L'aborto come omicidio trendy

[Marximiliano]

@King Z. @Ucci Do @ಠ_ಠ guardiamo la parte bella del discorso, abbiamo a che fare con persone che tra tanti tanti anni quando entreranno in ospedale sapendo che non ne usciranno vivi, penseranno "che bello sto vivendo il mio istante presente" e non "oh cazzo tra poco mi tocca" come noialtri

[Giordi]

Il futuro di un essere umano adulto è ipotetico, depenalizziamo l'omicidio

Non ne vedo il nesso...

[Giordi]

L'istante immediatamente successivo alla fecondazione, quello in cui si è presenza del quid che inizia il suo sviluppo di essere umano (per interrompere il quale si ricorre all'aborto).

Per usare il linguaggio tecnico (comitato di bioetica): "l'evento di incontro-penetrazione dello spermatozoo nell'interno del citoplasma dell'ovocita è l'evento che va ritenuto fondamentale, (...) che nello spazio e nel tempo congiunge e letteralmente 'fonde' due cellule gametiche dotate ciascuna di un patrimonio genetico aploide e ne fa una 'unità' biologica non presente anteriormente".

Premesso che la bioetica è la scienza delle merendine come già detto da occhioni, e considerato che la formazione di una cellula diploide dall'inizio del processo di fecondazione avviene nel giro di circa 22 ore, mi sapresti dire prima di quelle 22 ore (successive alla penetrazione dell'oocita ad opera dello spermatozoo) cosa abbiamo? Un'unità diploide o due unità aploidi?

[Giordi]

Tutto nasce da un problema di fondo: il tentativo di attribuire la categoria fissa 'essere umano' ad un processo dinamico come è quello dello sviluppo di un organismo pluricellulare.
Ci troviamo di fronte allo stesso problema quando nell'evoluzione parliamo di speciazione nel rapporto madre figlio quando un individuo appartiene ad una specie rispetto ad un'altra.

Esatto.

[Giordi]

Non le escludo, dico che per loro vale il discorso che non può capitargli altro che perire presto e magari a non arrivare mai ad avere pensieri coscienti, mentre per gli altri no, quindi gli uni non sono gli altri così come lo zigote di un uomo non è lo zigote di una rana

Quindi è corretto dire (non escludendo gli zigoti che non possono diventare esseri umani) che lo zigote in generale (quindi comprendendo anche quelli "fallati") è un potenziale essere umano.

[King Z.]

Tutto nasce da un problema di fondo: il tentativo di attribuire la categoria fissa 'essere umano' ad un processo dinamico come è quello dello sviluppo di un organismo pluricellulare.
Ci troviamo di fronte allo stesso problema quando nell'evoluzione parliamo di speciazione nel rapporto madre figlio quando un individuo appartiene ad una specie rispetto ad un'altra.

Se non ci fossero implicazioni etiche tali da poter mettere i bastoni tra le ruote alla ricerca scientifica ed ai diritti delle donne , si accetterebbe tranquillamente che la fecondazione sancisca l'inizio dello sviluppo di un particolare organismo vivente ( l'"essere umano" di cui si discute ) , e che lo zigote in quanto totipotente sia la prima cellula di quel nuovo organismo, cio' non accade perché appunto è socialmente sconveniente , da qui l'esigenza di decostruire e relativizzare tutto .

[Darwin]

Se non ci fossero implicazioni etiche tali da poter mettere i bastoni tra le ruote alla ricerca scientifica ed ai diritti delle donne , si accetterebbe tranquillamente che la fecondazione sancisca l'inizio dello sviluppo di un particolare organismo vivente ( l'"essere umano" di cui si discute ) , e che lo zigote in quanto totipotente sia la prima cellula di quel nuovo organismo, cio' non accade perché appunto è socialmente sconveniente , da qui l'esigenza di decostruire e relativizzare tutto .

Come ampiamente ribadito il processo comincia prima , abbiamo una continuità cellulare fra ovulo e zigote e a livello di individuo dobbiamo aspettare chele cellule perdino la loro totipotenza fissando il numero di individui che possono essere generati.

[Giordi]

Se non ci fossero implicazioni etiche tali da poter mettere i bastoni tra le ruote alla ricerca scientifica ed ai diritti delle donne , si accetterebbe tranquillamente che la fecondazione sancisca l'inizio dello sviluppo di un particolare organismo vivente ( l'"essere umano" di cui si discute ) , e che lo zigote in quanto totipotente sia la prima cellula di quel nuovo organismo, cio' non accade perché appunto è socialmente sconveniente , da qui l'esigenza di decostruire e relativizzare tutto .

La fecondazione è un processo che inizia con due cellule aploidi e termina (quando ci sono le condizioni necessarie) nella trasformazione di quelle sue cellule in una cellula diploide. Pertanto se è la totipotenza la caratteristica che contraddistingue la nascita di un "essere umano" (così come lo intendete voi) mi sai dire se l'essere umano esiste anche prima che si sia formata quella cellula diploide?

[King Z.]

Come ampiamente ribadito il processo comincia prima , abbiamo una continuità cellulare fra ovulo e zigote e a livello di individuo dobbiamo aspettare chele cellule perdino la loro totipotenza fissando il numero di individui che possono essere generati.

Non ti cambierebbe niente , l'embrione di cui si tratta al momento delle IVG è già "individuto" ed è già un organismo vivente umano seppur nelle prime fasi dello sviluppo .

[Darwin]

Non ti cambierebbe niente , l'embrione di cui si tratta al momento delle IVG è già "individuto" ed è già un organismo vivente umano seppur nelle prime fasi dello sviluppo .

Infatti come ampiamente detto occorre vedere il grado di sviluppo dell'embrione e confrontarlo con le altre specie per vedere se la differenzazione biologica è espressa o meno.
Come già postato tale diversificazione avviene almeno a livello fetale e non prima.