... e poi queste vigne sono da potare tutte nello stesso periodo.
Mica si mettono in coda queste stronze!
Poi c'è la stralciatura, per la quale non servono degli specialisti;
ma i giovani, ve li immaginate a trappare tralci dai filari col rischio di rompere il touch screen del telefonino tirandosi addosso i rami potati?
Poi si passa alla legatura, preferibilmente con clima umido per non spezzare il capo a frutto, molto delicato in certi vitigni, quindi alla palizzatura ( infilare i germogli tra i fili del filare), la spollonatura ecc..
operazioni che solitamente non sono gradite ai giovani.
Che fare per questi lavori che richiedono talvolta manodopera non specializzata disposta a lavorare per qualche settimana ?
Se diventa impossibile ricorrere a disoccupati, pensionati, casalinghe e amici d'infanzia si appaltano questi lavori a cooperative che "sfruttano" lavoratori stranieri sottopagati rispetto agli italiani, ma ben lieti di venire a lavorare in Italia per paghe che sono il doppio o il triplo di quelle dei loro Paesi di origine.
Morale della favola: gli italiani a grattarsi le palle, gli stranieri a lavorare, ed i "caporali" legalizzati delle cooperative a farci la cresta.
Contenti COGLIONI cazzo/ comunisti?
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
Ma avendo avuto una quota di una azienda agricola qualcosa di potatura la so non credete?e i contratti stagionali esistono da parecchio in agricoltura oltre al fatto che se assumi un'apprendista non gli fai fare solo la potatura,gli insegni tutto ciò che si deve fare per mandare avanti un'azienda agricola...o almeno chi abbiamo assunto noi o i ragazzi degli stage scolastici venivano istruiti sul lavoro in azienda in ogni particolare.
In piemonte poi chi ha "la vigna" non ha solo ed esclusivamente quello di solito ma altre colture e le stalle...
Ma se per voi il lavoro nero e i voucher de merda sono la risposta a tutto,io ,che insieme a famiglia ed altri lavoratori gestivamo inizialmente 53 ettari poi quasi 100, mi ritiro dalla discussione ...
Il lavoro e il lavoratore,vanno prima cosa pagati dignitosamente per il duro lavoro (il lavoro in campagna è duro e quasi mai piacevole)e poi incoraggiati..altrimenti se farete i pidocchiosi di merda, quando il bestiame alle 4 di notte starà male col cazzo che correrà da voi ad aiutarvi per farvi un piacere,ti dirà ci vediamo quando inizio il turno e avrà pure ragione,e voi zitti con la mucca gravida con complicazioni a farvi dannare l'anima.Il consorzio non vi aiuterà e il veterinario per aiutarvi si farà pagare ben di più del lavoratore per poi fare molto meno.
Chi parla di agricoltura e soprattutto di lavoro in agricoltura,non dovrebbe farlo ad cazzum.
Federalismo , Socialismo , Multiculturalismo , Giustizia intransigente e manganellate. Semplice ricetta per un' Italia migliore.
appunto, quindi non sparare cavolate.
se avessi veramente lavorato nel settore agricolo sapresti che ci possono essere per alcunne coltivazioni (es. i vigneti) momenti in cui occorre un surplus di lavoro per pchi giorni l'anno.
cosa cavolo c'entrano stalle e altre coltivazioni.
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
ma gli stagionali sono sempre esistiti.
è che questi erano proprio in nero. e non nella vigna per aiutare un amico che poi usa il vino per le esigenze famigliari.
questo è il tipico lavoro da voucher, ma no, non si può neanche questo.