Originariamente Scritto da
Baphomet
Emv il corpo di Gesù è stato associato simbolicamente al Tempio di Gerusalemme, che cadde 40 anni dopo, l'inizio della vita pubblica di Gesù.
Dopo l'uccisione dell'agnello, il popolo eletto salvò con il suo sangue la vita dei suoi primogeniti in Egitto.
Successivamente il popolo eletto vagò 40 anni nel deserto prima di giungere nella terra promessa.
40 anni è il tempo dell'ascolto di Dio, che indica ai suoi credenti la via per la salvezza.
40 anni prima della distruzione del Tempio, Yochannan ben Zakkai, come a Gesù, profetizzò la caduta del Tempio. Chi ascoltò la sua parola o profezia, non si ribellò ai romani e non partecipo alla resistenza, contro l'assedio di Tito di Gerusalemme.
40 anni prima della caduta del Tempio Dio, il re dei re, si rilevò al suo figlio, il principe o Nasi e attraverso di lui indicò al suo popololino la via che porta alla salvezza.
Nel Nuovo Testamento il numero 40 si trova 22 volte. I vangeli sinottici parlano di 40 giorni e 40 notti di digiuno di Gesù nel deserto (Matteo 4,1ss; Marco 1,13; Luca 4,2 ss) mettendoli in relazione con il periodo trascorso da Mosè sul monte Sinai. Matteo e Luca poi stabiliscono anche un raffronto fra la permanenza del popolo d’Israele nel deserto, periodo in cui «tentarono e misero alla prova Dio» (Salmo 95,9-10), con la fedeltà e l’obbedienza di Gesù.
40 anni prima della caduta del Tempio è stato collocato Gesù, non per rispettare un dato storico, ma per rispettare un dato teologico.
Il "rotolo della guerra" parla di una battaglia escatologica di durata pari a 40 anni.
La stessa battaglia escatologica é riportata nell'Apocalisse di Giovanni.
Gli storici Tacito e Giuseppe Flavio, poco prima della caduta del Tempio, attestano che questa battaglia avvenne tra schiere di carri celesti provenienti dai cieli. Che il Cristo doveva operare 40 anni prima della caduta del Tempio era previsto dalle profezie, a prescindere che Gesù fosse realmente esistito o meno.
Se sei un'evangelista indeciso su dove posizionare nel tempo la vita terrena di un Cristo simile a Mosè, bene...40 anni prima della caduta del Tempio è il periodo giusto, in linea con le aspettative, in linea con le profezie.
Il modello di porre cronologicamente il Cristo 40 anni prima della caduta del Tempio, a prescindere che sia veramente esistito o meno, lo troviamo scritto esplicitamente nella lettera agli ebrei al cap. 3
La fede introduce nel riposo di Dio
7Per questo, come dice lo Spirito Santo:
Oggi, se udite la sua voce,
8non indurite i vostri cuori come nel giorno della
ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
9dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant'anni le mie opere.
10Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: Sempre hanno il cuore sviato.
Non hanno conosciuto le mie vie.
11Così ho giurato nella mia ira:
Non entreranno nel mio riposo.
12Guardate perciò, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. 13Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura quest'oggi, perché nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato. 14Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio. 15Quando pertanto si dice:
Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori come nel giorno della
ribellione,
16chi furono quelli che, dopo aver udita la sua voce, si ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall'Egitto sotto la guida di Mosè? 17E chi furono coloro di cui si è disgustato per quarant'anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? 18E a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto? 19In realtà vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro mancanza di fede.
L'autore di ATTI DEGLI APOSTOLI AL CAP 7 ribadisce lo stesso concetto:
30Passati quarant'anni, gli apparve nel deserto del monte Sinai un angelo, in mezzo alla fiamma di un roveto ardente. 31Mosè rimase stupito di questa visione; e mentre si avvicinava per veder meglio, si udì la voce del Signore: 32Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Esterrefatto, Mosè non osava guardare. 33Allora il Signore gli disse: Togliti dai piedi i calzari, perché il luogo in cui stai è terra santa. 34Ho visto l'afflizione del mio popolo in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli; ed ora vieni, che ti mando in Egitto. 35Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: Chi ti ha nominato capo e giudice?, proprio lui Dio aveva mandato per esser capo e liberatore, parlando per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel roveto. 36Egli li fece uscire, compiendo miracoli e prodigi nella terra d'Egitto, nel Mare Rosso, e nel deserto per quarant'anni. 37Egli è quel Mosè che disse ai figli d'Israele: Dio vi farà sorgere un profeta tra i vostri fratelli, al pari di me. 38Egli è colui che, mentre erano radunati nel deserto, fu mediatore tra l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e i nostri padri; egli ricevette parole di vita da trasmettere a noi. 39Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, lo respinsero e si volsero in cuor loro verso l'Egitto, 40dicendo ad Aronne: Fà per noi una divinità che ci vada innanzi, perché a questo Mosè che ci condusse fuori dall'Egitto non sappiamo che cosa sia accaduto. 41E in quei giorni fabbricarono un vitello e offrirono sacrifici all'idolo e si rallegrarono per l'opera delle loro mani. 42Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto dell'esercito del cielo, come è scritto nel libro dei Profeti:
43Mi avete forse offerto vittime e sacrifici
per quarant'anni nel deserto, o casa d'Israele?
Avete preso con voi la tenda di Mòloch,
e la stella del dio Refàn,
simulacri che vi siete fabbricati per adorarli!
Perciò vi deporterò al di là di Babilonia.
Ovviamente nel riproporre Gesù al posto di Mosè, chi non seguì le sue parole, come morale ultima, fu punito con la deportazione e reso schiavo dai romani.