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Silvio Berlusconi, persistendo la sua incandidabilità (e la sue età troppo avanzata che rende poco credibile una sua ennesima candidatura a primo ministro del centrodestra) si è ormai calato nel ruolo di "king maker", di grande manovratore. E per la candidatura a premier dopo le “sparate” sui primi candidati poco credibili (vedi Sergio Marchionne o addirittura sua figlia Marina) lanciati per “fare polverone” ha ormai tirato fuori le vere carte puntando ad un nome solo: quello di Antonio Tajani.
Per il Cav si tratta di un fedelissimo della prima ora, già suo portavoce ai tempi della discesa in campo nel '94, in oltre vent'anni ha costruito una solida carriera nelle istituzioni europee.
Il presidente del Parlamento europeo è, secondo il Cav, "un mediatore nato", uno che "sa mettere d'accordo tutti", con grande esperienza della politica europea ed internazionali grazie agli anni trascorsi da commissarrio Ue. In più, ha un ottimo rapporto con Angela Merkel. Tajiani sarebbe soprattutto perfetto (grazie alla sua vicinanza ad Angela Merkel) per spuntare le aspirazione di Salvini (e mettere in secondo piano il sovranismo populista di Salvini) che rischia altrimenti di relegare in secondo piano Forza Italia e lo stesso Berlusconi.
Il nome di Tajani potrebbe però essere un nuovo macigno negli ingranaggi della trattativa per quell'intesa che i partiti del centrodestra paiono aver trovato in vista delle regionali siciliane, ma che dovrà essere replicata in vista delle politiche 2018. Matteo Salvini non ha perso tempo, nel commentare a modo suo l'investitura del leader di Forza Italia: "Ho visto che Berlusconi ha cambiato tanti nomi, io mi preoccupo di più del programma e della nostra squadra. Tajani - ricorda Salvini - è responsabile di tutte le scelte di questa Europa, dove governa insieme al Pd, una Europa che tutti dicono che cosi come è non va bene". Per il leader della Lega "bisogna tener presente che le decisioni prese da Bruxelles sulle banche, sull’agricoltura, come le sanzioni alla Russia e i regali alla Turchia hanno visto Tajani corresponsabile. Nostro obbiettivo è che il centrodestra vinca e che la Lega sia il primo partito così che saremo noi a indicare leader e squadra di governo", conclude il segretario del Carroccio.