@Iside Che tipo di benefici ti ha dato la pratica meditativa del daimoku? La consigli?
@Iside Che tipo di benefici ti ha dato la pratica meditativa del daimoku? La consigli?
Dipende! Sai che il Buddha dice"Consiglio la pratica e NON consiglio la pratica" Perchè la regola d'oro è "Mai forzare!" Chi DAVVERO vuole praticare deve poterlo fare serenamente, chi NON vuole manco sentirne parlare è bene che NON venga forzato, perchè poi ottieni l'effetto opposto a quello voluto (Vuol dire che NON è pronto)
Devi però anche seguire certe regole base:
1) MAI praticare contro Qualcuno: lo benefici facendo una magia nera pessima per te (Attento anche a NON avere malanni fisici tipo e peggio delle "Mazzine" )
2) NON evitare gli avversari, non combatterli, sono i tuoi sponsor migliori
3) NON praticare in modo egoista: pratica anche a beneficio del Mondo Intero
4) NON mettere centinaia di scopi: concentra l'energia su pochi punti centrali
5) Last but no last: NON canticchiare e non dare scoppi di voce perchè andresti fuori ritmo
Queste sono le regole base, ma devi usare il buon senso, senza quello nessuna pratica funziona
Se mi vengono in mente altre norme di buon senso te le dico
Un sorriso
Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
A paraulas maccas urigas surdas
Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
Segretaria liquidatrice di Italia Morta
beh certo, il buddhismo è compassione mica macumba
Uno stupido, sapendo che il Buddha osservava il principio del grande amore, che raccomanda la restituzione del bene per il male ricevuto, andò e lo offese.
Il Buddha rimase silenzioso, sentendo pietà per la sua stoltezza. Quando l'uomo ebbe finito di insultare, il Buddha gli chiese: " Figlio, se un uomo rifiutasse di accettare un dono che gli vien fatto, a chi apparterrebbe esso?" E quello rispose: " In quel caso apparterrebbe all'uomo che lo offriva".
" Figlio mio, disse il Buddha tu mi hai rivolto un linguaggio offensivo, ma io rifiuto di accettare la tua offesa, e ti chiedo di tenerla per te. Non sarà essa per te una fonte di infelicità? Come l'eco appartiene al suono, e l'ombra alla sostanza, così l'infelicità ricadrà senza dubbio su colui che fa il male".
L'offensore non rispose e il Buddha continuò: " Un uomo malvagio che rimprovera un virtuoso è come colui che guarda in alto e sputa contro il cielo; lo sputo non insozza il cielo, ma torna in giù e insozza la sua persona. Il calunniatore è simile a colui che lancia la polvere a un altro, quando il vento è contrario; la polvere non fa altro che tornare su colui che l'aveva lanciata: L'uomo virtuoso non può essere danneggiato, e l'infelicità che l'altro vorrebbe infliggergli ricade su di lui".
L'offensore andò via confuso, ma tornò ancora e si rifugiò nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha.
Scusa, non ho specificato: praticare CONTRO può anche voler dire pregare perchè Qualcuno si allontani o NON abbia un determinato beneficiobeh certo, il buddhismo è compassione mica macumba
E' un'azione sciocca perchè la pratica è UNIVERSALE, include ogni essere vivente, anche gli animali, le piante, gli oggetti inanimati, quindi augurare un disfavore significa attirarselo come una calamita.....
E' un concetto che non si ritrova in altre religioni ma per il Daimoku è molto forte perchè DAIMOKU significa titolo in 2 accezioni
1) Come titolo del Sutra del Loto
2) Come causa che giustifica che LEGITTIMIZZA
A che titolo augurare un disfavore a Qualcuno???? Non esiste proprio perchè l'assunto è che l'Etere Creatore permea TUTTO l'Universo, se preghi per il tutto capisci la stupidaggine...
Un sorriso
Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
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Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
Segretaria liquidatrice di Italia Morta
Praticare "pro", praticare "contro", cosa mai cambierà per quanto riguarda la realizzazione perseguita dal VERO buddhista? Gira a vuoto, su sè stesso come il criceto sulla ruota, immerso nella dualità, prigioniero di formule, prescrizioni, divieti, scemenze rituali, desideri spasmodici di avere, ottenere, attrarre, richiedere il PURO NULLA.
Complimenti.
Legittimizza COSA? Il ricco cazzo del NULLA? Dell'inesistente, dell'impermanente, dell'inconsistente?
E a che titolo augurare il favore a chicchessia? Che senso ha? Non sei sulla stessa ruota che gira senza fine? RUOTA CHE GIRA SENZA FINE. Fai mente locale.
Ecco si, sorridi. Sei su candid camera. Tu e la banda di fake che sragiona di buddhismo theravada , di idiozie gakkai, di un universo sconosciuto e inarrivabile.
Qualcuno che lo dica ci vuole, ogni tanto. Non tutto può essere gioco. Non tutto finzione.
NON INTERVENGO VOLENTIERI COME MODERATORE MA UN POST DEL GENERE NON LO RITENGO ACCETTABILE; PER FAR RISALTARE IL PROPRIO PUNTO DI VISTA NON OCCORRE DENIGRARE QUELLO DEGLI ALTRI
Ultima modifica di euvitt; 14-04-17 alle 09:53
"Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
(Sutra di diamante)
Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
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Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
Segretaria liquidatrice di Italia Morta
Infatti mi sono assai trattenuto. Lui/lei non so, dice che è una donna. So solo che i suoi post sono solitamente pieni di riferimenti ad autori nazifascisti nonché di ributtanti insulti (mascherati da vulgata tradizzzzzionale) verso disabili e "razze inferiori". E quel che è peggio, giustifica il suo atteggiamento sprezzante come sei lei stessa fosse l'"agente del karma"...
Ma il Buddha stesso ha detto che lo sputo verso il cielo ricade verso il basso e il seminatore di odio se lo prende indietro se non si accetta il suo regalo.
Uno stupido, sapendo che il Buddha osservava il principio del grande amore, che raccomanda la restituzione del bene per il male ricevuto, andò e lo offese.
Il Buddha rimase silenzioso, sentendo pietà per la sua stoltezza. Quando l'uomo ebbe finito di insultare, il Buddha gli chiese: " Figlio, se un uomo rifiutasse di accettare un dono che gli vien fatto, a chi apparterrebbe esso?" E quello rispose: " In quel caso apparterrebbe all'uomo che lo offriva".
" Figlio mio", disse il Buddha "tu mi hai rivolto un linguaggio offensivo, ma io rifiuto di accettare la tua offesa, e ti chiedo di tenerla per te. Non sarà essa per te una fonte di infelicità? Come l'eco appartiene al suono, e l'ombra alla sostanza, così l'infelicità ricadrà senza dubbio su colui che fa il male".
L'offensore non rispose e il Buddha continuò: " Un uomo malvagio che rimprovera un virtuoso è come colui che guarda in alto e sputa contro il cielo; lo sputo non insozza il cielo, ma torna in giù e insozza la sua persona. Il calunniatore è simile a colui che lancia la polvere a un altro, quando il vento è contrario; la polvere non fa altro che tornare su colui che l'aveva lanciata: L'uomo virtuoso non può essere danneggiato, e l'infelicità che l'altro vorrebbe infliggergli ricade su di lui".
L'offensore andò via confuso, ma tornò ancora e si rifugiò nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha.
Approfondimento su Daimoku (Buddhismo Nichiren Soka e altre scuole)
Come si recita il Daimoku, o Nam Myo Ho Renghe Kyo
Il daimoku , ovverosia il Nam myo ho renghe kyo, andrebbe recitato vocalmente. La velocità dipende dalla persona, ma in linea di massima possiamo dire che recitare velocemente dà maggiore carica vitale, recitarlo lentamente rilassa ed equilibra.
Il daimoku è un mantra, e consiste quindi nell'emettere un suono; è la vibrazione sonora che produce l'effetto riequilibrante sul corpo, ed è questo il motivo per cui la recitazione può essere effettuata a voce bassa o alta, ma comunque non mentalmente, salvo casi particolari e quando la persona sia dotata di particolare energia psichica.
Potete recitarlo anche con un sottofondo, come quello del video, o cantato.
Quanto recitare dipende dal tempo a disposizione. Toda (ndr: Josei Toda, secondo presidente e co-fondatore della Soka Gakkai) disse una volta "un'ora al giorno cambia la tua vita, due ore cambiano il tuo karma, tre ore cambia la vita degli altri".
Per vedere i primi risultati consigliamo di recitare due ore al giorno per venti giorni; dododichè si potrà dare un giudizio e decidere se continuare o no.
Il daimoku può essere recitato in qualsiasi momento, anche frazionando la recitazione in più momenti (ad esempio mezz'ora al mattino, mezz'ora il pomeriggio, mezz'ora la sera).
Può essere recitato guidando l'auto, lavando i piatti o facendo qualsiasi altra attività.
Molti sono contrari a questa impostazione, e vi diranno che è meglio recitarlo in concentrazione e facendo solo questo. Di per sè questa visione non è sbagliata; ma in mancanza di tempo, e piuttosto che non farlo per niente, va bene recitarlo in qualsiasi condizioni.
Basti pensare che lo stesso presidente Ikeda, nel suo libro La Nuova rivoluzione umana (vol. 2 pag 209, ma anche in molte altre occasioni) afferma spesso di recitare in auto o in aereo, o in camminando per strada, insomma, in qualsiasi condizione possibile secondo le necessità del momento.
Anche se il daimoku non è una preghiera, il paragone con la preghiera può essere calzante: per rivolgersi al divino ci si può recare in un tempio o una chiesa, ma non è vietato, anzi sarebbe consigliato, farlo in ogni momento della giornata anche (o soprattutto?) quando facciamo la spesa o siamo in fila con l'auto nel traffico.
Il daimoku è, per l'esattezza, un mantra (v. Il Budda nello specchio, ed Esperia, pag. 30), ma tra le migliaia di mantra esistenti della tradizioni induista e buddista è uno dei più potenti ed efficaci, anche (ma non solo) per il suo significato a carattere universale e adatto a chiunque, per qualsiasi situazione (mentre alcuni mantra hanno significati ed effetti che potremmo definire specifici).
-- Gongyo e daimoku sono le radici che fanno crescere un grande albero. Recitando entrambi, un giorno dopo l'altro, l'alberro si rafforza e cresce. Anche se non sarà possibile vedere cambiamenti da un giorno all'altro, l'albero si rafforza e cresce e col tempo vedremo crescere un grande albero e otterremo una felicità indistruttibile e la nostra vita godrà di immensa fortuna (D. Ikeda, I capitoli Hoben e Juryo, .pag. 10-11-12) e l'intero universo risponderà coprendovi di fortuna.
-- Il buddismo serve per risolvere problemi, per vivere un'esistenza piena e soddisfacente, qui e adesso. E serve anche per liberarci delle corazze che ingabbiano il nostro essere quelle stesse che ci impediscono di trovare un ruolo, una dimensione, un senso alla vita (Felicità in questo mondo, ed Esperia, pag. 3).
Il buddismo di Nichiren è un mezzo per realizzare desideri, sogni, superare i problemi e affrontare le sofferenze.
-- L'insegnamento principale del Buddismo di Nichiren, ma di tutto il buddismo Mahayana in realtà, è che ogni essere umano possiede uno stato vitale illuminato, definito Buddità, che tende verso il raggiungimento di una felicità vera, profonda e assoluta, la quale va al di là delle circostanze negative che si possono incontrare nel corso della vita. Questo stato permette di affrontare e superare le sofferenze, stimolando e rafforzando le nostre infinite capacità, che a volte restano latenti e che spesso non crediamo neanche di possedere (Felicità in questo mondo, ed Esperia, pag. 5).