Sondaggi elettorali: lista unitaria di sinistra al 14% secondo Bidimedia

[POL]

Sondaggi elettorali: lista unitaria di sinistra al 14% secondo Bidimedia
Il Partito Democratico continua ad essere la prima forza politica del Paese con il 26,7%. Staccato di poco più di mezzo punto percentuale, al 26,1% si trova il Movimento 5 Stelle che rispetto all’ultima rilevazione del 25 febbraio guadagna appena lo 0,1%. A dirlo è l’ultima rilevazione fatta da Bidimedia.
Il sondaggio, pubblicato il 14 marzo, vede un Pd in flessione con un calo dello 0,4%. Una piccola perdita rispetto a quelle registrate dagli altri istituti demoscopici che danno i dem addirittura al 20/23%.
In questo caso la scissione con la nascita del Movimento Democratico e Progressista e il caso Consip sembrano non pesare più di tanto nelle intenzioni di voto degli italiani. I più bravi a capitalizzare le divisioni interne al centrosinistra sembrano essere le forze di centrodestra. Tutte infatti guadagnano terreno rispetto al 25 febbraio. Forza Italia addirittura arriva a pareggiare la Lega Nord con il 12,2% mentre Fratelli d’Italia continua la sua crescita: ora sfiora il 5%.
Sondaggi elettorali: ecco quanto vale la sinistra unita

Nel campo del centrosinistra va sottolineata la forza elettorale di una probabile lista unitaria delle varie sigle nate a sinistra del Pd. Se Sinistra Italia di Fratoianni, Campo Progressista di Pisapia e Movimento Democratico e Progressista di Speranza e Bersani unissero le forze, riuscirebbero a raccogliere il 14% dei voti. Abbastanza per sedersi al tavolo delle trattative con il Pd di Matteo Renzi.



Scritto da: Andrea Turco
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere l'articolo|
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere gli articoli riguardanti gli ultimi Sondaggi Politici|

[amaryllide]

Sondaggi elettorali: lista unitaria di sinistra al 14% secondo Bidimedia
Il Partito Democratico continua ad essere la prima forza politica del Paese con il 26,7%. Staccato di poco più di mezzo punto percentuale, al 26,1% si trova il Movimento 5 Stelle che rispetto all’ultima rilevazione del 25 febbraio guadagna appena lo 0,1%. A dirlo è l’ultima rilevazione fatta da Bidimedia.
Il sondaggio, pubblicato il 14 marzo, vede un Pd in flessione con un calo dello 0,4%. Una piccola perdita rispetto a quelle registrate dagli altri istituti demoscopici che danno i dem addirittura al 20/23%.
In questo caso la scissione con la nascita del Movimento Democratico e Progressista e il caso Consip sembrano non pesare più di tanto nelle intenzioni di voto degli italiani. I più bravi a capitalizzare le divisioni interne al centrosinistra sembrano essere le forze di centrodestra. Tutte infatti guadagnano terreno rispetto al 25 febbraio. Forza Italia addirittura arriva a pareggiare la Lega Nord con il 12,2% mentre Fratelli d’Italia continua la sua crescita: ora sfiora il 5%.
Sondaggi elettorali: ecco quanto vale la sinistra unita

Nel campo del centrosinistra va sottolineata la forza elettorale di una probabile lista unitaria delle varie sigle nate a sinistra del Pd. Se Sinistra Italia di Fratoianni, Campo Progressista di Pisapia e Movimento Democratico e Progressista di Speranza e Bersani unissero le forze, riuscirebbero a raccogliere il 14% dei voti. Abbastanza per sedersi al tavolo delle trattative con il Pd di Matteo Renzi.



Scritto da: Andrea Turco
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere l'articolo|
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere gli articoli riguardanti gli ultimi Sondaggi Politici|

Mi sembra ancora più incredibile il 12.4% complessivo della sinistra non piddina completamente frammentata della prima ipotesi che il 15% della seconda, dove almeno c'è un partito unico che Dati storici alla mano della seconda repubblica:
Col Mattarellum (maggioritario ma con quota proporzionale alla camera che garantiva un minimo di rappresentatività ai partiti minori)
1994 = 14%
1996 = 9% (con Rifondazione fuori dalla coalizione di csx)
2001 = 13%
2006 = 10.5%
2008 = 5% (quando Veltroni impone la svolta sostanzialmente contro la sinistra dell'"autonomia" del PD, e i media si adeguano facendo scomparire de facto la sinistra dai media)
2013 = 6%
Sostanzialmente, il 13 o il 15% accoppiato a un PD fortissimo (perchè il 26% minimo è più alto del risultato del 2013!), ovvero un csx ai limiti della conquista del premio di maggioranza, è pura fantascienza.

[Lord Attilio]

Oddio speriamo di no, non vorrei che questi continuino l'opera di Rifondazione di tradire il proprio elettorato in cambio di posti e prebende. Spero che l'elettorato deluso dalla sinistra non compia per l'ennesima volta lo stesso errore, dato che sarebbero solo voti regalati al PD.