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  1. #221
    Super Troll
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Per la guerra abissina
    italiani con i
    CONTI IN ROSSO
    ( ancora oggi nel 2016 !! )
    Il pretesto di Ual Ual, propagandandolo come una provocazione per farne una causa "giusta", viene subito trasformato in una "necessità" improrogabile, e conduce MUSSOLINI a rompere gli indugi per intervenire militarmente in Africa, in Abissinia.
    Il Duce inizia a fare i preparativi militari già a inizio 1935; richiama alle armi alcune classi, forma due divisioni, istituisce gli alti comandi e fa partire il 5 FEBBRAIO 1935 circa 35.000 uomini per l'Africa. Le intenzioni del piano DE BONO ( (già in Africa il 7 gennaio, come Alto Commissario per la Colonia), che ci teneva tanto a questa guerra e ne diventa il Comandante Superiore il 28 marzo, contempla un'immediata offensiva militare, ma Mussolini vuole temporeggiare, la sua deve essere una mossa politica, non ancora una vera e propria guerra d'aggressione. Vuole intimorire, convincere, inviando con questa iniziativa solo dei messaggi all'Europa.
    E' comuqnue una forza insufficiente per una vera e propria "grande conquista", addirittura persino carente per una difesa efficiente in caso di attacco. Infatti come numero di uomini, sono quasi la metà di quelli inviati da Crispi trentanove anni prima e finita molto male.
    Inoltre manca totalmente una strategia. De Bono è solo un militare non ha nessuna preparazione logistica, soprattutto in luoghi come questi.

    L'11 APRILE si svolge l'incontro a Stresa che abbiamo abbondantemente raccontato nelle pagine prercedenti.
    Quasi avallando l'intervento di Mussolini e a screditare gli abissini, la Società delle Nazioni pubblicherà un rapporto, reso pubblico poi da una massiccia propaganda negativa, dove l'Etiopia figura ancora fra quelle nazioni che praticano la schiavitù. Insomma l'intervento di Mussolini sarebbe quasi una missione di civiltà in questi territori "barbari".
    Il 3 SETTEMBRE ci sono ancora schermaglie, infine la rottura totale. L' 11 Settembre 51 Paesi su 54 aderenti alla Società delle azioni, minacciano delle gravi sanzioni se Mussolini osa proseguire nella sua decisione di dichiarare guerra al popolo abissino. Lui non si fa intimorire e ha deciso !!
    Il 2 OTTOBRE Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia e dalla radio, con la popolazione in attesa su tutte le piazze d'Italia per ascoltarlo, fa il suo storico discorso e comunica con la "mobilitazione generale", l'inizio della guerra in Africa.
    Il giorno dopo, dall' Eritrea, le truppe che via via nel corso di sette mesi vi si erano già state stanziate (circa 110.000 uomini) iniziano l'invasione dell'Etiopia.


    Il 7 OTTOBRE - Scattano le operazioni belliche: Gli italiani avanzano, hanno davanti 110 chilometri di deserto, con piste appena visibili.

    Ha inizio la grande "avventura" in Africa.
    Ma con quali mezzi, con quali risorse?
    Eccoci alle cifre.
    Ed anche alla organizzazione logistica, prevista inizialmente dalla sola base principale di Mogadiscio. La Somalia è piatta e unifrome, è percorribile in ogni senso; ma il clima tipicamente equatoriale, la penuria d'acqua potabile rendono estremamente difficili i movimenti di reparti di una certa consistenza. Per questi motivi ci si può muovere solo lungo le direttrici dei due grandi fiumi della regione - il Giuba e l'Uebi Scebeki - che sono i soli che possono assicurare l'indispensabile rifornimento idrico, previa mezzi di potabilizzazione.

    In Somalia non c'erano tracce di strade per rapidi trasporti automobilistici e se si intendeva penetrare all'interno erano indispensabili schiere di operai che con un duro lavoro superassero queste difficolta per creare strade. E dopo le strade il grosso problema era l'acqua la più assillante ed inderogabile esigenza.
    Bisognava scavare pozzi, preparare ampie cisterne lungo le strade, approntare navi cisterna al porto, fare nuove banchine, pontoni, insime a tante chiatte per gli scarichi del materiale.
    Ben presto fu necessario oltre Mogadiscio approntare altre due centri logistici Massaua e Asmara, con magazzini per i viveri, vestiario, equipaggiamenti, foraggi, carburanti, munizioni e altre materiale bellico.

    Tutto questo richiese folte schiere di operai, ricorrendo a quelle fatte venire appositamente dai porti di Genova, Livorno, Napoli, ma poi furono assoldati molti locali, In totale a Maggio alla fine della guerra questi operai erano già diventati 100.000 di numero.

    Parallelamente procedeva e con crescente intensità
    l'invio dall'italia di materiali di ogni sorta.
    E uomini, uomini, uomini.
    Fino a 400.000

    i costi furono enormi
    i profitti per alcune aziende furono una manna
    se molti di noi oggi (anno 2013)
    pagano ancora sulla benzina l'accisa per quelle spese di guerra
    i discendenti di quelle aziende possono ancora
    oggi pasteggiare a champagne e caviale.
    Dopo l'arrivo di Badoglio,
    il 1° gennaio 1936 risultavano giunti in A.O.
    12.497 tonnellate di filo spinato per dericolati
    334.650 paletti 467 tonnellate di tubazioni
    3.406 distillatori e filtri
    10.995 sebatoi per acqua
    38.040 camere d'aria
    44.417.862 di litri di benzina
    628.650 litri di petrolio
    2.746.178 litri di lubrificanti
    10.705.370 scatolette di carne
    6.475.000 scatole di verdure e minestre
    324.112.252 cartucce da fucile
    354.655.576 per mitragliatrici
    2.958.498 proiettili di artiglieria
    1.954.272 bombe a mano.
    362.927 attrezzi da lavoro
    2.329 tonnellate di cemento
    13.810 tonnellate di legname
    2.000.000 sacchetti di terra

    Via via ci fu poi l'accrescimento di forze e quindi di mezzi

    Tre mesi dopo, con la richiesta pressante di Badoglio,
    alla data del 31 marzo questa era la nuova situazione:
    Traferimento in colonia di 400.000 uomini circa
    Trasferimento di 80.000 quadrupedi
    Per il trasporto in colonia furono impiegati 563 piroscafi.
    Furono impiegati di 70.000 carri ferroviari
    I mezzi in dotazione;
    10.517 automezzi nella zona eritrea;
    3.875 in quella somala.
    Utilizzati 5.500 cammelli

    Materiale e uomini presenti al 3 ottobre - poi al 31 marzo
    Ufficiali 8.800 - 17.000
    Truppa 159.700 - 350.000
    Quadrupedi 57.650 - 105.790
    Fucili e moschetti 297.750 - 484.640
    Mitragliatrici 8.715 - 14.536
    Pezzi artiglieria 1090 - 1608
    Automezzi 6.980 - 19.000
    Munizioni armi portatili 464.816.100 - 818.000.000
    Colpi di artiglieria 3.400.500- 4.200.000

    dal 1° dicembre '35 al 1° aprile 1936
    furono inviate

    4.647.000 paia di scarpe
    92.212.000 metri di panno e tela
    2.050.000 coperte.

    Furono acquistati nel corso della guerra
    2.500.000 quintali di grano dei quali 1.500.000 dall'estero
    156.000 quintali di carne
    20.000.000 di scatolette di carne
    155.000 bottiglie di brodo concentrato

    per i quadrupedi occorsero

    600.000 quintali di mangime energon concentrato
    2.000.000 di quintali di avena.

    materiale per i genieri
    6.000 tonnellate di materiale linee telefoniche
    200.000 chilometri di cordoncino telefonico
    1.500 centraline telefoniche
    6.000 apparecchi telefonici
    1.600 stazioni radiocampali
    3.000 metri equipaggio da ponte
    800 metri di pomti metallici
    1.200 pontili
    4.200 tonnellate Decauville
    59 officine mobili
    32 laboratori fissi



    La guerra in Etiopia conclusa il 5 maggio
    è costata l'astronomica cifra di 40 miliardi.
    Un vero e proprio salasso
    Gli italiani iniziano a conoscere nella cintura il "buco Mussolini"


    e non solo i loro figli ma anche i loro nipoti ancora nel 2013
    dovranno rimborsare queste spese folli della guerra in abissinia.
    Infatti sulle accise della benzina abbiamo ancora oggi (anno 2013)
    una tassa imposta di lire 1,90
    .

    Fonte: GUERRA IN ABISSINIA - I COSTI
    "I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
    Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"

  2. #222
    Super Troll
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Riguardo al "Probabilmente questa è stata una delle cause della guerra fatta all'Italia dall'Inghilterra nel 1940" e io già ti ho risposto che la guerra non la si fa solo con le dichiarazioni e neanche con atti precisi, ma con l'ostilità, o comunque questo è ciò che intendo io. Quanto al discorso sul Csir e sulle vere motivazioni dell'attacco alla Grecia vedo che c'è troppa prevenzione quindi è inutile insistere, magari dopo andrò a cercare di quale autore è questa intuizione perchè non è che sia campata in aria, da qualche parte l'ho letta, così ti rivolgi a lui e non a me che l'ho solo riportata. Se invece restiamo sulla versione ufficiale allora mettiamola così: ti rimando nuovamente al libro, "il carteggio segreto Mussolini-Churchill" (anche in questo caso prenditela con il suo autore), dove si deduce che fu Churchill ad imporre a Mussolini di dichiarare platealmente la guerra, senza però farla veramente, come poi è effettivamente stato: siamo stati inermi a subire; quella che viene fatta passare per inefficienza era in realtà un ordine preciso non solo di non attaccare, ma addirittura di non difendersi. Come lo definite un paese al quale un altro paese impone di dichiarargli guerra? E perdipiù intimandolo di non farla veramente? E perdipiù a non difendersi quando loro attaccano (il primo bombardamento di Taranto ne è l'esempio lampante)? E quando, per non far sorgere sospetti al proprio popolo, si attacca, farlo per finta (il fittizio attacco alla Grecia, se non consideriamo la possibilità filo-urss)? Io lo definisco un paese succube dell'altro, come minimo. Il governo britannico, per poter continuare la guerra dopo la sconfitta della Francia, aveva bisogno del supporto italiano, supporto che c'è ampiamente stato. Non si è trattato perciò di inefficienza involontaria (versione anti-fascista) o di boicottaggio da parte dei vari gradi militari filo-britannici (versione fascista), ma di vere e proprie apposite direttive dall'alto. Solo così si spiega la "magnanimità" verso l'Italia da parte dei vincitori: probabilmente il famoso "carteggio" in cui Churchill indicava ai governanti italiani come condurre la "finta guerra" era finito saldamente nelle mani di De Gasperi. Inutile girarci intorno: l'Italia è stata, e non involontariamente ma proditoriamente, il vero peggior nemico della Germania nella seconda guerra mondiale! Paradossalmente, tra tutti i belligeranti, la vera vincitrice della guerra, è stata l'Italia... era in questa discussione che qualcuno aveva paventato che qualcuno arrivasse al punto di dire che la guerra l'ha vinta l'Italia? Era Durru? Eccoti accontentato.

    Nell'ordine:

    1° Tu hai affermato che la Gran Bretagna ha fatto la guerra all'Italia fascista nel 1940. Ma non hai esposto alcun evento atto ad avallare tale affermazione. Quali azioni concrete e verificabili (cioè non soggettivamente deducibili) ha compiuto la Gran Bretagna CONTRO l'Italia fascista prima della dichiarazione di guerra di quest'ultima?

    2° Se ciò che intendi tu è diverso da ciò che l'etimologia usata prevede è meglio evitare di scrivere, non ci si può riparare sempre dietro la scusa di essere stati fraintesi.

    3° Sull'attacco alla Grecia non mi occorrono autori che la pensino in un modo o nell'altro, limitati ad esporre delle prove che dimostrino i disegni da te supposti all'origine di tale aggressione. Sottolineo che la logica personale non costituisce elemento probante, soprattutto quando questa si è già dimostrata limitata e fallace.

    4° Se hai riportato l'intuizione inerente l'aggressione alla Grecia vuol dire che la condividi, altrimenti sarebbe stato doveroso manifestare la propria disapprovazione.

    5° Le truppe italiane hanno attaccato quelle francesi, le unità italiane hanno cannoneggiato quelle britanniche, i barchini esplosivi italiani hanno attaccato la flotta britannica ad Alessandria. Non esistono riferimenti che confermino quanto la tua logica, già dimostratasi fallace, suggerisce.

    6° L'affermazione inerente la sudditanza dell'Italia fascista nei confronti della Gran Bretagna volta ad una entrata in guerra esclusivamente di facciata non poggia su alcun riferimento concreto, ufficialmente riconosciuto come valido ed accademicamente riconosciuto come certo. Sono solo supposizioni personali.

    7° Il regno di Grecia era filo britannico, non filo URSS, e l'aggressione fascista si è protratta fin quando i greci non hanno ricacciato gli invasori fuori da casa loro inseguendoli fino in Albania. Questi sono fatti, le tue fantasiose ricostruzioni ucroniche non sono legittimate a modificarli.

    8° Le truppe fasciste hanno combattuto contro i britannici in nord Africa (subendo ripetute e meritate batoste) ed hanno successivamente coadiuvato l'Africa Korps di Rommel, almeno fino ad Al Alamein. L'ipotesi di una partecipazione italiana di facciata a tali operazioni belliche ha più del patologico che dell'arbitrario.

    9° Il carteggio tra mussolini e Churchill, che continui a citare come se fosse un'opera ufficialmente riconosciuta come verificata ed affidabile, è a tutt'oggi una serie che comunicazioni che rimane a livello di ipotesi e non di fonti a disposizione degli storici.

    Con l'espressione carteggio Churchill-Mussolini ci si riferisce comunemente ad una serie di documenti, la cui effettiva esistenza non è mai stata provata, concernenti una supposta corrispondenza intrattenuta dal Primo Ministro italiano Benito Mussolini con il Primo Ministro britannico Sir Winston Churchill, con particolare riferimento al periodo della seconda guerra mondiale, che il capo del fascismo avrebbe avuto cura di portare con sé all'atto di lasciare Milano il 25 aprile 1945, e che avrebbe custodito personalmente al momento della cattura.
    Nell'immediato dopoguerra, Churchill e i servizi segreti britannici, si sarebbero mossi con successo per recuperare gli originali e gran parte delle copie del carteggio. Pertanto, poiché questa presunta documentazione è inaccessibile agli storici, o sarebbe andata distrutta, è impossibile definirne l'eventuale contenuto, pur essendone state formulate numerose ipotesi e ricostruzioni.
    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Carteg...hill-Mussolini

    10° Non sei riuscito, fino a questo momento, ad esibire un singolo riferimento concreto e verificabile atto a far emergere le tue ipotesi dal limbo delle masturbazioni mentali.
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  3. #223
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Non posso far altro che ribadire la logica: intuire quali fossero non è certo difficile, non è un segreto ma le conosciamo tutti grazie alla possibilità apertaglisi dopo l'8 settembre 1943: tutte quelle che ha potuto palesare solo quando il Re non c'era più, cioè il corporativismo, la socializzazione, la democrazia organica, la fiscalità monetaria, il reddito di cittadinanza, ste cose qua insomma, tutto quel blocco di cose di cui era previsto l'inizio dell'attuazione per il 21 aprile 1945 e che per ovvi motivi non è poi stato possibile fare. Mica gli saranno saltate in mente di punto in bianco l'8 settembre 1943 no? Le avrà pur ipotizzate anche prima. Solo non poteva proporle.

    Nell'ordine:

    1° Se non è un segreto non hai necessità di utilizzare una logica già dimostrata come limitata e fallace, basta esporre i riferimenti sui quali poggiano le tue affermazioni.

    2° I provvedimenti da te elencati, se realmente esistenti prima della R.S.I., devono essere necessariamente stati presentati in sede ufficiale. Secondo le tue affermazioni questo è stato fatto, ma sono stati rifiutati dal monarca sabaudo. Da tali affermazioni nasce il dovere di dimostrarne la veridicità e di esporre quando sono stati presentati tali provvedimenti, a chi sono stati presentati, in quale occasione, in base a quali presupposti il monarca ne ha giustificato il rifiuto. Dove son disponibili le documentazioni ufficiali atte ad avallare sia la presentazione ufficiale delle proposte di cui sopra che il loro rifiuto da parte monarchica.

    Per favore, smettila di citare la tua logica, ho già dimostrato che ha una affidabilità minore della parola d'onore di Berlusconi.
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  4. #224
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Ciò, secondo me il fatto che fosse ancora giovane non conta poichè è scritto che l'ha trovato casualmente scavando un pozzo per l'acqua, e per scavare un pozzo per l'acqua non è che serva essere laureato in geologia credo.

    I "secondo me" non sono fatti, dimostrazioni o fonti affidabili ed accademicamente riconosciute.
    Ho già dimostrato inoltre come la tua logica risente di basi soggettive, superficiali ed autoreferenziali.
    Se sei in grado di esporre dei dati certi nessuno ti impedisce di farlo.
    Ma fino ad ora ho solo letto le classiche chiacchiere da bar dello sport, sciocchezze che hanno il potere di annoiarmi ancor prima che l'avventore portatore di verità assolute assuma un'aria seria fingendo che siano altrettanto serie le sue masturbazioni mentali.
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  5. #225
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Ma guarda che non è molto diverso da quello che sto dicendo io, solo che tu lo metti in un senso, io in un altro. Che il petrolio in Libia l'ha scoperto Desio lo si legge in wikipedia, che sia stato scoperto nel 1919 idem, ora bisogna stabilire come si coniughino le due cose.
    eh... c'è evidentemente un errore.

    niente di particolarmente grave, ma dubito fortissimamente che desio, a 21 anni, reduce dalla prigionia austriaca, non ancora laureato potesse andare in libia a cercar petrolio.

  6. #226
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da CARLO NORD ITALIA Visualizza Messaggio
    come no, Franzinelli di cui posseggo un libro solo per le foto perche i commenti sono di una faziosita spaventosa.
    E quell'altro Oliva , comunista del PCI.
    Ma vaffa
    eh già.. il comunista oliva che scrive un libro intitolato "Foibe: le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria"

    oh tutte le volte che ti si porta una prova provata che stai scrivendo cazzate (tipo che oliva non ha mai scritto nulla contro i partigiani) tu non l'accetti.

    e di compenso MAi una volta che oltre ai tuoi post deliranti porti una qualsivoglia pezza d'appoggio a quanto farnetichi.

  7. #227
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Durru Visualizza Messaggio
    eh già.. il comunista oliva che scrive un libro intitolato "Foibe: le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria"

    oh tutte le volte che ti si porta una prova provata che stai scrivendo cazzate (tipo che oliva non ha mai scritto nulla contro i partigiani) tu non l'accetti.

    e di compenso MAi una volta che oltre ai tuoi post deliranti porti una qualsivoglia pezza d'appoggio a quanto farnetichi.

    Che ne pensi della sua spassionata difesa nei confronti del pluriomicida Olindo Romano?
    E di quella nei confronti del mafioso Dell'Utri?
    E di quella nei confronti del camorrista Cosentino?
    "I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
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  8. #228
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Riguardo al "Probabilmente questa è stata una delle cause della guerra fatta all'Italia dall'Inghilterra nel 1940" e io già ti ho risposto che la guerra non la si fa solo con le dichiarazioni e neanche con atti precisi, ma con l'ostilità, o comunque questo è ciò che intendo io.
    a me la cosa che fa sorridere è che ogni neofascista che si rispetti ha una sua risposta peculiare riguardo il motivo della discesa in campo di mussolini. una diversa dall'altra ma tutte volte a scaricare la responsabilità del duce

    Quanto al discorso sul Csir e sulle vere motivazioni dell'attacco alla Grecia vedo che c'è troppa prevenzione quindi è inutile insistere, magari dopo andrò a cercare di quale autore è questa intuizione perchè non è che sia campata in aria, da qualche parte l'ho letta, così ti rivolgi a lui e non a me che l'ho solo riportata.
    bah.. se vuoi ne invento una anche io su due piedi: abbiamo attaccato la grecia oltretutto appositamente prendendo mazzate e ritirandoci veloci celoci in albania per costringere i tedeschi ad intervenire e a rinviare l'attacco alla russia di quel tanto da far si che sarebbero arrivati a mosca con l'inverno e quindi a perdere consequenzialmente la guerra

    quindi c'era un accordo tra stalin e mussolini in tal senso. l'invio del csir serviva solo a camuffare le reali intenzioni italiane.

    se ci pensi questo mio ragionamento fila assolutamente (oh... ho citato fatti storici avvenuti -ed in parte non prevedibili come l'attacco ad un regime quasi filo-fascista come quello greco e la non spiegabile -ai tempi- sconfitta sul pindo)

    fare ricostruzioni che si reggano in piedi EX-POST è facilissimo. peccato che questa, ad esempio, non ha assolutamente riscontro

    Se invece restiamo sulla versione ufficiale allora mettiamola così: ti rimando nuovamente al libro, "il carteggio segreto Mussolini-Churchill" (anche in questo caso prenditela con il suo autore), dove si deduce che fu Churchill ad imporre a Mussolini di dichiarare platealmente la guerra, senza però farla veramente, come poi è effettivamente stato: siamo stati inermi a subire; quella che viene fatta passare per inefficienza era in realtà un ordine preciso non solo di non attaccare, ma addirittura di non difendersi. Come lo definite un paese al quale un altro paese impone di dichiarargli guerra? E perdipiù intimandolo di non farla veramente? E perdipiù a non difendersi quando loro attaccano (il primo bombardamento di Taranto ne è l'esempio lampante)? E quando, per non far sorgere sospetti al proprio popolo, si attacca, farlo per finta (il fittizio attacco alla Grecia, se non consideriamo la possibilità filo-urss)? Io lo definisco un paese succube dell'altro, come minimo. Il governo britannico, per poter continuare la guerra dopo la sconfitta della Francia, aveva bisogno del supporto italiano, supporto che c'è ampiamente stato. Non si è trattato perciò di inefficienza involontaria (versione anti-fascista) o di boicottaggio da parte dei vari gradi militari filo-britannici (versione fascista), ma di vere e proprie apposite direttive dall'alto. Solo così si spiega la "magnanimità" verso l'Italia da parte dei vincitori: probabilmente il famoso "carteggio" in cui Churchill indicava ai governanti italiani come condurre la "finta guerra" era finito saldamente nelle mani di De Gasperi. Inutile girarci intorno: l'Italia è stata, e non involontariamente ma proditoriamente, il vero peggior nemico della Germania nella seconda guerra mondiale! Paradossalmente, tra tutti i belligeranti, la vera vincitrice della guerra, è stata l'Italia... era in questa discussione che qualcuno aveva paventato che qualcuno arrivasse al punto di dire che la guerra l'ha vinta l'Italia? Era Durru? Eccoti accontentato.
    peccato che di questo carteggio non esista assolutamente copia.. e basarsi su una ricostruzione del genere, cioè su un carteggio ad oggi inesistente considerandolo come fonte valida permettimi ma non ha alcun senso ne valore storico

    di dimostrato c'è che si 'parlavano'

    non ci trovo nulla di strano che ci siano contatti diplomatici informali tra potenze in guerra tra loro.

    ad esempio... non è che per la resa si presenta il generale castellano davanti alle linee alleate con la bandiera bianca....

  9. #229
    Super Troll
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Ciò, secondo me il fatto che fosse ancora giovane non conta poichè è scritto che l'ha trovato casualmente scavando un pozzo per l'acqua, e per scavare un pozzo per l'acqua non è che serva essere laureato in geologia credo.
    non di certo nel 1919

    c'è un bell'articolo su arditodesio.it. della figlia.

    ecco. dalla lettura dell'articolo non capisco bene se la "scoperta" è del 1936 o del 1940

    leggitelo

  10. #230
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    Predefinito Re: Leggere un pochino di storia,non insegnata dai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Ciò, secondo me il fatto che fosse ancora giovane non conta poichè è scritto che l'ha trovato casualmente scavando un pozzo per l'acqua, e per scavare un pozzo per l'acqua non è che serva essere laureato in geologia credo.
    il petrolio non si trova casualmente scavando un pozzo per l'acqua.
    lo si cerca.
    è che negli anni 30 non era possibile sfruttarlo perché mancava la tecnologia adeguata. infatti lo hanno fatto gli americani negli anni 50.

    le due bottiglie di petrolio libico che sono a milano sono una prova della sua esistenza, non il frutto della produzione industriale.
    in verità dovevamo sfruttare il petrolio dell'albania, invece mussolini ha preferito fare la guerra perché voleva accodarsi ai vincitori (presunti).

 

 
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