un capolavoro di mistificazione ai limiti della querela.
La puzza di diffamazione si vede fin dal titolo, che parla di "la sinistra" (che in italiano non vuol dire "alcuni membri di partiti di sinistra, ma "TUTTA la sinistra").
Per cui anche se tutte le citazioni fossero corrette e non tagliate su misura per far sembrare che dicano l'esatto opposto di ciò che dicono davvero, l'articolo diffamerebbe comunque tutti i milioni di italiani di sinistra che non sono i tizi citati.
Ma andiamo avanti con la prima citazione, tagliata alla perfezione per farla sembrare una salvinata. Peccato che prima della frase citata, si spiega che bisogna combattere LE CAUSE dell'immigrazione, e non gli immigrati!
" Anche sul tema immigrazione il sinistrismo cosmopolitico dà degna prova di se. Il problema non sta nella rimozione delle cause di questo fenomeno epocale: le enormi disparità, la rapina economica, le guerre, la fame, l'attrattiva del consumismo, ma lo approccia solo dal (giusto in sé) punto di vista umanitario."
Solo dopo questa frase c'è quella citata, che con quella premessa perde ogni significato razzista che assume se presa da solo.
“che poi gli sfollati vadano a ingrossare le periferie, siano utilizzati come esercito di riserva per guerre fra poveri, non li tange."
E ancora, l'interpretazione abietta della frase su FB sempre di Boghetta, che, per quanto sgrammaticata, non significa affatto che il dellitto nella migrazione lo compie il migrante, ma chi causa l'emigrazione bombardando il paese da cui emigra e che i "Buonisti" sono ipocriti non tanto perchè difendono l'immigrazione a priori, ma perchè la difesa aprioristica serve a negare l'evidenza della colpevolezza di chi provoca con la sua violenza l'immigrazione di massa.
Se in un paese povero c'è una carestia ed emigrano a milioni è una cosa, se viene bombardato a tappeto, è un 'altra. Nel primo caso non ci sono colpevoli, nel secondo sì, e la sinsitra che dice che l'immigrazione sarebbe naturale lo fa sostanzialmente perchè (volente o nolente) è COMPLICE di chi la provoca.
E per finire, il fatto che degli idioti di destra abbiano citato Boghetta non vuol dire che Boghetta abbia scritto cose di destra. Nessuno è responsabile delle interpretazioni sbagliate altrui, è demenziale solo pensarlo. Le frasi si valutano in sè, non per chi le cita.
Con questa logica da mentecatti, se qualcuno posta il Manifesto di Marx su Stormfront da domani Marx è un nazista? O ieri come oggi è un verme oggettivamente alleato dei nazisti chi dice "Marx è un nazista! Lo citano anche su Stormfront!"
Ovviamente anche la citazione successiva di Boghetta è condotta in maniera abietta, con addirittura singole parole tagliuzzate (nemmeno frasi intere) per farlo passare da emulo di Salvini, quando nell'articolo cita i NOTAV come esempio di movimento democratico basato sull'attaccamento al proprio territorio! Boghetta è talmente razzista che conclude quell'articolo chiedendosi retoricamente se esiste un altro sistema, oltre al socialismo, in cui le migrazioni possono avvenire senza traumi (e quindi è A FAVORE delle migrazioni!).
Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA
Mi ero perso la perla dell'ennesimo "razzista" che si sarebbe macchiato del peccato mortale di xenofobia per aver scritto che aiutare gli abitanti dei paesi più poveri a casa loro non solo è auspicabile (a parte chi lucra sul business dei centri d'accoglienza, chi potrebbe sostenere senza sprezzo del ridicolo che è un male che un migrante possa vivere bene a casa sua senza migrare?) ma VIENE GIA' FATTO, per esempio dalla CIna. DIscorso che viene tradotto dal "signore" citato da Scveik in questo modo abietto:
In realtà il compagno si limita a prendere atto chedisapprova addirittura i corridoi umanitari auspicando che li si aiuti (solo) a casa loro.
1) i corridoi umanitari non elimineranno mai i pericoli della migrazione, e le migliaia di morti nel Mediterraneo ogni anno lo provano.
2) che "aiutarli a casa loro", se preso sul serio e non usato come paravento dai razzisti per negare l'evidenza che vorrebbero vedere morti tutti quelli costretti a migrare, SI PUO' FARE, e si sta già facendo.
Poi come fanno i signori tipo il tizio che ha scritto l'articolo a starnazzare sulle migrazioni che sarebbero naturali come la pioggia?la Cina da tempo persegue questa via e nei paesi dove viene attuata questa politica, come l’Angola, i flussi migratori verso i paesi sviluppati sono notevolmente diminuiti e i lavoratori qualificati con livello di istruzione decente hanno cominciato a crescere velocemente. Non più sacchi di beni di prima necessità buttati da un elicottero nei villaggi pieni di affamati, ma eserciti di insegnanti, medici ed esperti che portano le loro conoscenze mettendole a disposizione dello sviluppo economico di un continente che per secoli ha visto solo le proprie risorse depredate senza avere nulla in cambio.
Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA
Cito, da uno dei commenti postati riguardo all'articlo:
"Incredibile leggere un articolo del genere...perfetta testimonianza di come certa sedicente 'sinistra' sia in realtà al servizio dei padroni che vogliono sempre più immigrati per deprimere i salari e frammentare la classe lavoratrice...studiatevi Marx e il concetto di "Esercito Industriale di Riserva"..."
Mi piace · Rispondi · 5 · 24 marzo 2017 10:08
Commento pienamente condivisibile.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Un'autentica puttanata, anche se meno del grottesco articolo di Boghetta, malcagato compendio delle più trite vaccate dei vari Fusaro, Michea e altri provocatori anti-comunisti nazional-conservatori.
Tra l'altro il burocrate in questione, prima ancora delle sue attuali ambiguissime liaison no-euro e sovraniste (difficile immaginare roba più sistemica, liberale e pure 'decadente'), lo ricordo strenuamente bertinottiano e filo-liberale quando si trattava di sostenere roba ben più dirimente delle questioni menzionate nel suo intervento, e mi riferisco alle follie di Padoa Schioppa in materia di politica economica ai tempi di Rifondazione partito di governo...quindi un parere del tutto privo di sostanza e credibilità.
Allargando il discorso, a livello locale certi soggetti ci sono sempre stati, la differenza è che 15 anni fa non c'erano i social e certe cazzate le sparavano al baretto...non esagererei nel dar loro importanza.
Ultima modifica di So' greche!; 26-03-17 alle 22:06
A me veramente sembra una vaccata il titolo: ma dove la vedono questi di Frontiere tutta questa sinistra che avrebbe "abbracciato il "rossobrunismo" e la xenofobia"? A parte i termini paradossali usati per riferirsi a chi sostiene la sovranità nazionale o anche un semplice controllo dei flussi migratori ( ma vabbè, ormai si è fatta l'abitudine, inutile anche polemizzare ), a me sembra esattamente l'opposto, cioè che la stragrande maggioranza della sinistra, che sia centrosinistra o estrema, abbia da tempo abbracciato il liberalismo economico ( liberismo) ed etico ( progressismo ).
Quanto al resto: io non conosco in maniera approfondita nè Boghetta nè l'autore del commento, ma mi sembra veramente una forzatura ideologica incredibile il negare ad una persona, in questo caso i suddetti, la possibilità di cambiare opinione su una qualsiasi questione, anche a distanza di anni.
Quanto alle tue opinioni su Fusaro e Michea le conosco bene, e lasciano il tempo che trovano...
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
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Devo dire la verità, prima ho postato e poi ho letto....obiettivamente il titolo è un tantinello forzato, ma quello che scrive Boghetta, che non conosco, non mi sembra però molto condivisibile...
Ancor prima del merito dell'opinione (su cui personalmente condivido perfettamente l'infamante qualifica datagli dall'autore dell'articolo: 'rossobrunismo') la questione è quella della differenza tra chiacchiera e prassi.
Che partiti come Rifondazione, proprio grazie all'azione di gente come Boghetta, si siano ritrovati ad appoggiare le peggiori infamie liberali (guerra in Afghanistan, assurdi tagli di bilancio, privatizzazioni, liberalizzazioni, regalie fiscali ai padroni) è indubbiamente vero.
Proprio per questo, chi in quegli anni ha condiviso e appoggiato determinate mosse politiche non mi pare minimamente qualificato a muovere accuse di 'cedimento' al liberalismo (peraltro totalmente fuori fuoco e ambigue, visto che sui temi etici Rifondazione è stata per fortuna fortemente progressista sin dalla sua nascita e visto anche che il movimento noglobal aveva perfettamente compreso e combattuto certe questioni strettamente attinenti la questione di classe e quella dell'imperialismo europeista 15 anni prima di Boghetta) verso nessuno. Manco verso Vendola.
Comprendo il tuo punto di vista, che ovviamente non è il mio. Resto dell'avviso che il titolo come ammette anche Scveik è un po' forzato.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Come si diventa rossobruni? Si comincia a criticare lo stato d'Israele preferendogli le teocrazie nazislamiche fino ad arrivare a condividere le teorie negazioniste nazifasciste e in questo i "comunisti" comunitaristi sono imbattibili.