"Stupratori della lingua e dell'immaginario collettivo" (Felipe su Calvino, Brecht e Moravia)
"Scribacchini di regime." (su Nazim Hikmet e Pablo Neruda)
"Raccapricciante. Comunismo sanguinario allo stato puro." (su "Valore" di Erri De Luca)
la BBC è pagata dal PD romano per screditare la giunta più bella che ci sia
Monumenti e inciviltà (recidiva)
Raggi, non ci sono più scuse
Il sindaco deve garantire che i romani non abbiano a vergognarsi della loro città devastata dai resti degli spaghetti al pomodoro. Non si possono tirare in ballo le eredità del passato: basta una pattuglia di vigili con il libretto delle multe, come avviene in tutte le metropoli europee
di Pierluigi Battista
Il sindaco Virginia Raggi deve sapere che sui monumenti deturpati dalla maleducazione e dall’incuria non ci sono scuse: la prima colpevole, se non si provvederà subito a ristabilire la legalità e il decoro, sarà lei. Quello che il Corriere ha documentato non può essere tollerato. Non si può sbranare una porchetta nella zona archeologica prossima al Colosseo: non si può. Non si può banchettare a spaghettata sulle scale di Trinità dei Monti (appena restaurata, peraltro): non si può. Non si può sporcare con il gelato la Fontana di Trevi (appena restaurata, peraltro): non si può. Il criterio è molto semplice, sorretto dalle leggi e dai regolamenti: si può o non si può. Se non si può, il sindaco deve garantire che i romani non abbiano a vergognarsi della loro città devastata dai resti degli spaghetti al pomodoro. Non ci sono scuse.
Non si possono accampare le solite giustificazioni che cercano di parare inefficienze e incompetenze, non si possono tirare in ballo le eredità del passato. Se non si riesce a fermare il vandalismo quotidiano che sfregia la bellezza di Roma e della sua storia e della sua architettura, allora vuol dire che non si hanno i requisiti minimi per governare questa città. Non ci vuole molto: basta una pattuglia di vigili urbani con il libretto delle multe, come avviene in tutte le metropoli europee. Basta l’amor proprio, il desiderio di tutelare un patrimonio inestimabile. E anche, ovvio, la capacità di governo. Se invece non si è grado di far rispettare una legge elementare, il referto è solo una: Roma è nelle mani di incapaci. Speriamo di aver torto.
chissà se anche questi devono prima criticare Londra ... o se, naturalmente, non contano nulla perchè venduti ai poteri forti ...
insomma, forse Blobb farebbe prima a dirci che l'unico che ha diritto di parola è Travaglio e almeno finiamo qui la discussione.
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
a me non piace chi viene a fare le pulci nei paesi altrui, specialmente quando stanno peggio di noi... la BBC cominciasse a fare articoli sui suoi concittadini che vanno ad usurpare i monumenti altrui
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