autonomista, perché tutto ciò che si distanzia dal centro per arrivare alla periferia e all'individuo, se non è anarchia, è comunque un'immensa acquisizione di libertà. Gli stati nazione ottocenteschi sono quanto di più distante dalla libertà e dal libertarismo. Il problema è quando il federalismo si contamina con l'etnonazionalismo (come nel caso anarconazionale e padanista in alcuni casi). Un discorso federale municipale sul modello proudhoniano, unito a un'economia di tipo socialista, è l'arrivo. E' chiaro che, essendo difficile arrivare un sistema anarchico compiuto, già gioire della conquista dell'autonomia o dell'indipendenza di una zona periferica è un buon risultato (come la Fiume d'annunziana che fu uno stato autonomo). molto spesso le tematiche federaliste e autonomiste si contaminano con discorsi liberali, libertari e individualisti (era la piega liberale che voleva dare Miglio alla Lega in contrapposizione al bossismo)

[Josef Scveik]

Il riferimento è ai giorni nostri. Credo che un libertario dovrebbe simpatizzare per qualunque causa autonomista, perché tutto ciò che si distanzia dal centro per arrivare alla periferia e all'individuo, se non è anarchia, è comunque un'immensa acquisizione di libertà. Gli stati nazione ottocenteschi sono quanto di più distante dalla libertà e dal libertarismo. Il problema è quando il federalismo si contamina con l'etnonazionalismo (come nel caso anarconazionale e padanista in alcuni casi). Un discorso federale municipale sul modello proudhoniano, unito a un'economia di tipo socialista, è l'arrivo. E' chiaro che, essendo difficile arrivare un sistema anarchico compiuto, già gioire della conquista dell'autonomia o dell'indipendenza di una zona periferica è un buon risultato (come la Fiume d'annunziana che fu uno stato autonomo). molto spesso le tematiche federaliste e autonomiste si contaminano con discorsi liberali, libertari e individualisti (era la piega liberale che voleva dare Miglio alla Lega in contrapposizione al bossismo)

Non direi, ci possono essere delel spinte autonomiste che non fanno altro che spostare il potere da un centro all'altro, ma comunque il potere resta sempre nelle mani di un'autorità centrale che poi lo cala sulle masse. Il federalismo anarchico è quello che dà il potere alle masse attraverso le varie assemblee di fabbrica, scuola, quartiere, paese, città...le quali poi si federano verso l'alto, laddove i rappresentanti delle varie scuole, fabbriche, ecc. si fanno portavoce delle istanze del basso e non certo diventando autorità...