Le vittime della cosiddetta “Pasqua di sangue” sono cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita, strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di 5 mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando pesano circa una decina di chili. La pratica della macellazione è assolutamente atroce: la Pasqua è una festa dello spirito, non della carne. E senz’altro non della carne di migliaia di agnelli che ogni anno vengono sterminati per diventare un piatto di portata.
Cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita - Genova in prima fila per la difesa degli agnelli | Liguria | Genova | Il Secolo XIX
E TUTTO QUESTO PER UNA MERDOSA TRADIZIONE FATTA DA DEI SACCHI DI MERDA
PER DEI SACCHI DI MERDA....
IMMAGINI FORTI
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