Abruzzo, caso “Pescaraporto”: il governatore D’Alfonso di nuovo indagato. Con lui altri quattro


Su tutti spicca il nome dell'avvocato penalista di fiducia di D'Alfonso, Giuliano Milia. Il governatore abruzzese è già stato interrogato l’11 aprile. Sabato la conferenza stampa: "Con il mio operato ho contribuito alla mitigazione del rischio idraulico, meriterei di essere fatto senatore a vita”
di Maurizio Di Fazio | 22 aprile 2017
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Nuova indagine a carico il governatore abruzzese del Pd Luciano D’Alfonso. Il caso è quello di “Pescaraporto”, relativo ai palazzi in costruzione nell’area ex Edison sulla riviera sud di Pescara. Oltre a lui altri quattro indagati, per abuso d’ufficio e falso. Su tutti spicca il nome dell’avvocato penalista di fiducia di D’Alfonso, Giuliano Milia. Coinvolti nell’inchiesta anche il vicedirettore generale del Comune di Pescara Guido Dezio, in passato uomo di fiducia di D’Alfonso; l’ex consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini, già segretario particolare del presidente della Regione Abruzzo; e Vittorio Di Biase, dirigente del Genio civile abruzzese.

L’accusa. A insospettire gli inquirenti è stato il comportamento del Genio civile, che aveva bloccato gli interventi edilizi progettati dagli azionisti di “Pescaraporto” per il rischio di straripamento del tratto terminale del vicinissimo fiume Pescara (parlando di “situazione di potenziale pericolo” e chiedendo all’Autorità di bacino e al Comune di Pescara di verificare “la regolarità e la compatibilità idraulica delle attività”) salvo poi mutare repentinamente idea, e concedere il suo placet alla costruzione. Il contrordine avvenne tra il 18 febbraio e il 15 marzo del 2016, e in quel mese la Squadra mobile di Pescara avrebbe ascoltato stralci di conversazioni tra i cinque indagati. Meno di trenta giorni dopo aver manifestato i suoi timori, il Genio civile prendeva atto “degli specifici accertamenti condotti dalle autorità competenti”. Gli inquirenti hanno dubbi proprio su quei controlli: almeno una parte di quell’area è notoriamente soggetta a rischio esondazione, lo attestò la stessa Regione Abruzzo nel 2015.

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questo, lo ricordo per chi lo avesse dimenticato, era quello che dichiarò che AVEVAMO IN ATTO L'INVASIONE DEGLI UFO DALL'ADRIATICO.

ed i piddini lo hanno presentato e fatto eleggere governatore.