Cari amici,
purtroppo il mio appello affinchè il forum Laici cambiasse denominazione nel più onesto (anche se a noi sgradevole) Atei anticlericali sembra essere caduto nel vuoto. Eppure è proprio questo il contenuto reale di suddetto forum: anticattolicesimo spinto, un'accozzaglia di quanto più ostile e offensivo alle nostre tradizioni religiose si possa trovare nella rete.
Io onestamente non so che dire, sono in disarmo. Ero convinto - fino a qualche tempo fa - che posizioni di questo genere albergassero più che altro nella sinistra più estrema, quella per intenderci che frequenta i centri sociali. Frequentando POL mi rendo conto invece che quest'ostilità preconcetta e ostinata attraversa trasversalmente le forze politiche trovando incredibilmente molti adepti anche sul lato destro.
A me sinceramente dispiace che si voglia far passare questa robaccia per laicità e che si confonda il termine liberale, che una sua certa nobiltà la mantiene, con politiche di stampo radicale. A questo punto vorrei aprire una parentesi. L'anno scorso sulla vecchia POL il liberalismo si identificava già con il libertarismo, ma l'attenzione si rivolgeva più che altro all'economia e ricordo solo sporadiche, per quanto accese, dispute sulla religione. Le cose sono iniziate a cambiare in peggio, se non ricordo male, da quando su POL è sbarcata la pattuglia radicale che ha portato molti libertari (Ronnie compreso) a flirtare apertamente con i pannelliani. Gente che ora non si identifica nemmeno più con tipi quali Della Vedova o Capezzone, ma con l'ala sinistra del radicalismo italiano, vale a dire i Marco Cappato.
Si è venuta quindi a formare un'area di centrosinistra di tipo azionista, radicalsocialista e socialista libertaria, che è finita con lo strabordare incredibilmente anche a destra. Quest'area è pericolosa, perchè pur essendo fortemente radicale nelle sue tesi di fondo, si ammanta di un alone centrista, ovvero moderato, in grado di "pescare" un po' ovunque.
Il tentativo di questi personaggi è quello di sfruttare a loro vantaggio le intemperanze verbali di alcuni forumisti cattolici per screditare l'intera compagnia e perpetrare il loro ruolo di presunte vittime, esuli laici in un Paese dominato da cattolici aguzzini.
Adesso, chiunque abbia un minimo di ragionevolezza può rendersi conto da sè che questi atteggiamenti non hanno alcuna ragion d'essere in una società come la nostra dove a dettar legge è sì la religione, ma quella laicista degli intellettuali radical chic, non certo la nostra. Purtroppo, però, questo inganno è riuscito a passare ed io ne ho avuto conferma scovando tra questi sedicenti "laici" persino un forumista a me particolarmente vicino. Ho pensato: se c'è anche questa persona in mezzo a cotanta compagnia è il segnale preoccupante che qualcosa deve essere andato storto nel nostro forum. Bisogna rimediare prima che la falla si allarghi.
Adesso, non avendo la bacchetta magica, posso solo consigliare la strategia comunicativa che a mio avviso potrebbe rivelarsi per noi la più efficace. L'impegno, tra i cattolici, dovrebbe essere d'ora in avanti quello di evitare di essere cacciati in un angolo e confusi con gli estremisti. A volte è più il linguaggio che le politiche a procurarti la scomoda etichetta di "fondamentalista". Le persone che scrivono su questo forum in massima parte non lo sono, ma lo spirito da crociata che contrassegna molti di noi (in senso buono) ci pone quasi allo stesso livello delle componenti cattoliche più radicali.
Forse alcuni di voi non troveranno nulla di male in una tenda che includa "tutti" i cattolici contro il temibile nemico laicista, ma a mio parere questa è una strategia perdente e il magro risultato ottenuto al gioco dal mio amico UgoDePayens ne è la riprova. Al contrario noi dovremmo essere più astuti, più "politici", inflessibili sulle questioni di primaria importanza, ma più disponibili a trattare sul resto. E' il "do ut des" senza il quale, amici miei, si rimane soli con la propria bandiera mentre gli altri comandano il gioco.
E' essenziale, a mio avviso, rimescolare un po' le carte e riposizionarci al "centro" del dibattito culturale e politico, senza cedere alla tentazione, sempre presente in alcuni, di occupare l'estrema. Per questo, bisogna riuscire a trarre dalla nostra parte quei liberali più moderati che votano per Berlusconi e che su POL si sentono invece più a loro agio con la sinistra. Bisogna rompere l'equivoco che vede uniti in questa "profana alleanza" liberali e radicalrepubblicani. Se non ci si riesce, amici miei, il rischio è quello di vedere prima o poi il cattolicesimo di Pol ostaggio dell'ala più polemica e intransigente che, al di là delle posizioni che mantiene, spaventa e allontana i cosiddetti moderati.
Ricordiamoci che grazie alla continua e sapiente opera di persuasione e quasi mai con il muro contro muro, col sorriso e mai con il ghigno, le forze cattoliche sono riuscite a mantenere la loro influenza sulla società italiana. Il mio auspicio è che si riesca ad ottenere lo stesso risultato anche su questo forum.
Mr. Right