Accordo PD-M5S su legge elettorale?

[Rotwang]

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Un sistema maggioritario a doppio turno per garantire la governabilità. Con un secondo turno a cui possono accedere tutti i partiti che hanno superato il 20% al primo. E il premio che va alla lista e scatta al 40% nel primo turno o al 37% nel secondo turno. Questo sarebbe il piano di accordo sulla legge elettorale tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle su cui, racconta Ilario Lombardo su La Stampa, lavorano i due schieramenti:

C’è un punto però su cui i 5 Stelle e Matteo Renzi sembrano essere d’accordo: in un Paese di gente che non ama perdere, nessuno dei due vuole morire impiccato al proporzionale. Entrambi vorrebbero chiarezza sul vincitore e un sistema più semplificato che non subisca il ricatto dei piccoli partiti. E allora ecco spiegato quanto dice una fonte del M5S che consiglia di spulciare le diverse proposte di legge sepolte in commissione Affari costituzionali alla Camera e di guardare a una sopra tutte.

È firmata PD ed è quella che più delle altre piace a Renzi. E soprattutto risponde all’esigenza dei grillini perché contiene un premio ragionevole alla lista che, come raccontato da La Stampa, è la richiesta con la quale il M5S è pronto a cedere a una trattativa vera. Anche perché c’è un fattore che pesa sul destino dei grillini ai vertici, come Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista: sanno che questa è la loro occasione, perché il M5S non è mai stato dato così favorito per la vittoria, ma sanno anche che è l’ultima occasione. Perché incombe la regola “massimo due mandati” e o vanno al governo ora o mai più. E per andarci, con l’attuale sistema, un proporzionale puro se nessuno raggiunge il premio di maggioranza al 40%, è probabile che dovranno scendere al compromesso di un’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia.

La legge porta la firma del deputato Gian Mario Fragomeli, ma è stata rilanciata da due testimonial renziane: Alessia Rotta e Simona Malpezzi. La legge mantiene, per il primo turno, la soglia al 40% per accedere al premio di maggioranza, come prevede l’Italicum anche dopo la bocciatura della Corte Costituzionale. Si abbassa al 37%, al secondo turno: chi lo raggiunge si becca un premio, non sproporzionato, che porta al 52%.

La legge piace ai grillini perché a differenza di quella attualmente in vigore darebbe a loro una chance di presentarsi al ballottaggio con buone probabilità di vincere. Anzi, dati alla mano – e rischi di fusioni preelettorali per le liste – in questo momento darebbe più possibilità al centrodestra unito di accedere al ballottaggio rispetto al solo PD.

[elnick]

e al Senato?

[Desmond]

Quelli che scrivono 'sti articoli campati per aria dandosi l'aurea di esperti e si dimenticano il dettaglio del bicameralismo perfetto sono il top.

[Rotwang]

Quelli che scrivono 'sti articoli campati per aria dandosi l'aurea di esperti e si dimenticano il dettaglio del bicameralismo perfetto sono il top.

Scusa, ma credo intenda per entrambe le camere.

[chichibio]

Quelli che scrivono 'sti articoli campati per aria dandosi l'aurea di esperti e si dimenticano il dettaglio del bicameralismo perfetto sono il top.

Per quello non ci sono problemi, stanno scadendo i sei mesi previsti per l'approvazione della mega riforma D'Alema.

[Desmond]

Scusa, ma credo intenda per entrambe le camere.

Primo, sarebbe incostituzionale.

Secondo, il punto non cambia. Qualsiasi sistema basato su premi non va bene per un sistema bicamerale perfetto con elettorati diversi da una camera all'altra.

[Desmond]

Mettetevi il cuore in pace: non si farà nulla. Gli unici che vorrebbero una riforma elettorale maggioritaria sono PD (non tutto) e Lega. Berlusconi e Grillo non vogliono toccare una virgola. Tutti gli altri, a partire da bersanioti e alfaniani, quando parlano di "riforma elettorale" intendono semplicemente abbassare il più possibile gli sbarramenti per mettere il culo al caldo.

[Iohannes68]

Primo, sarebbe incostituzionale.

Secondo, il punto non cambia. Qualsiasi sistema basato su premi non va bene per un sistema bicamerale perfetto con elettorati diversi da una camera all'altra.

Perfetto. Qui ancora non è chiaro che "ceteris paribus" NON esiste una legge elettorale che garantisca la governabilità. Cambiare la legge elettorale e non cambiare questo cesso di costituzione non risolve niente. Sarebbe un pò come uno che ha i pedi bagnati perché ha casa allagata e pensa a cambiarsi le scarpe.

[bator]

Quelli che scrivono 'sti articoli campati per aria dandosi l'aurea di esperti e si dimenticano il dettaglio del bicameralismo perfetto sono il top.

non ti incaponire, chi vince da una parte al 99% vince pure dall'altra
al senato si potrebbe applicare su base regionale.

[tancredi]

Primo, sarebbe incostituzionale.

Secondo, il punto non cambia. Qualsiasi sistema basato su premi non va bene per un sistema bicamerale perfetto con elettorati diversi da una camera all'altra.

dA QUANDO AI FASCISTI COME TE INTERESSANO I PROBLEMI DI COSTITUZIONALITA'?