Grecia fa meglio
FMI: Italia fanalino di coda per crescita in Eurolandia - Rai News
Grecia fa meglio
FMI: Italia fanalino di coda per crescita in Eurolandia - Rai News
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
ma sta tizia dell'fmi . quanta ne riesce ad aspirare con quella canappia ??
ciao ciao
Non c'è uomo così virtuoso che, se dovesse sottoporre tutti i suoi pensieri e tutte le sue azioni al giudizio della legge, non meriterebbe di essere impiccato dieci volte nella vita.
Michel de Montaigne
Non vorremmo esserci sbagliati ma, poco fa, il TG La7 ha dato la notizia secondo cui il FMI prevede una CRESCITA del PILU allo 0,8%...
Ma non era previsto l' 1,1%...?!?
Dott. Kobra
Se hai la necessità di scegliere tra un uomo e un Kobra,
preferisci chi striscia.
E se ti serve un amico, trovati un cane.
https://it.businessinsider.com/per-u...a-vista-corta/
E la politica dei piccoli passi, ma positivi, è quella utilizzata dal governo negli ultimi tre anni e non è da disdegnare. Il problema è che se stiamo camminando sul crinale di un burrone in una fase economica in cui: 1) si è aperto l’ombrello della Bce che ha permesso di diminuire la spesa per interessi 2) l’euro è sceso ai minimi con il dollaro permettendo di aumentare a più non posso le esportazioni; 3) è in corso una ripresa economica a livello mondiale trainata dagli Stati Uniti; 4) le elezioni in Francia e Germania permettono maggiori margini di trattativa; allora c’è da chiedersi che cosa succederà quando queste variabili esterne non saranno più così favorevoli
La spesa non si riesce a tagliare
Non c’è un piano per abbattere il debito pubblico
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Non cala il debito se non cresce il Pil - Il Sole 24 ORE
È opportuno allora, visto il lunghissimo tempo trascorso e i tanti sacrifici imposti agli italiani senza sostanziali successi, chiedersi dove abbiamo sbagliato?
Gli errori più consistenti sono stati: abbiamo indugiato sulle nostre presunte virtù in modo autoreferenziale, “la solidità del bilancio pubblico”, “la solidità del sistema bancario”, “il basso livello del nostro debito privato” ecc...; abbiamo affrontato la crisi del 2011-2012 con misure di inasprimento fiscale e restrizioni varie troppo acute e troppo concentrate nel tempo, risultate fortemente procicliche e tali da traumatizzare e destabilizzare interi settori strategici; in una situazione in cui i motori principali della crescita si depotenziavano drammaticamente (consumi interni, investimenti privati, investimenti pubblici, credito bancario, domanda estera, fiducia di famiglie e imprese) abbiamo ritenuto che adottando e perseguendo il principio del pareggio di bilancio avremmo posto il debito pubblico su uno “stabile sentiero discendente”; una pura illusione, così come sostenuto da numerosi premi Nobel dell’economia (Kenneth Arrow, Peter Diamond, William Sharpe, Eric Maskin e Robert Solow); abbiamo sempre fatto riforme in forma frammentata, poco incisiva e disancorate da un progetto su larga scala di cambiamento del paese; abbiamo utilizzato in modo inadeguato gli importanti spazi fiscali e le ampie facilitazioni finanziarie rivenienti dalle politiche superbe messe via via in campo dal Governatore Draghi, sfruttando male il guadagno di tempo da esse derivante; non abbiamo capito che il debito privato è uno dei principali propellenti per ridurre il debito pubblico e non abbiamo quindi agito in modo utile e tempestivo per preservare la forza propulsiva del credito bancario.
È ora quindi di cambiare velocemente strategia! Il tempo per aspettare l'esito delle prossime elezioni politiche non c'è. Occorre una strategia imperniata su una azione simmetrica, finalizzata ad innalzare il potenziale di crescita e ad abbassare la vulnerabilità e che produca riforme efficaci che liberino il paese dai suoi mali cronici (eccesso di burocrazia, apparati pubblici nemici dell’economia, giustizia inefficiente, fiscalità opprimente, infrastrutture scadenti) ed una lotta davvero potente all’evasione fiscale, anche sperimentando nuove modalità di aggressione, affinché entrino nuove risorse nel bilancio pubblico da destinare ad investimenti in riforme strutturali e in infrastrutture.
Senza questi interventi a vasto raggio il nostro paese è destinato a non ritrovare mai un ritorno ad un sano sviluppo di spessore; a non cambiare in modo adeguato la traiettoria di sviluppo del rapporto debito/Pil; e a restare quindi molto vulnerabile agli shock avversi che sono destinati a verificarsi ciclicamente nell'economia mondiale.
Esserne consapevoli può essere un buon viatico ma evidentemente non basta.
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Coraggio che però siamo al primo posto per l'accoglienza dei migranti e ai primi per pressione fiscale... Un ottimo risultato direi... Bha...