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Discussione: Il Signoraggio

  1. #21
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    Predefinito Rif: Il Signoraggio


  2. #22
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    Predefinito Rif: Il Signoraggio


  3. #23
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  4. #24
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    Predefinito Rif: Il Signoraggio

    Signoraggio e poteri forti. Un onere per i cittadini semisconosciuto

    di Filippo Matteucci


    --------------------------------------------------------------------------------

    Il signoraggio storico può essere definito come la differenza tra valore facciale e valore intrinseco delle monete d'oro e d'argento; in pratica la differenza tra il valore nominale della moneta e il suo costo di produzione. I sovrani coniavano monete alle quali assegnavano un valore nominale, garantendo col loro nome e con la loro effige impressa sulla moneta l'ufficialità come mezzo di pagamento e il valore indicato. Il costo di produzione è alto se le monete sono in lega preziosa, bassissimo quando è invece costituito dalla carta, dall'inchiostro e dalle operazioni di stampa per la carta moneta. Questa differenza tra valore intrinseco e valore nominale costituisce un guadagno per chi batte o stampa moneta, sia esso lo stato o un privato.

    Oggi, nei paesi soggetti al Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), Italia compresa, il signoraggio è "il reddito ottenuto dalle banche centrali nazionali nell'esercizio delle funzioni di politica monetaria del SEBC" (art. 32 dello statuto del SEBC). Le banche centrali ottengono un reddito in quanto sono soggetti distinti dagli stati, e prestano la moneta che emettono agli stati stessi. Tale prestito non è gratuito: gli stati pagano alle banche centrali un interesse, ovviamente coi soldi dei contribuenti.

    L'Italia, assoggettandosi alle previsioni del Trattato CE, per ciò stesso ha aderito al Sistema Europeo delle Banche Centrali, tra i cui compiti fondamentali l'art. 105, comma 2, del Trattato espressamente annovera quello di definire ed attuare la politica monetaria della Comunità. Del SEBC, il cui statuto costituisce un protocollo allegato al Trattato (art. 107, comma 4, del Trattato stesso), insieme alle banche centrali nazionali di tutti gli Stati membri fa parte la Banca Centrale Europea (art. cit., comma 1), alla quale l'art. 105, comma 1, del Trattato assegna il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità; emissione cui poi concretamente provvedono la stessa Banca Centrale Europea e le singole banche centrali nazionali a ciò autorizzate (art. 4 del d. lgs. 10 marzo 1998, n. 43, ed art. 16 dello statuto del SEBC). Il reddito monetario che da tale emissione consegue affluisce alla Banca Centrale Europea, che lo ridistribuisce poi alle singole banche centrali nazionali secondo i criteri definiti dall'art. 32 dello Statuto del SEBC. L'attribuzione di questo reddito monetario alla Banca d'Italia, nei limiti predetti, è in linea di continuità con la disciplina nazionale previgente.

    Il problema etico sorge dal fatto che teoricamente dovrebbe essere lo stato ad avere la potestà esclusiva di battere moneta, quale attribuzione connaturata al potere sovrano statale, rispondente al bisogno collettivo essenziale di poter disporre di uno mezzo di pagamento garantito nel suo valore e nel suo corso.

    Il trasferimento della potestà di battere moneta ad un ente sostanzialmente privato ha quindi il sapore di una usurpazione perpetrata ai danni della collettività. Tale usurpazione viene attuata per la prima volta nel 1694, anno in cui viene creata la prima banca centrale della storia, la Banca d'Inghilterra. L'evidente lucro parassitario che tale meccanismo comporta per i soggetti (privati) che controllano le banche centrali, ha fatto sì che il meccanismo stesso venisse poi replicato sia negli USA che in Europa.

    Il trasferimento della potestà monetaria ad un privato, di fatto comporta l'abdicazione in favore dello stesso di buona parte della gestione dell'attività economica e delle risorse finanziarie della comunità. La banca centrale che stampa le banconote non opera quindi come una mera tipografia al servizio dello stato, ma in veste di proprietario titolare della cartamoneta stampata, decidendone per di più la quantità da immettere in circolazione. Lo stato non solo deve restituire alla banca centrale il capitale ricevuto in prestito, ma pagare anche gli interessi su tale prestito ad un tasso che la banca centrale stessa stabilisce.

    Che tale meccanismo sia quantomai penalizzante per le tasche dei contribuenti è evidente, e ciò è stato sottolineato da economisti, politici e banchieri. Già nel 1773 Amschel Rothschild dichiara: "mi si consenta di emettere e controllare la moneta di una nazione e non mi preoccuperò affatto di chi emana le leggi". Carlo Marx nel Capitale scrive: "la Banca d'Inghilterra venne autorizzata dal Parlamento a battere moneta [...] con questa moneta la banca faceva prestiti allo Stato e pagava per suo conto gli interessi del debito pubblico. Non bastava però che la banca desse con una mano per ricevere in restituzione di più con l'altra ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all'ultimo centesimo che aveva dato". Un premio nobel per l'economia, insospettabile quindi di velleitarismi antisistemici, Maurice Allais, nel suo scritto "La crise mondiale aujourd'hui" afferma: "Par essence, la création monetaire ex nihilo que pratiquent les banques est semblable, je n'hésite pas à le dire pour que les gens comprennent bien ce qui est en jeu ici, à la fabrication de monnaie par des faux-monnayeurs, si justement reprimée par la loi".

    La necessità etica di por fine a questa prassi è indubbia: occorrerebbe una iniziativa popolare volta a far tornare il potere di battere moneta agli stati o all'Unione Europea quale soggetto pubblico pluristatuale.

    Tuttavia non posso esimermi da alcune considerazioni.

    Sotto il profilo socio-politico, le famiglie che controllano le multinazionali controllano anche gli stati, oltre che le banche centrali: parliamo sempre delle stesse tasche. Il popolo, illuso da una democrazia solo formale, è disabituato a una democrazia sostanziale. I mass media, anch'essi per lo più nelle mani delle famiglie "padrone", controllano le menti del popolo dominato, deviandone l'attenzione. Le vite dei dominati sono rigidamente pianificate dai dominanti, al di là delle apparenze.

    Sotto il profilo economico, è indispensabile un'autorità indipendente e apolitica che controlli l'emissione di carta moneta: una emissione eccessiva, superiore alla ricchezza reale prodotta nel periodo dal sistema paese, provoca inflazione.

    Sotto il profilo della libertà di mercato, l'associare il signoraggio e altri simili meccanismi usurpativi attuati da famiglie di potentati alla speculazione finanziaria e alle Borse non ha alcun senso. Oggi tali famiglie dominanti traggono i loro profitti molto più dall'abuso di poteri pubblici che dai mercati. La globalizzazione dei mercati ha tuttavia tolto molto potere ai dominanti di un decennio fa. Dovremmo guardare con qualche preoccupazione allo spostarsi del potere economico verso Cina, India, Brasile, Messico, Emirati Arabi e quant'altri, e all'asfitticità delle nostre economie. Asfitticità procurata proprio dall'ingessamento dei mercati attuato dalle nostrane famiglie dei poteri forti utilizzando la regola più stato e meno mercato, visto che costoro lo stato sanno tenerlo nelle loro mani molto meglio di quanto sappiano avere successo combattendo sui liberi mercati. A tali famiglie di potentati nostrani non fanno certo paura i poteri pubblici, saldamente nelle loro mani, né la piazza, manovrabile, né i sindacati, né la rivoluzione. A tali poteri fa paura solo la più sfrenata libera concorrenza, quella che hanno ampiamente dimostrato di non saper affrontare. E poi tali famiglie non sono così saldamente unite e coalizzate tra di loro, nemmeno all'interno di ciascuna famiglia: si formano delle cosche che si combattono tra loro, non sul mercato, ma utilizzando per lo più questo o quell'apparato pubblico.

    La globalizzazione dei mercati finanziari, delle Borse, permette invece proprio nella speculazione finanziaria un minimo di vera libera concorrenza: ad esempio, è praticamente impossibile per chiunque influire sull'andamento del future sullo Standard & Poor 500, gli ordini affluiscono da tutto il mondo, e la visione di un controllo globale sul pianeta mi sembra quantomeno paranoica, vista l'impossibilità di gestire e coagulare gli innumerevoli interessi contrastanti. E' proprio l'odio di molte delle famiglie dominanti europee verso la possibilità di libera concorrenza nelle Borse mondiali che le spinge a ordinare ai loro maggiordomi politici di tartassare i guadagni di borsa.

    E poi, infine, se al potere, al posto delle becere famiglie degli odierni dominanti, avessi un Re vero, un Cromwell o un Ottaviano Augusto, che assicurasse ordine pubblico, giustizia, tutela dagli stranieri, il massimo possibile di qualità della vita ai suoi sudditi, poco mi importerebbe di quanta parte della torta si ritagliasse per se stesso, e con quali meccanismi. Chi va avanti e combatte per primo merita il meglio.

    Il problema non è quanto il dominante mangia, ma la qualità del dominante.

    ***




    Signoraggio e poteri forti, un onere per i cittadini semisconosciuto

  5. #25
    Avamposto
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    Predefinito Rif: Il Signoraggio

    La schiavitù dell'euro e il grande inganno delle banche

    di Pietro G.Serra


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    A libro chiuso non si può non pensare che una famosa legge mosaica si sia avverata: «tu farai prestiti a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito; dominerai molte nazioni mentre esse non ti domineranno»

    Questo saggio, scritto da un avvocato, Marco della Luna, autore di altre pubblicazioni come Le chiavi del potere (Koiné) e da Antonio Miclavez, un medico appassionato di economia, costituisce un’esauriente sintesi, chiara e scorrevole nella forma, del ruolo e dell’evoluzione delle diverse categorie di banche, dalle più antiche alle più recenti. Ma non è solo un’indagine storica: la valutazione dell’attività creditizia dei soggetti bancari e la conseguente concentrazione di un enorme potere nelle loro mani, conduce gli autori ad esprimere giudizi di valore che hanno i toni di un’appassionata denuncia.

    Il tutto avviene però sempre al di fuori di ogni teoria complottistica. Vale la pena di riportare le affermazioni contenute a pag. 105: «molti sostengono che siamo vittime di una congiura mondiale - dei banchieri, dei finanzieri, degli Ebrei, etc. - finalizzata a istituire un Nuovo Ordine Mondiale tecnocratico[...]. Riteniamo che tutto ciò sia [...] dovuto a un fraintendimento o all’ignoranza di elementari dati sull’economia e sul comportamento umano[...]definire “complotto” la strategia di un’impresa commerciale o di un cartello di imprese che si sforza di acquisire una posizione monopolistica od oligopolistica su scala locale, nazionale o globale, condizionando anche i poteri politici, è infantile - lo può fare chi non sappia nulla della realtà economica- imprenditoriale, del mercato». Una lunga citazione che ci consente di vedere in Della Luna e Miclavez due studiosi intenzionati ad deludere le speranze di tutti coloro che, nella ricerca dell’esistenza delle cospirazioni dei poteri monetari, continuano ad alimentare l’odio brandendo simbolismi negativi come quello del complotto giudaico - massonico. Ma facciamo un passo indietro. Siamo nel 1694 quando la Bank of England fornisce il denaro a uno stato che ormai non riesce più a dominare con le emissioni in proprio il disordine monetario e il suo conseguente processo inflattivo. La banca, così, già dotata di un’ importanza considerevole, acquisita durante tutto il sedicesimo secolo, assume ora un ruolo di primo piano: individuata come autorità in grado di valutare l’andamento reale dell’economia, le viene concessa la facoltà di emettere il primi biglietti di banca: le bank notes. Si tratta, sottolineano gli autori, di una vera e propria rivoluzione: col tempo, infatti, la Bank of England si consoliderà fino ad ottenere il monopolio dell’accesso al credito da parte dello stato e il suo modello si affermerà non solo in ogni paese europeo ma anche in altre parti del mondo, come Stati Uniti e Giappone.

    In Italia l’operazione della nascita di una banca centrale viene guidata, nel 1893, da Giolitti; in quell’anno il Parlamento del Regno ratifica la comparsa di un soggetto nuovo, sorto dalle ceneri della Banca romana, implicata in uno storico scandalo, e dalla fusione tra la Banca Nazionale del Regno, la Banca Nazionale Toscana e la Banca Toscana di Credito. Il neonato istituto prende il nome di Banca d’Italia e muove i suoi primi passi come «società anonima», ovvero come una società per azioni a prevalente capitale privato. Giolitti interviene in prima persona al fine di garantirne l’autonomia dal potere politico, con l’unica concessione dell’approvazione da parte del Governo della nomina del direttore generale dell’istituto bancario. Nel 1910 un regio decreto le concede di esercitare il diritto di emissione assieme al Banco di Napoli e al Banco di Sicilia, ma anche di fare al Ministero del Tesoro anticipazioni al tasso dell’1,5%. Con la legislazione del 1926 -27 il regime fascista attribuisce alla sola Banca d’Italia il monopolio dell’ emissione monetaria, ma è solo con le norme del 1936 che l’istituto di credito muta radicalmente la sua struttura: tutte le disposizioni legislative di quegli anni ne confermano l’autonomia e ne consolidano l’immagine di “Istituto di diritto pubblico”, nonostante, come detto poc’anzi, il suo assetto interno sia quello di una società per azioni.

    La Banca d’Italia cresce fino a raggiungere, nel 1992, con una legge promossa dall’allora ministro del Tesoro Guido Carli, la totale indipendenza dal controllo pubblico, con il potere di fissare il tasso di sconto senza doverlo più concordare con lo Stato. Il lungo processo evolutivo dell’organismo bancario, di cui si parlava all’inizio, è ormai compiuto. L’Italia è un caso emblematico, perché ormai in tutte le società capitalistiche gli interessi delle banche di stato si sono saldati con quelli dei governi, a un punto tale da consegnare il potere nelle mani di pochi soggetti economici che hanno fatto del debito pubblico un colossale affare. Il debito pubblico cresce incessantemente. Al momento, come da poco ha dichiarato Silvio Berlusconi in un recente confronto televisivo, ogni italiano deve restituire solo di interessi passivi circa 20 mila euro. È una cifra colossale, quella del debito pubblico, legata a un’attività bancaria che prende il nome di signoraggio. Siamo così arrivati alla parte fondamentale del libro: cos’è il signoraggio? Il signoraggio è la differenza fra il valore legale di una moneta e i suoi costi di produzione.

    Gli autori espongono la questione con molta chiarezza: lo stato italiano chiede 100 milioni di euro alla banca centrale e li paga con titoli del debito pubblico, la banca li acquista ma emette la cifra a costo zero o quasi, dato che spende 3 centesimi per stampare una banconota (fabbricare moneta costa pochissimo e ciò è dovuto al fatto che più o meno dal 1929 le banche non hanno l’obbligo del gold exchange, cioè della convertibilità in oro), lo stato deve così restituire la somma avuta più gli interessi (il tus) del 2,5%. Una volta conclusa la transazione, la Banca d’Italia vende i titoli e apposta i 100 milioni di euro al passivo, evitando di pagare le tasse su quello che è un puro incremento di capitale, un profitto. È un guadagno enorme per una banca di stato che crea il denaro dal nulla e i cui capitali sono nelle mani dei grandi istituti commerciali e compagnie di assicurazione d’Italia (e il libro ne riporta un elenco dettagliato).

    Si intuisce allora quanto siano smisurati gli interessi che ruotano attorno al recente tentativo di acquisto della Bnl. Sono interessanti, a questo proposito, le affermazioni di Marco Saba, autore della prefazione e studioso di problematiche economiche: «se è vero che la Banca d’Italia prende 147 milioni di euro al giorno di signoraggio - afferma Saba -, BNL come socia ne prende il 2,83%. Con semplici calcoli aritmetici si può capire in quanti giorni il Banco di Bilbao y Vizcaya rientrerà dell’investimento di 7 miliardi di euro dell’OPA. Rientrerà in 1688,61 giorni, ovvero in 4.74 anni». Se questo comportamento non suscita l’indignazione popolare, è chiaro che si sono ormai consolidate nuove forme di egemonia che aspirano, scrivono gli autori, a trattare le persone come «mere parti del ciclo riproduttivo della ricchezza», a tutto danno delle categorie deboli di una società in cui i vecchi e gli invalidi «sarebbero trattati come zavorra», e questo perché, nell’economia globalizzata, non si potranno avere «al contempo, più di due alla volta tra le seguenti condizioni: sviluppo, democrazia, protezione sociale». Se in definitiva fosse lo Stato a stampare la moneta, riappropriandosi della sovranità monetaria, non esisterebbe il debito pubblico e le tasse potrebbero essere impiegate per il miglioramento strutturale della società civile. Un compito quantomai difficile dato che i politici non sono in grado di promuovere un’attività legislativa che possa danneggiare gli interessi dei banchieri i quali, alzando di un punto il tasso di sconto, possono scatenare crisi finanziarie gravissime, fino a mettere in pericolo la stabilità dello stato. Ma il signoraggio non coinvolge solo le grandi banche: anche i piccoli istituti, quelli che si occupano del credito ordinario, possono creare denaro creditizio dal nulla attraverso meccanismi complessi.

    Come quello del cosiddetto coefficiente di riserva frazionale. Che cos’è? In parole povere le banche possono oggi prestare molto più di quello che hanno nei forzieri, tenendone in riserva solo una piccola parte. Se ad esempio il coefficiente di riserva viene fissato al 2%, la banca riesce a moltiplicare un deposito per cinquanta volte. In questo modo: se un depositante dà 1000 la banca ne tiene 20 in riserva e presta gli altri 980. Tali 980, una volta che vengono depositati nella stessa o in un’altra banca possono generare altro denaro dal nulla, perché la banca può tenere in riserva 19,60 e prestare 960. L’operazione può essere ripetuta per 50 volte. Naturalmente più sarà basso il coefficiente di riserva (che può variare, secondo gli accordi di “Basilea 2” dall’1,6% al 12%) e più alta sarà la somma che la banca potrà creare dal nulla.

    Il popolo non detiene più il potere. Non ha più la sovranità monetaria la cui realizzazione, peraltro, dopo il trattato di Maastricht, si è ancora di più allontanata: ora è la Banca Centrale Europea, una banca privata, perché governata dalle banche centrali a loro volta controllate dalle banche private, che può per legge emettere moneta in Europa e controllare il signoraggio. La Bce agisce al di fuori di ogni controllo politico e con le sue scelte condiziona pesantemente la vita delle nazioni. Esiste una via d’uscita? Il libro riporta la proposta di Marco Saba che assieme ad alcuni studiosi ha elaborato una serie di «pacchetti di proposte ragionevoli» il cui punto di forza è costituito dalle monete complementari e locali che, emesse da enti pubblici territoriali, dovrebbero avere una circolazione, seppur limitata, in ogni ambito della società civile. Tutto ciò non toglierebbe all’oligarchia bancaria il suo privilegio e il suo potere. Gli autori però propongono anche una soluzione più radicale: abbandonare l’euro.

    I vincoli imposti da Maastricht, scrivono, comportano una cessione della sovranità monetaria, «governo e parlamento [...] non possono emettere la propria moneta ma devono comprarla dalla BCE; non possono agire sul tasso di sconto, perché questo è fissato dalla BCE; non possono svalutare, perché il cambio è gestito dalla BCE e vincolato alle altre euro - valute; non possono spendere a debito per i necessari investimenti produttivi (ricerca, infrastrutture, istruzione), perché sono vincolati a contenere il deficit di bilancio e a ridurre il debito pubblico».

    A libro chiuso non si può non pensare che una famosa legge mosaica si sia avverata: «tu farai prestiti a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito; dominerai molte nazioni mentre esse non ti domineranno» (Deuteronomio 15:6).


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    La schiavitù dell'euro e il grande inganno delle banche

  6. #26
    Ghibellino
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    Predefinito Rif: Il Signoraggio

    Grandi articoli, grazie a Majorana ed Avamposto, tante cose da me poco conosciute. Dimostrazione che le parole democrazia e libertà nel sistema capitalistico-borghese sono un non senso.

    Il 99% della gente, e sono convinto anche dei deputati e dei senatori, non sà nemmeno cosa sia il signoraggio e manco ci arriva a capirlo.

    Eppure sono queste cose, le cose vere, altro che Fini, zoccole berlusconiane e trans marrazziani.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  7. #27
    Avamposto
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    Predefinito Rif: Il Signoraggio

    BANCHE, MONETA, POTERE DI EMISSIONE E CAPITALISMO FINANZIARIO


    “Il culmine del potere nel mondo di oggi sta nel potere di emissione del denaro. Se tale potere venisse democratizzato e focalizzato in una direzione che tenga conto dei problemi sociali ed ecologici allora potrebbe ancora esserci la speranza di salvare il mondo”

    Thomas H. Greco, Jr.



    “I disordini non avranno mai fine, non avremo mai una sana amministrazione della cosa pubblica, se non acquisteremo una nozione precisa e netta della natura e della funzione del denaro.”

    Ezra Pound



    “L’attività bancaria fu fecondata con l’ingiustizia e nacque nel peccato. I banchieri posseggono il mondo.Se glielo toglierete via lasciando loro il potere di creare denaro, con un colpo di penna creeranno abbastanza depositi per ricomprarselo. Toglieteglielo via in qualunque modo e tutti i grandi patrimoni come il mio scompariranno, ed è necessario che scompaiano affinché questo diventi un mondo migliore in cui vivere. Ma se preferite restare schiavi dei banchieri e pagare voi stessi il costo della vostra stessa schiavitù, lasciate che continuino a creare denaro.”

    Sir Josiah Stamp, Direttore della Banca d’Inghilterra negli anni venti, considerato a quel tempo il secondo uomo più ricco di tutta l’Inghilterra.




    “Tutte le perplessità confusioni, e afflizioni in America sorgono non tanto dai difetti della Costituzione, né dalla mancanza d’onore o di virtù quanto dall’assoluta ignoranza della natura della moneta, del credito, e della circolazione.”

    John Adams, Padre Fondatore degli Stati Uniti d’America




    “Davamo a questo popolo il maggior beneficio che abbia mai avuto: la sua propria carta [moneta] per pagare i propri debiti.”

    John Adams, Padre Fondatore degli Stati Uniti d’America




    Art. 1, Sezione 8. pp. 5 della Costituzione degli Stati Uniti d’America: Il congresso avrà diritto di batter moneta, e di determinarne il valore (delle unità), e di fissare i criteri dei pesi e delle misure.

    Firmato George Washington, presidente e deputato della Virginia (17 settembre 1787)




    “Oggi il nome «democrazia» è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.”

    Ezra Pound (1933)




    “Discutere dei governi delle così dette democrazie: Inghilterra, Francia, Stati Uniti, è una semplice perdita di tempo, sino a che non si distingue tra teoria e fatto. Questi tre paesi sono controllati dagli usurai, sono usurocrazie o daneistocrazie, ed è perfettamente inutile di parlarne come se fossero controllati e governati dai loro popoli o dai delegati che rappresentano i loro popoli, o nell’interesse dei loro popoli.”

    Ezra Pound (1933)




    “L’usuraio distruggerà ogni ordine sociale, ogni decenza, ogni bellezza.”

    Ezra Pound (1933)




    “Il denaro non rappresenta altro che una nuova forma di schiavitù impersonale, al posto dell’antica schiavitù personale.”

    Lev Tolstoj




    “Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.”

    TATANKA IOTANKA (Toro Seduto)




    “Il ricco domina sul povero e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.”

    La Bibbia
    - Antico Testamento – Proverbi, cap. 22, versetto 7




    “La storia testimonia che i cambiavalute hanno usato ogni sorta di inganno, macchinazione, frode e violenza possibile al fine di mantenere il controllo sui governi per gestire il denaro e la sua emissione.”

    President James Madison




    “Voi siete un covo di vipere e ladri e io intendo sconfiggervi, e per il Padreterno, vi sconfiggerò. Se il Congresso ha la prerogativa di emissione di moneta cartacea, ciò gli é stato dato per venir usato dallo stesso e non per essere delegato a individui o corporazioni..”

    Andrew Jackson al Congresso degli Stati Uniti d’America (1829)





    “Le banche hanno provocato più danni alla religione, alla moralità, alla tranquillità, alla prosperità e anche alla ricchezza della nazione rispetto al bene che possono aver fatto finora o che mai faranno.”

    John Adams, Presidente degli Stati Uniti d’America (1819)




    “Oltre a questi obiettivi pragmatici, i poteri del capitalismo finanziario avevano un altro scopo più ampio, nientemeno che di creare un sistema mondiale di controllo finanziario, in mani private, capace di dominare il sistema politico di ciascun paese e l’economia del mondo nel suo insieme. Questo sistema doveva essere controllato in un modo feudalista da parte delle banche centrali del mondo che agiscono di concerto, attraverso accordi segreti cui si arrivava durante frequenti incontri e conferenze private. L’apice del sistema sarebbe stata la Bank for International Settlements [BIS] di Basilea, in Svizzera, una banca privata di proprietà e sotto il controllo delle banche centrali mondiali, esse stesse corporazioni private. Ogni banca centrale cercava di dominare il proprio governo tramite la sua capacità di controllare i prestiti al Tesoro, di manipolare i tassi di cambio della valuta estera, di influire sul livello delle attività economiche nazionali e di fare pressioni sui politici compiacenti tramite successive ricompense economiche nel mondo degli affari.”

    Citation from Tragedy and Hope – A History of the World in Our Time, by Carroll Quigley, GSG Associates, California 1966. “




    I nostri nemici su questo pianeta, sono meno di dodici persone. Sono i membri della Banca d’Inghilterra e di altri più alti circuiti finanziari. Essi posseggono le catene di giornali ed essi sono, come se non bastasse, in tutte le istituzioni che si occupano di salute mentale che sono sorte nel mondo. (…) E questi, apparentemente, hanno deciso in un momento lontano del passato, una particolare strategia. Avendo il controllo della riserva aurifera del pianeta, sono entrati in un programma per portare ogni governo alla bancarotta e sotto al loro dominio, cosicché nessun governo sarebbe stato capace di iniziative politiche senza il loro appoggio”

    Ron Lafayette Hubbard, ex ufficiale dei servizi segreti della Marina USA, fondatore di Scientology – settembre 1967




    “Io ho due grossi nemici: l’esercito del Sud di fronte a me e le società finanziarie in retroguardia. Dei due, quello in retroguardia è il mio peggior nemico… Prevedo l’avvicinarsi di una crisi che mi snerverà e mi farà tremare per la sicurezza della mia patria. Al termine della guerra, le grandi imprese saranno elevate al trono, ne seguirà un’era di corruzione nei posti più influenti, le forze più ricche del paese si sforzeranno di prolungare il proprio regno facendo leva sui pregiudizi della gente, finché la ricchezza sarà concentrata in poche mani e la Repubblica sarà distrutta. In questo momento, sento ancora più ansietà di prima per la sicurezza del mio paese, nonostante mi trovi nel mezzo di una guerra.”

    Abraham Lincoln





    “Il capitale deve proteggersi in ogni modo possibile con alleanze e legislazione. I debiti devono essere riscossi, le obbligazioni e i contratti ipotecari devono esser conclusi in anticipo e il più rapidamente possibile. Quando, mediante processi giuridici, le persone comuni perderanno le proprie case, diventeranno sempre più docili e saranno tenute a freno con più facilità attraverso il braccio forte del governo al potere, azionato da una forza centrale di ricchezza sotto il controllo di finanzieri di primo piano. Questa verità è ben conosciuta tra i nostri uomini di spicco, adesso impegnati nel costituire un imperialismo del Capitale che governi il mondo.Dividendo gli elettori attraverso il sistema dei partiti politici, possiamo fare spendere le loro energie per lottare su questioni insignificanti. Di conseguenza, con un’azione prudente abbiamo la possibilità di assicurarci quello che è stato pianificato così bene e portato a termine con tanto successo.”

    USA Banker’s Magazine (Rivista dei banchieri americani), 25 Agosto 1924





    “Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. Essi hanno di già messo in piedi un’aristocrazia facoltosa che ha attaccato il Governo con disprezzo. Il potere di emissione deve essere tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.”

    Thomas Jefferson




    “Se gli Americani consentiranno mai a banche privati di emettere il proprio denaro, prima con l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. “

    Thomas Jefferson (1776)





    “Potrete ingannare tutti per un pò. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete ingannare tutti per sempre.”

    Abramo Lincoln





    “Nelle Colonie, emettiamo la nostra moneta cartacea. Si chiama ‘Cartamoneta provvisoria coloniale’. La emettiamo nelle giuste proporzioni per produrre merci e farle passare facilmente dai produttori ai consumatori. In questo modo, creando noi stessi il nostro denaro cartaceo, ne controlliamo il potere d’acquisto e non abbiamo interessi da pagare a nessuno.Vedete, un Governo legittimo può sia spendere che prestare denaro in circolazione, mentre le banche possono soltanto prestare cifre considerevoli attraverso i loro biglietti di banca promissori, per cui questi biglietti non si possono né dare né spendere se non per una piccola frazione di quelli che servirebbero alla gente. Di conseguenza, quando i vostri banchieri in Inghilterra mettono denaro in circolazione, c’è sempre un debito fondamentale da restituire e un’usura da pagare. Il risultato è che c’è sempre troppo poco credito in circolazione per dare ai lavoratori una piena occupazione. Non si hanno affatto troppi lavoratori, ma piuttosto pochi soldi in circolazione, e quelli che circolano portano con sé un peso senza fine di un debito impagabile e usura.”

    Benjamin Franklin, Autobiografia, (1763)




    “Il Governo dovrà creare, emettere e far circolare tutta la valuta e il credito necessario a soddisfare il potere di spesa del Governo e il potere d’acquisto dei consumatori. Il denaro cesserà di essere padrone e diventerà servitore dell’umanità. La Democrazia si ergerà al di sopra del potere monetario.”

    Abraham Lincoln, Presidente degli Stati Uniti d’America, morto assassinato





    “Se questa malefica strategia finanziaria, che ha le sue origini nel nord America, perdurerà fino a mettere radici, allora il Governo fornirà il proprio denaro senza alcun costo. Estinguerà i propri debiti e rimarrà senza alcun debito. Avrà tutto il denaro necessario per portare avanti il proprio commercio. Diventerà prospero senza precedenti nella storia mondiale. Le menti e le ricchezze di tutti i paesi andranno nel nord America. Questo paese deve essere distrutto o distruggerà ogni monarchia sulla faccia della terra.”

    The Hazard Circular, rivista della Banca d’Inghilterra, citazione apparsa sul London Times nell’anno 1865, riferendosi alla pratica di emissione dei Green Backs di Abraham Lincoln





    “Il grande debito che i nostri amici, i capitalisti dell’Europa, faranno in modo di far sortire da questa guerra, verrà adoperato per manipolare la circolazione (monetaria). Noi non possiamo permettere che i biglietti statali [Greenbacks] circolino perché non possiamo regolarli.”

    The Hazard Circular, rivista della Banca d’Inghilterra, anno 1862





    “Lo schiavismo sarà probabilmente abolito dalle forze in guerra e la proprietà di schiavi verrà totalmente abrogata. Io e i miei amici europei siamo a favorevoli a questo: che la schiavitù si limiti al possesso del lavoro e che si trasferisca nell’interesse del lavoratore, nel frattempo il progetto europeo guidato dall’Inghilterra consisterà nel controllare il lavoro attraverso il controllo sui salari. Il vasto debito che i capitalisti vedranno costituirsi su di esso dalle guerre, deve essere usato come mezzo per controllare il volume del denaro. Per portare a termine questo obiettivo bisogna usare le obbligazioni ipotecarie come punto di partenza fondamentale del sistema bancario. Stiamo aspettando che il Segretario del Tesoro faccia tale raccomandazione al congresso. Non consentirà ai Greenback, come vengono chiamati, di circolare come denaro in nessun caso, dal momento che non possiamo controllarlo. Ma possiamo controllare le obbligazioni statali e attraverso di esse le emissioni bancarie.”

    The Hazard Circular, rivista della Banca d’Inghilterra, anno 1862





    “Il Governo dovrà creare, emettere e far circolare tutta la valuta e il credito necessario a soddisfare il potere di spesa del Governo e il potere d’acquisto dei consumatori. (…) Il privilegio del Governo della creazione e dell’emissione del denaro è la sua più grande opportunità creativa. Attraverso l’adozione di tali principi, il desiderio lungamente sentito di usare un mezzo di pagamento uniforme sarà soddisfatto. Il finanziamento di tutte le imprese pubbliche, il mantenimento di un governo stabile e di un progresso ordinato, e la conduzione del Tesoro diventerà una questione di pratica amministrativa. Il popolo potrà e sarà rifornito con una valuta sicura quanto il proprio governo. Il denaro cesserà di essere padrone e diventerà servitore dell’umanità. La Democrazia si ergerà al di sopra del potere monetario.”

    Abraham Lincoln, documento del Senato degli Stati Uniti d’America numero 23, Pagina 91, anno 1865





    “Chiunque controlli la massa monetaria in qualsiasi paese è il padrone assoluto dell’intera industria e del commercio.”

    James A. Garfield, Presidente degli Stati Uniti d’America




    “La morte di Lincoln fu un disastro. Ho paura che i banchieri stranieri con la loro astuzia e i loro contorti inganni otterranno il controllo su tutte le sovrabbondanti ricchezze dell’America e useranno il proprio potere per corrompere in modo sistematico la civiltà moderna. Essi non esiterebbero a far piombare l’intera cristianità nella guerra e nel caos per farsì che l’intero pianeta diventi loro eredità.”

    Otto Von Bismarck, commemorando l’assassinio di Abraham Lincoln.




    “Nel nostro tempo è ormai evidente che la ricchezza e un immenso potere sono stati concentrati nelle mani di pochi uomini. Questo potere diventa particolarmente irresistibile se esercitato da coloro che controllano e comandano la moneta, poichè costoro sono anche in grado di gestire il credito e di decidere a chi deve essere assegnato. In questo modo forniscono il sangue vitale all’intero corpo dell’economia. Loro hanno potere sull’intimo del sistema produttivo, così che nessuno può azzardare un respiro contro la loro volontà.”

    Papa Pio XI, Quadragesimus Annus 106-9, 1931





    “Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi e non i capi del governo controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve…
    Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo né decenza; il loro unico obiettivo è il profitto.”

    Napoleone Bonaparte, 1815





    “La terra, nel suo stato naturale e incolto era, e sempre dovrebbe continuare ad essere, proprietà comune della razza umana. Non appena la terra viene coltivata, il valore del miglioramento, e solo quello senza il terreno su cui giace, è da considerare proprietà individuale.
    Ciascun proprietario di terreni coltivati deve corrispondere alla comunità un affitto ..a tutte le persone, ricche o povere.. perché questo soggiace all’eredità naturale che, come di diritto, spetta ad ogni uomo, al di sopra della proprietà che egli possa aver creato o ereditato da quelli che l’hanno fatta.”

    Thomas Paine 1796, p. 611; 612-613





    “È un bene che gli abitanti della nazione non capiscano abbastanza il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo facessero, credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina.”

    Henry Ford





    “Chi non s’intende di economia non capisce affatto la storia.”

    Ezra Pound





    “In qualsiasi società che abbia superato lo stato selvaggio il monopolio fondamentale è il monopolio del denaro.”

    Ezra Pound




    “La moneta non è valida se è titolo a qualche cosa di non consegnabile.”

    Silvio Gesell, Ordine Naturale dell’Economia.





    “La storia americana del ventesimo secolo ha registrato gli sbalorditivi risultati dei banchieri centrali della Federal Reserve. Primo, lo scoppio della prima guerra mondiale, che è stata resa possible dai fondi disponibili dalla banca centrale degli Stati Uniti. Secondo, la recessione agricola del 1920. Terzo, il venerdì nero del crollo di Wall Street. dell’ottobre del 1929 e l’insorgere della Grande depressione. Quarto, la seconda guerra mondiale, quinto la conversione del patrimonio degli stati uniti e dei propri cittadini da beni reali a cartacei dal 1945 fino a oggi trasformando l’america vittoriosa e la più prospera potenza del 1945 al più grande paese debitore del mondo nel 1990.
    Oggi questa nazione si trova in rovina economica, devastata e destituita, quasi nelle stesse tremende difficoltà incui la Germania e il Giappone si ritrovarono nel 1945.
    Gli Americani agiranno per ricostruire la nostra nazione così come fecero la Germania e il Giappone quando dovettero fa fronte alle stesse condizioni in cui ci troviamo oggi di fronte —o continueremo ad essere schiavizzati dal sistema babilonese della moneta-debito che ci fu imposto dal Federal Reserve Act nel 1913, e completare la nostra totale distruzione? Questa è la sola domanda alla quale dobbiamo rispondere, e non ci resta molto tempo per farlo.”

    Eustace Mullins





    “…i Rothschild hanno conquistato il mondo in modo più completo, più astuto e molto più durevole di quanto non abbiano fatto in precedenza tutti i Cesari…”

    Frederic Morton



    FRASI CELEBRI SULLA COSPIRAZIONE -

  8. #28
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: Il Signoraggio

    J.F. KENNEDY CONTRO LA FEDERAL RESERVE

    di John P. Curran

    The Truth Seeker

    Il 4 Giugno del 1963, un decreto presidenziale virtualmente sconosciuto, Ordine Esecutivo 11110, fu firmato impedendo alla Federal Reserve Bank di prestare soldi a interesse al Governo Federale degli Stati Uniti. Con un colpo di penna, il presidente Kennedy dichiarò che la Federal Reserve Bank, di proprietà di privati, sarebbe presto fallita. La Christian Law Fellowship ha ricercato questo evento nel Registro Federale e nella biblioteca del Congresso. Possiamo tranquillamente concludere che quest’Ordine Esecutivo non è mai stato abrogato, corretto o superato da nessun Ordine Esecutivo successivo. In parole semplici, è ancora valido.

    Dopo che il presidente John Fitzgerald Kennedy – l’autore di “Profiles in Courage” – lo firmò, l’Ordine tornò al governo federale, precisamente al Dipartimento del tesoro, autorizzato costituzionalmente a creare ed emettere la valuta senza passare attraverso la Federal Reserve Bank, di privati. L’ordine esecutivo 11110 del presidente Kennedy (il testo completo è sotto) dette al dipartimento del tesoro il potere esplicito: “di emettere certificati d’argento a fronte di ogni lingotto di argento, dollari d’argento della Tesoreria.” Questo significa che per ogni oncia di argento nella cassaforte della Tesoreria degli Stati Uniti, il governo poteva introdurre soldi in circolazione basandosi sui lingotti d’argento fisicamente presenti.

    Come risultato, più di 4 miliardi di dollari in banconote degli Stati Uniti sono stati messi in circolazione in tagli da 2 e 5 dollari. Le banconote da 10 e 20 dollari degli Stati Uniti non hanno mai circolato ma furono stampate dal Dipartimento del Tesoro quando Kennedy fu assassinato. Sembra ovvio che il presidente Kennedy sapesse che l’uso delle banconote della Federal Reserve come presunta valuta legale fosse contrario alla Costituzione degli Stati Uniti d’America.

    Le “Banconote degli Stati Uniti” furono emesse come valuta senza interessi e senza debiti avvallate dalle riserve d’argento nella Tesoreria degli Stati Uniti. Abbiamo confrontato una “Banconota della Federal Reserve” emessa dalla banca centrale privata degli Stati Uniti (la Federal Reserve Bank o Federal Reserve System), con una “Banconota degli Stati Uniti” della tesoreria americana, emessa grazie all’ordine esecutivo del Presidente Kennedy. Sono quasi identiche ad eccezione del fatto che una riporta la dicitura “Banconota della Federal Reserve” e l’altra “Banconota degli Stati Uniti”. Inoltre, quella della Federal Reserve ha marchio e numero di serie verdi, e quella degli Stati Uniti a marchio e numero di serie rossi.

    Il Presidente Kennedy fu assassinato il 22 novembre del 1963 e le banconote degli Stati Uniti che lui aveva emesso furono immediatamente tolte dalla circolazione. Le banconote della Federal Reserve continuarono a fungere da valuta legale della nazione. I Servizi Segreti americani confermano che il 99% delle banconote in circolazione erano nel 1999 banconote della Federal Reserve.

    Kennedy sapeva che le “Banconote degli Stati Uniti” prodotte in base alle riserve argentee si sarebbero ampiamente diffuse e avrebbero eliminato la richiesta delle “Banconote della Federal Reserve”. E’ una questione economica molto semplice. Le BSU (Banconote degli Stati Uniti) erano emesse sulla base del valore delle riserve argentee e le BFR (Banconote della Federal Reserve) non avevano alcun corrispettivo di valore intrinseco. L’Ordine Esecutivo 11110 avrebbe evitato al debito nazionale di raggiungere il livello attuale (virtualmente quasi tutti i 9000 miliardi del debito federale si sono prodotti dal 1963 in poi) se LBJ o ogni Presidente successivo lo avessero applicato. Il Governo degli Stati Uniti avrebbe avuto il potere di cancellare il debito senza passare per la mediazione delle Federal Reserve Banks e senza l’aggravio di interessi per creare nuovi soldi. L’ordine esecutivo 11110 dette agli Stati Uniti la possibilità di creare i suoi soldi basandosi sul vero valore delll’argento.

    Inoltre, secondo le nostre ricerche, solo cinque mesi dopo l’assassinio di Kennedy, la serie dei “Certificati Argentei” del 1958 non fu più emessa, e successivamente furono rimossi dalla circolazione. Forse, l’omicidio di JFK era un messaggio per tutti i futuri presidenti di non interferire nel controllo della Federal Reserve sulla creazione del denaro. Risulta evidente che il Presidente Kennedy sfidasse i poteri esistenti dietro gli Stati Uniti e la finanza mondiale. Con vero coraggio patriottico, JFK affrontò con coraggio i due modi più fruttuosi mai usati per appianare il debito: 1) guerra (Vietnam); e 2) creazione della moneta attraverso una banca centrale gestita da privati. I suoi sforzi per avere tutte le truppe statunitensi fuori dal Vietnam entro il 1965 e l’ordine esecutivo 11110 avrebbero distrutto i profitti e il controllo della Federal Reseve Bank privata.

    Ordine Esecutivo 11110

    Emendamento all’ordine esecutivo numero 10289, relativo allo svolgimento di certe funzioni ad appannaggio del dipartimento del Tesoro. In virtù dell’autorità conferitami dalla sezione 301 del terzo articolo del Codice degli Stati Uniti, ordino quanto segue:

    SEZIONE 1. Ordine esecutivo numero 10289 del 19 settembre 1951, come modificato, è qui ulteriormente modificato – (a) aggiungendo alla fine del paragrafo 1 attraverso il seguente sottoparagrafo (j): “(j) L’autorità conferita al Presidente dal paragrafo (b) della sezione 43 dell’Atto del 12 Maggio 1933, così come modificato (31 U.S.C. 821 (b)), di emettere certificati argentei in base ad ogni lingotto d’argento, argento o dollari d’argento standard nella Tesoreria momentaneamente non trattenuti per rimborso da alcun certificato d’argento in corso, di prescrivere il valore dei certificati argentei, ed emettere dollari d’argento standard e valuta d’argento sussidiaria per il loro ammortizzamento.” e (b) e eliminando i sottoparagrafi (b) e (c) del paragrafo 2. SEZIONE 2. L’emendamento effettutato con quest’Ordine non ha effetto su nessun atto già scritto, o su nessuna istanza o procedimento che stanno venendo accolti, o già accolti, o iniziato o sull’inizio di nessuna causa civile o penale precedenti alla data di quest’Ordine ma tutte le tali disposizioni devono continuare e possono essere portate a termine come se detto emendamento non fosse stato fatto.

    JOHN F. KENNEDY THE WHITE HOUSE, June 4, 1963

    Ancora una volta, l’Ordine Esecutivo 11110 è ancora valido. Secondo il 3 articolo del Codice degli Stati Uniti, sezione 301 datato 26 gennaio 1998:

    Ordine Esecutivo (OE) 10289 datato 17 settembre 1951, 16 F.R. 9499, è stato modificato da:

    OE… 10583, datato 18 DICEMBRE 954, 19 F.R. 8725:
    OE… 10882 datato 18 Luglio 1960, 25 F.R. 6869;
    OE… 11110 datato 4 Giugno 1963, 28 F.R. 5605;
    OE… 11825 datato 31 Dicembre 1974, 40 F.R. 1003;
    OE… 12608 datato 9 Settembre 1987 52 F.R. 34617

    Gli emendamenti del 1974 e 1987, aggiunti dopo quello di Kennedy del 1963, non hanno cambiato nessuna parte dell’ordine esecutivo 11110. Una ricerca negli ordini esecutivi di Clinton del 1998 e 1999 e delle Direttive Presidenziali ha anche mostrato che non ci sono alterazioni, cambiamenti o sospensioni dell’ordine esecutivo 11110.

    La Federal Reserve Bank, altrimenti detta Federal Reserve System, è una corporazione privata. Il dizionario della legge di Black definisce il “Federal Reserve System” come: “Rete di dodici banche centrali a cui appartengono la maggior parte delle banche nazionali e alla quale tutte le banche abilitate possono appartenere. Le regole per diventare membri prevedono investimenti in azioni e un minimo di riserve. Le banche di proprietà privata posseggono le azioni della FED. Questo era spiegato più dettagliatamente nel caso di Lewis contro gli Stati Uniti, Federal Reporter, seconda serie, vol. 680, pagine 1239-1241 (1982), dove la corte diceva: “Ogni Federal Reserve Bank è una corporazione separata di proprietà delle banche commerciali della sua regione. Le banche commerciali azioniste eleggono due terzi dei nove membri della direzione”.

    Le Federal Reserve Banks sono controllate localmente dai loro membri. Ancora una volta, stando al Dizionario della legge di Black, ci rendiamo conto che queste banche private emettono denaro:

    “Federal Reserve Act. Legge che ha creato le banche di Riserva Federale, le quali agiscono come agenti nel mantenimento di riserve finanziarie, distribuendo denaro nella forma di banconote, prestando denaro alle banche, e supervisionando le banche. Amministrate dal Gruppo di Riserva Federale”.

    Le banche di riserva federale di proprietà di privati emettono davvero i soldi che usiamo. Nel 1964, il Comitato sulle Banche e la Valuta, il Sottocomitato sulla Finanza Domestica, nella seconda sessione dell’ottantottesimo Congresso, ha effettuato uno studio intitolato “Money Facts” che contiene una buona descrizione di cosa è la FED: “La Riserva Federale è una macchina che fa soldi. Può emettere denaro o assegni. E non è mai stato un problema fare dei buoni perché può ottenere le fatture da 5 o 10 dollari necessarie a coprire gli assegni, chiedendo semplicemente all’Ufficio Incisioni del Dipartimento del Tesoro di stamparli.”

    Ogni persona o ogni gruppo chiuso che ha un sacco di soldi ha un sacco di potere. Adesso immagina un gruppo di persone che ha il potere di creare soldi. Immagina il potere che queste persone avrebbero. Questo è esattamente ciò che è la Banca di Riserva Federale, di proprietà privata!

    Nessuno ha fatto più di Louis T. McFadden, che era presidente del Comitato House Banking negli anni ‘30, per denunciare il potere della FED. Descrivendo la FED, sottolineò nei registri del Congresso, pagine 1295 e 1296 del 10 giugno 1932:

    “Signor Presidente, in questo paese abbiamo una delle più corrotte istituzioni che il mondo abbia mai conosciuto. Mi riferisco al Federal Reserve Board, un comitato governativo, ha truffato il Governo e il popolo degli Stati Uniti di abbastanza soldi per appianare il debito nazionale. La depredazione e le iniquità del Federal Reserve Board e delle banche della Federal Reserve sono costate a questo paese abbastanza soldi da pagare il debito nazionale molte volte. Questa istituzione malvagia ha impoverito e rovinato il popolo degli Stati Uniti; ha fatto bancarotta ed ha praticamente mandato in bancarotta il nostro Governo. Ha fatto ciò attraverso la cattiva amministrazione e le pratiche corrotte degli avvoltoi che la controllano.”

    Alcune persone pensano che le Federal Reserve Banks siano istituzioni degli Stati Uniti. Non sono istituzioni, dipartimenti o agenzie governative. Sono monopoli di credito privati che depredano il popolo degli Stati Uniti per il proprio tornaconto e quello dei loro clienti stranieri. Quei 12 monopoli di credito privati sono stati messi in modo ingannevole in questo paese da banchieri che sono venuti qui dall’Europa e che ci ripagano per l’Ospitalità indebolendo le istituzioni americane.

    Le FED funzionano praticamente così: il governo ha ceduto il suo potere di emettere denaro alle banche FED. Loro creano soldi, poi lo prestano al governo caricandolo di interessi. Il governo usa le entrate per pagare gli interessi sul debito. Al riguardo, è interessante notare che il Federal Reserve Act e il sedicesimo emendamento, che danno al Congresso il potere di riscuotere le tasse, sono stati entrambi approvati nel 1913. L’incredibile potere delle FED sull’economia è universalmente confermato. Alcune persone, specialmente nelle comunità accademiche e bancarie, addirittura lo supporta. D’altra parte, ci sono anche coloro, come il presidente John Fitzgerald Kennedy, che si sono mossi contro questo. I suoi sforzi furono esposti nel libro del 1998 di Jim Marrs, Crossfire:

    “Un altro aspetto sottovalutato dell’intento di Kennedy di riformare la società americana, riguarda i soldi. Kennedy lo fece rivolgendosi alla costituzione, che afferma che solo il Congresso dovrebbe emettere e regolare il denaro, il crescente debito nazionale potrebbe essere ridotto non pagando gli interessi ai banchieri del Federal Reserve System, che stampa banconote che poi presta ad interessi al governo. Si è mosso in questo senso il 4 giugno del 1963 firmando l’ordine esecutivo 11110 che prevedeva l’emanazione di 4,292,893,815 di Banconote degli Stati Uniti attraverso la Tesoreria invece che attraverso il tradizionale Federal Reserve System. Quel giorno stesso, Kenney firmò una carta che cambiava il materiale delle banconote da uno e due dollari da argento ad oro, dando forza all’indebolita valuta statunitense.

    Il controllore della valuta ai tempi di Kennedy, James J. Saxon, è stato in conflitto con il potente Federal Reserve Board per qualche tempo, incoraggiando maggiori investimenti e conferendo poteri per le banche che non facevano parte del Federal Reserve System. Saxon decise anche che le banche che non facevano parte del “sistema” potevano sottoscrivere obbligazioni statali e locali, anche se indebolivano le Federal Reserve Banks.”

    In un intervento fatto alla Columbia University il 12 novembre del 1963, dieci prima del suo assassinio, il presidente John Fitzgerald Kennedy avrebbe detto:

    “L’alto ufficio del Presidente è stato usato per fomentare un piano per distruggere la libertà americana e prima di lasciare questo incarico, devo informare la cittadinanza di questa condizionne.”

    In questo caso, John Fitzgerald Kennedy sembra essere l’oggetto del suo stesso libro… un vero “Profile of Courage”.

    Il resoconto di questa ricerca è stato realizzato per Lawgiver.Org. da Anthony Wayne






    http://www.altrainformazione.it/wp/j...deral-reserve/
    Ultima modifica di Avamposto; 05-08-10 alle 01:34

  9. #29
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: Il Signoraggio

    CHE COSA E’ LA FEDERAL RESERVE BANK?

    di Greg Hobbs

    1 novembre 1999


    Che cos’è la Federal Reserve Bank (FED) e perché ce l’abbiamo?



    La FED è una banca centrale. Le banche centrali dovrebbero implementare le politiche fiscali di un paese. Monitorizzano le banche commerciali per assicurarsi che mantengano patrimoni sufficienti, contanti, per restare solventi e stabili. Le banche centrali fanno anche affari, come scambi di valute e transazioni in oro con altre banche centrali. In teoria, una banca centrale dovrebbe essere una cosa positiva per il paese, e lo sarebbero se non fosse per il fatto che non sono di proprietà o controllate dal governo che servono. Le banche centrali private, inclusa la nostra FED, non operano nell’interesse pubblico, ma per il profitto.

    Ci sono state tre banche centrali nella storia della nostra nazione. Le prime due, pur fraudolente e fallaci, impallidiscono a confronto con la grandezza della frode che viene perpetrata dalla nostra attuale FED. Quello che hanno tutte in comune è una pratica insidiosa detta “banking frazionale”.

    Il banking frazionale o prestito frazionale è la capacità di creare soldi dal nulla, prestarli al governo o a qualcun altro e alzare gli interessi a piacimento. La pratica è nata prima che le banche esistessero. Gli orefici affittavano spazi nei loro sotterranei ad individui o mercanti come deposito per il loro oro o argento. Gli orefici davano a questi “depositanti” un certificato che dimostrava l’importo di oro depositato. Questi certificati venivano usati per condurre trattative.

    Con il tempo gli orefici notarono che l’oro nei loro magazzini veniva raramente prelevato. Piccole quantità si muoveva avanti e indietr ma la maggior parte rimaneva lì. Capendo l’opportunità di profitto, gli orefici rilasciavano ricevute doppie per l’oro, creando di fatto soldi (certificati) dal nulla e prestando quei certificati (creando debiti) ai depositari e caricandoli di interessi.

    Visto che i certificati rappresentavano più oro di quello che veramente esisteva, i certificati erano “frazionalmente” corrisposti in oro. Alla fine alcune di queste operazioni di magazzini furono trasformate in banche e la pratica del banking frazionale continuò.

    Tenete a mente il concetto del banking frazionale mentre esaminiamo la nostra prima banca centrale, la First Bank degli Stati Uniti (BUS). Fu creata, dopo un amaro dissidio al Congresso, nel 1791 e durò 20 anni. Come la FED attuale, la BUS usava il suo controllo sulla valuta per frodare il pubblico e stabilire una forma legale di usura.

    Questa banca praticava il prestito frazionale con il tasso di 10 a 1, dieci dollari di credito per ogni dollaro che avevano in deposito. Questo uso e abuso del loro potere pubblico continuò per gli interi venti anni della sua esistenza. La pubblica rabbia riguuardo a questi abusi era tale che la licenza non fu rinnovata e la banca smise di esistere nel 1811.

    La guerra del 1812 lasciò il paese in un caos economico, visto dai banchieri come un altro modo di fare profitti facili. Influenzarono il Congresso ad autorizzare una seconda banca centrale, la Seconda Banca degli Stati Uniti (SBUS), nel 1816.

    La SBUS era più costosa della BUS. La SBUS faceva franchising e raddoppiò letteralmente il numero delle banche in un breve periodo di tmepo. Il paese iniziò ad espandersi e a muoversi verso il west, e questo richiedeva denaro. Usando il prestito frazionale con il tasso 10 a 1, la banca centrale e i suoi satelliti crearono il debito per l’espansione.

    Le cose andarono bene per un po’, ma poi le banche decisero di eliminare il debito, citando la necessità di controllare l’inflazione.

    Quest’azione da parte della SBUS causò bancarotte ed esclusioni. Le banche presero poi il controllo dei finanziamenti che furono usati per far fronte ai crediti.

    Esaminiamo attentamente come la SBUS ha ideato questo ciclo di prosperità e depressione. La banca centrale ha causato l’inflazione creando debiti per crediti e rendendo questi fondi prontamente disponibili. L’economia esplose. Poi usarono l’inflazione che avevano creato come una scusa per chiudere i crediti.

    La risultante mancanza di contanti ha portato l’economia a vacillare o cadere drammaticamente e ci furono molte bancarotte. La banca centrale allora distribuiva i fondi usati come base per i crediti. Il benessere creato dai mutuatari durante il boom era così trasferito alla banca centrale durante l’arresto.

    Ora, chi pensate sia il responsabile di tutti gli alti e bassi nella nostra economia, negli ultimi 85 anni? Pensa alla depressione tra la fine degli anni ‘20 e tutti gli anni ‘30. La FED avrebbe potuto immettere molto denaro nel mercato per stimolare l’economia e rimettere la nazione in carreggiata, ma l’ha fatto? No; infatti, hanno diminuito l’apporto di denaro. Tutti conosciamo i risultati di quest’azione, no?

    Perché avrebbe dovuto farlo? Durante quel periodo i valori dei fondi e delle azioni erano a prezzi bassissimi. Chi pensate stesse comprando tutto a 10 cents al dollaro? Io credo che se ne parli dicendo “consolidamento del benessere”. Quante volte l’hanno già fatto negli ultimi 85 anni?

    Lo faranno ancora?

    Come digressione a questo punto, date un’occhiata all’economia di oggi. I mercati sono in declino. Perché? Perché la FED è stata molto liberale con il suo /debito/credito/denaro. Il mercato è stato gonfiato. Chi ha creato l’inflazione? La FED. Come fa la FED ad occuparsi dell’inflazione? Restringono il denaro di debito e credito. Che succede quando lo fanno? Il mercato collassa.

    Molti mesi fa, dopo che certe banche centrali dissero che avrebbero venduto grandi quantità d’oro, il prezzo dell’oro cadde raggiungengo il record negativo degli ultimi 25 anni, 260 dollari per oncia. Le banche centrali hanno poi comprato l’oro. Dopo averlo comprato a prezzo bassissimo, un gruppo di 15 banche centrali annunciò che avrebbero ridotto l’apporto di oro da rilasciare nel mercato nei successivi cinque anni. Il prezzo dell’oro salì a 75.000 dollari l’oncia in solo pochi giorni. Quante centinaia di trilioni di dollari hanno guadagnato le banche centrali con queste due dichiarazioni a mezzo stampa?

    L’oro è considerato una barriera contro condizioni economiche più gravi. Pensate che le famiglie di banking private che possiedono la FED stiano comprando o vendendo azioni ordinarie? (Ricordate: compra basso, vendi alto.) Quanti soldi pensate che i proprietari di queste FED abbiano fatto riducendo l’apporto di denaro al massimo del suo ultimo ciclo di valuta?

    Alan Greenspan ha detto pubblicamente in più occasioni che pensa che il mercato sia sopravvalutato. Solo un accenno al fatto che alzerài tassi di interesse (diminuendo l’apporto di denaro), e il mercato delle azioni ordinarie ha avuto una reazione negativa. I governi e i politici non controllano le banche centrali, le banche centrali controllano i governi e i politici. Il presidente Andrew Jackson, vinse le elezioni del 1828 con la promessa di eliminare il debito pubblico e eliminare la SBUS. Durante il suo secondo incarico il presidente Jakobson ritirò tutti i fondi governativi dalla banca e l’8 gennaio 1835 saldò il debito nazionale. E’ l’unico presidente nella storia ad averlo fatto. La licenza della SBUS scadde nel 1836.

    Senza una banca centrale che controlli l’indotto di denaro, gli Stati Uniti sperimentarono una crescita mai vista per 60 o 70 anni e il benesere risultante era troppo perché i banchieri lo potessero sopportare. Dovevano rimettersi in gioco. Così, nel 1910 il senatore Nelson Aldrich, poi presidente della Commissione monetaria nazionale, in collusione con i rappresentanti delle banche centrali europee, produsse un piano per costringere e frodare il Congresso facendo approvare la legislazione che stabiliva clandestinamente una banca centrale privata.

    Questa banca avrebbe assunto il controllo sull’economia americana controllando l’emissione di denaro. Dopo un’enorme campagna di public relations, ideata dalle banche centrali straniere, il Federal Reserve Act del 1913 fu passato al Congresso durante il periodo natalizio, quando molti membri del Congresso erano assenti. Il presidente Woodrow Wilson, forzato dai suoi sostenitori politici e finanziari, lo firmò il 23 dicembre 1913.


    [Il presidente Jackson (sinistra) che abolì la Seconda Banca degli Stati Uniti e il presidente Woodrow Wilson
    che diede il permesso per la creazione dela terza e attuale banca centrale (privata), la Federal Reserve]

    L’atto creò il Federal Reserve System, un nome attentamente selezionato e scelto per truffare. “Federal” avrebbe portato le persone a crederla un’organizzazione governativa. “Reserve” avrebbe portato le persone a credere che la valuta era coperta dall’esistenza di oro e argento. “System” era usato in luogo della parola “banca” così che nessuno avrebbe sospettato che fosse stata creata una nuova banca centrale.

    In realtà, l’atto creava una corporazione di banche centrali private e per profitto di proprietà di un gruppo di banche private. A chi appartiene la FED? I Rothschild di Londra e Berlino; i Lazard Brothers di Paris; Israel Moses Seif in Italia; Kuhn, Loeb e Warburg della Germania; e i Lehman Brothers, Goldman, Sachs e le famiglie Rockefeller di New York.

    Sapevate che la FED è l’unica corporazione a scopo di lucro in America esentata dal pagamento delle tasse federali e statali? La FED guadagna circa un trilione di dollari l’anno per l’esenzione dalle tasse! Le famiglia di banchieri elencate poco sopra si spartiscono tutti questi soldi.

    Quasi tutti pensano che i soldi che si pagano in tasse vadano alla tesoreria degli Stati Uniti per pagare le spese del governo. Volete sapere dove vanno i vostri dollari veramente? Se guardate sul retro di un assegno reso pagabile all’IRS vedrete che è stato girato come: “Pay Any F.R.B. Branch or Gen. Depository for Credit U.S. Treas. This is in Payment of U.S.Oblig.” [Pagate a qualunque ramo della Federal Reserve Bank o al Deposito Generale per il Credito del Tesoro USA] Sì, esatto, ogni centesimo che pagate in tasse è dato a quelle famiglie, conosciute come FED, esentasse.

    Come molti di voi, ho avuto qualche difficoltà col concetto di creare denaro dal nulla. Avrete sentito parole come “monetizzare il debito”, che è qualcosa del genere. Ad esempio, se il governo degli Stati Uniti vuole prendere in prestito 1 milione di dollari, il governo prende in prestito ogni dollaro che spende, va alla FED a prenderlo. La FED chiama la Tesoreria e dice di stampare 10.000 banconote della Federal Reserve in pezzi da cento dollari.

    La Tesoreria chiede alla FED 2.3 cents per ogni banconota, per un totale di 230 dollari per le 10.000 banconote della Federal Reserve. La FED dà poi 1 milione di dollari al governo più interessi. Per aggiungere il danno alla beffa, il governo ha creato un buono di 1 milione di dollari come copertura del prestito. E i ricchi diventano più ricchi. Questo era solo un esempio, perché in realtà la FED non stampa neanche soldi; è solo un’entrata di computer nella loro contabilità. Per metterla su un livello personale, facciamo un altro esempio.

    Le banche di oggi sono membri del Federal Reserve Banking System. Quest’appartenenza rende legale il fatto che producano soldi dal nulla e li prestino a te. Le banche di oggi, come gli orefici nell’antichità, sanno che solo una piccola parte dei soldi depositati nei loro caveau viene davvero prelevata in forma di contanti. Solo il 4 percento di tutto il denaro che esiste è in forma di valuta. Il resto è solo una scritta in un computer.

    Diciamo che vi approvino un prestito di 10.000 dollari per fare delle ristrutturazioni in casa.

    Voi sapete che la banca non prende davvero 10.000 dollari dei suoi per darli a voi? Vanno solo al computer e mettono un accredito di 10.000 dollari sul vostro conto. Creano, con della semplice aria, un debito che dovrete coprire e ripagare con interessi. La banca ha il permesso di creare e autorizzare quanti debiti vogliono fino a che non superano il livello 10:1 imposto dalle FED.

    Questo cambia il vostro modo di vedere la vostra cara amica banca, no? Il modo in cui loro vi analizzano col microscopio prima di concedervi un prestito creato con aria fritta. Che colpo! La fanno difficile per un motivo. Non vogliono che voi capiate cosa stanno facendo. Le persone che hanno paura di quello che loro fanno non capiscono. Quando siete ignoranti e spaventati siete più facilmente controllabili.

    Adesso mettiamo la cigliegina sulla torta. Quando è stata creata la “income tax” [tassa sul reddito]? Se dite 1913, lo stesso anno della creazione della FED, avete vinto. Coincidenza? Quali sono le casualità? Se stai per usare la FED per creare debito, chi ripagherà il debito? La “income tax” fu creata per completare l’illusione che il denaro reale era stato prestato e per questo il denaro reale doveva essere ripagato. E pensavate che Houdini fosse bravo.

    Allora, che si può fare? Mio padre mi ha insegnato che bisogna sempre lottare per ciò che è giusto, anche se è una lotta solitaria.

    Se “Noi, le persone” non facciamo qualcosa adesso, potrà arrivare un momento in cui “noi, le persone” non ci saremo più. Dovreste scrivere una lettera o inviare una email ad ognuno dei vostri rappresentanti. Molti dei nostri rappresentanti eletti non capiscono la FED. Una volta informati non potranno appoggiarsi sull’ignoranza e rimanere in silenzio.

    L’articolo 1 della sezione 8 della Costituzione statunitense dice specificatamente che il Congresso è l’unica istituzione che può forgiare denaro e regolare il suo valore. La Costituzione non è mai stata modificata per permette a qualcuno che non fosse il Congresso di forgiare e regolare la valuta.

    Chiedete ai vostri rappresentanti, alla luce di questa informazione, come è possibile che il Federal Reserve Act del 1913, e la Federal Reserve Bank che ha creato, siano costituzionali. Chiedete loro perché queste banche private hanno il permesso di sfruttare trilioni di dollari di profitto senza pagare le tasse. Pretendete una risposta.

    Thomas Jefferson diceva, “Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l’emissione della valuta, prima per l’inflazione e poi per la deflazione, le banche e le corporazioni che nasceranno toglieranno alle persone la loro prosperità fino a che i bambini si sveglieranno senzatetto nel continente che i loro padri hanno conquistato.”

    Jefferson se ne era accorto 150 anni fa. La domanda è “Vi rendete conto adesso cosa c’è in serbo per noi se permettiamo alla FED di continuare a controllare il nostro paese?” “La condizione secondo cui Dio ha dato la libertà all’uomo è la vigilanza eterna; se la condizione viene rotta, la servitù è la conseguenza del suo crimine, e la punizione della sua colpa.”



    Titolo originale: “John F. Kennedy vs The Federal Reserve”

    Fonte edizione italiana: www.comedonchisciotte.org

    Fonte: The Truth Seeker

    Link:

    J.F. KENNEDY CONTRO LA FEDERAL RESERVE -

  10. #30
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: Il Signoraggio

    IL PRODOTTO NAZIONALE LORDO – SECONDO BOB KENNEDY

    “Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
    Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo. Il prodotto nazionale lordo comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
    Il prodotto nazionale lordo mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende la distruzione delle sequoie e la morte della fauna nel Lago Superiore. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, e comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica. [Siamo nel 1968 - ndr]
    Il prodotto nazionale lordo si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte nelle nostre città, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
    E se il prodotto nazionale lordo comprende tutto questo, non calcola però molte altre cose. Non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. E’ indifferente alla decenza del luogo di lavoro o alla sicurezza nelle nostre strade. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
    Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il prodotto nazionale lordo non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
    Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.”

    Robert Francis Kennedy

    Fonte: ܍ 11 settembre + Le notizie commentate su LUOGOCOMUNE.net



    J.F. KENNEDY CONTRO LA FEDERAL RESERVE -

 

 
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