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Veri e propri 'monumenti vegetali', ricchi di storia millenaria, indispensabili per gli equilibri dell'ecosistema e 'produttori' di un olio extravergine per palati fini, gli ulivi secolari vanno protetti dalla barbarie dello sradicamento dalla terra d'origine, magari per "decorare ville signorili, soprattutto al Nord". Lo dicono trenta deputati di tutte le forze politiche, tranne la Lega, che scendono in campo in difesa della pianta che più delle altre rappresenta il Mediterraneo e i Paesi che su questo mare si affacciano.

La proposta, di cui è primo firmatario il deputato Idv Pierfelice Zazzera, vuole premiare con aiuti economici che possono arrivare fino alla copertura della metà delle spese, quei proprietari o gestori di terreni che ospitano almeno cinque ulivi secolari, e istituisce il marchio 'Olio extravergine degli olivi secolari italiani' per la commercializzazione 'garantita' del prodotto.

L'unica legge che protegge gli ulivi secolari, ricorda Zazzera, è quella della Puglia, regione che può vantare un patrimonio di 50 milioni di piante. Ma gli ulivi secolari non sono solo in Puglia: ce ne sono in Sicilia, in Calabria, in Campania e in Basilicata. Da qui, l'esigenza di estendere a livello nazionale il modello pugliese con una legge che tuteli gli alberi ed agevoli i proprietari dei terreni che ospitano gli ulivi e i produttori di olio doc, senza infrangere la normativa Ue sulla libera concorrenza.

I pregi degli ulivi secolari sono molti: queste piante, spiega Zazzera, sono capaci di contrastare l'erosione idrica ed eolica sul territorio; di sostenere il suolo grazie alle loro possenti radici e di contribuire alla conservazione delle sostanze organiche. Ma svolgono anche un fondamentale ruolo di 'carbon sink', perché sono in grado di assorbire notevoli quantità di anidride carbonica. Infine, ma non è cosa secondaria, producono un preziosissimo olio extravergine "dal sapore antico e ricco grazie alla millenaria tradizione mediterranea, rimasta inalterata da secoli".

"Ma anzichè valorizzare e salvaguardare queste piante -sottolinea il deputato dipietrista- assistiamo a squallide speculazioni che in spregio alla storia stanno alterando il paesaggio e mortificando la funzione produttiva degli ulivi, spesso trascinati via dalla loro sede originaria per essere commercializzati e magari destinati alla decorazione di ville signorili, soprattutto quelle localizzate al Nord".

"Questa pratica tristemente diffusa -sottolinea Zazzera- sta facendo perdere il 'pool genetico' di queste piante e a lungo andare potrebbe arrecare danni irreparabili alla specie e al sistema ambientale stesso".

Lo scopo della proposta di legge, dunque, è quello di sostenere l'agricoltore che decida di investire sugli olivi secolari con l'obiettivo di valorizzare la pianta e di conservarne la storia e la tradizione, ad esempio trasformando le aree che ospitano queste piante in poli turistici, naturalmente rispettosi dell'ambiente.

L'incentivo però è previsto solo se l'impresa agricola agisce esclusivamente a fini sociali. Ma soprattutto, il provvedimento vieta tassativamente l'abbattimento degli olivi secolari, anche se improduttivi, con l'obiettivo di stroncare "l'incivile pratica dell'espianto sconsiderato dei monumenti vegetali". E' sufficiente un piccolo lotto di almeno cinque ulivi secolari per poter beneficiare di un contributo annuale per la copertura delle spese di recupero, manutenzione e salvaguardia degli alberi.

Ai produttori di olio con marchio 'olio extravergine degli olivi secolari italiani', poi, è concesso un contributo annuale per la copertura delle spese per la raccolta e la lavorazione delle olive. Contestualmente, è istituito il marchio doc per l'olio ottenuto dalle piante di ulivo secolare. Se l'attività dell'imprenditore agricolo persegue finalità sociali, di valorizzazione, anche a scopo turistico, degli olivi secolari o plurisecolari e di promozione dell'immagine del territorio, la copertura arriva al 50% del totale delle spese. Ma se le norme vengono violate o aggirate, allora scatta la multa, pari al 90% del contributo concesso.


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