[Esplora il significato del termine: Messaggi su whatsapp con il collega turco. La scelta di non alzare lo scontro. I vertici della Farnesina hanno incontrato l’ambasciatore turco in Italia in maniera informale di Fiorenza Sarzanini shadow 135 2 ROMA La telefonata che annuncia il rilascio di Gabriele Del Grande arriva al ministro degli Esteri Angelino Alfano «alle 2 di notte». Dall’altro capo del filo il collega turco Mevlüt Çavusoglu. E adesso il titolare della Farnesina rivendica «il rapporto personale con questo ministro che ci ha consentito di sbloccare una trattativa complicata». Quattordici giorni di «messaggi continui inviati anche via whatsapp, contatti frequenti e la certezza che il canale funzionava. Ma anche la consapevolezza che i tempi potevano essere lunghi, visto che continuavano a dirci che dovevano fare controlli su quello che Del Grande era andato a fare in Turchia». Un diario del negoziato che ha avuto anche momenti di grande tensione. shadow carousel L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari L’arrivo di Del Grande in ItaliaE l’abbraccio con i familiari L?arrivo di Del Grande in ItaliaE l?abbraccio con i familiari Prev Next L’arresto ad Hatay Il giornalista viene fermato il 10 aprile, il giorno dopo la moglie Alexandra pubblica un post su Facebook: «Gabriele sta bene, nessuno può vederlo o entrare in contatto con lui, ma da fonti diplomatiche sappiamo che è trattato con rispetto, ed è ospitato in una specie di guesthouse. È persona non grata in Turchia e verrà espulso e imbarcato su un volo da Istanbul verso l’Italia nella mattinata di giovedì 13 aprile». Invece il giorno fissato per l’espulsione non accade nulla. Alfano parla con Çavusoglu: «Lui contestava il fatto che Gabriele Del Grande avesse intervistato persone che erano sospettate di terrorismo. Mi diceva che dovevamo avere rispetto per le loro leggi e che dovevano avere tempo per svolgere gli accertamenti». Il referendum turco Domenica 16 aprile il negoziato è ancora in stallo. Dopo il referendum vinto dal presidente Erdogan, Alfano rilascia un’intervista al Corriere della Sera per commentare i risultati. «Il giorno dopo ne abbiamo parlato — conferma adesso il titolare della Farnesina — e Çavusoglu mi ha detto che i suoi colleghi di governo lo avevano informato che avevo preso una posizione da buon amico della Turchia. Certamente la decisione del rilascio non riguardava soltanto il ministro degli Esteri, ma la diplomazia giocava un ruolo fondamentale». I contatti con l’ambasciatore Alfano decide che bisogna tentare la strada della distensione «e così i vertici della Farnesina hanno incontrato l’ambasciatore turco in Italia in maniera informale, senza alcuna convocazione che avrebbe potuto esasperare le parti». I messaggi tra i due ministri si intensificano, «Çavusoglu — sottolinea Alfano — ha valorizzato l’amicizia con l’Italia nonostante il momento di crisi e mi ha assicurato che non c’era alcuna intenzione di rompere i rapporti con noi. Mi ha detto che avrebbe fatto di tutto per stringere i tempi». A Del Grande viene però impedito di avere contatti con il suo avvocato, non gli viene mossa alcuna contestazione ma è comunque tenuto in isolamento. La richiesta di silenzio Venerdì 21 aprile il console entra nella cella e incontra il giornalista, il padre di Del Grande viene invitato a Roma dall’ambasciatore. Alfano ricostruisce così questi ultimi giorni: «Da quando Gabriele ha cominciato lo sciopero della fame abbiamo insistito perché potesse essere visitato. Il ministro Çavusoglu ci ha chiesto massima riservatezza. Tutti dicevano che non stavamo facendo niente, in realtà la diplomazia implica silenzio che male si sposa con la pressione mediatica». Il ministro assicura che «la famiglia è sempre stata informata dai funzionari e io ho scelto di tenere aperto il canale istituzionale con il senatore Luigi Manconi, presidente della commissione parlamentare dei diritti umani». Fino a ieri notte «quando mi hanno detto che la situazione era stata sbloccata e Gabriele sarebbe partito alle 7 con destinazione Bologna». La fine dell’incubo. 24 aprile 2017 (modifica il 25 aprile 2017 | 00:22) © RIPRODUZIONE RISERVATA] Messaggi su whatsapp con il collega turco. La scelta di non alzare lo scontro. I vertici della Farnesina hanno incontrato l’ambasciatore turco in Italia in maniera informale
di Fiorenza Sarzanini
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ROMA La telefonata che annuncia il rilascio di Gabriele Del Grande arriva al ministro degli Esteri Angelino Alfano «alle 2 di notte». Dall’altro capo del filo il collega turco Mevlüt Çavusoglu. E adesso il titolare della Farnesina rivendica «il rapporto personale con questo ministro che ci ha consentito di sbloccare una trattativa complicata». Quattordici giorni di «messaggi continui inviati anche via whatsapp, contatti frequenti e la certezza che il canale funzionava. Ma anche la consapevolezza che i tempi potevano essere lunghi, visto che continuavano a dirci che dovevano fare controlli su quello che Del Grande era andato a fare in Turchia». Un diario del negoziato che ha avuto anche momenti di grande tensione.
L’arresto ad Hatay
Il giornalista viene fermato il 10 aprile, il giorno dopo la moglie Alexandra pubblica un post su Facebook: «Gabriele sta bene, nessuno può vederlo o entrare in contatto con lui, ma da fonti diplomatiche sappiamo che è trattato con rispetto, ed è ospitato in una specie di guesthouse. È persona non grata in Turchia e verrà espulso e imbarcato su un volo da Istanbul verso l’Italia nella mattinata di giovedì 13 aprile». Invece il giorno fissato per l’espulsione non accade nulla. Alfano parla con Çavusoglu: «Lui contestava il fatto che Gabriele Del Grande avesse intervistato persone che erano sospettate di terrorismo. Mi diceva che dovevamo avere rispetto per le loro leggi e che dovevano avere tempo per svolgere gli accertamenti».
Il referendum turco
Domenica 16 aprile il negoziato è ancora in stallo. Dopo il referendum vinto dal presidente Erdogan, Alfano rilascia un’intervista al Corriere della Sera per commentare i risultati. «Il giorno dopo ne abbiamo parlato — conferma adesso il titolare della Farnesina — e Çavusoglu mi ha detto che i suoi colleghi di governo lo avevano informato che avevo preso una posizione da buon amico della Turchia. Certamente la decisione del rilascio non riguardava soltanto il ministro degli Esteri, ma la diplomazia giocava un ruolo fondamentale».
I contatti con l’ambasciatore
Alfano decide che bisogna tentare la strada della distensione «e così i vertici della Farnesina hanno incontrato l’ambasciatore turco in Italia in maniera informale, senza alcuna convocazione che avrebbe potuto esasperare le parti». I messaggi tra i due ministri si intensificano, «Çavusoglu — sottolinea Alfano — ha valorizzato l’amicizia con l’Italia nonostante il momento di crisi e mi ha assicurato che non c’era alcuna intenzione di rompere i rapporti con noi. Mi ha detto che avrebbe fatto di tutto per stringere i tempi». A Del Grande viene però impedito di avere contatti con il suo avvocato, non gli viene mossa alcuna contestazione ma è comunque tenuto in isolamento.
La richiesta di silenzio
Venerdì 21 aprile il console entra nella cella e incontra il giornalista, il padre di Del Grande viene invitato a Roma dall’ambasciatore. Alfano ricostruisce così questi ultimi giorni: «Da quando Gabriele ha cominciato lo sciopero della fame abbiamo insistito perché potesse essere visitato. Il ministro Çavusoglu ci ha chiesto massima riservatezza. Tutti dicevano che non stavamo facendo niente, in realtà la diplomazia implica silenzio che male si sposa con la pressione mediatica».
Il ministro assicura che «la famiglia è sempre stata informata dai funzionari e io ho scelto di tenere aperto il canale istituzionale con il senatore Luigi Manconi, presidente della commissione parlamentare dei diritti umani». Fino a ieri notte «quando mi hanno detto che la situazione era stata sbloccata e Gabriele sarebbe partito alle 7 con destinazione Bologna». La fine dell’incubo.
24 aprile 2017 (modifica il 25 aprile 2017 | 00:22)
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Del Grande libero, Alfano e la telefonata alle 2 di notte Il diario di un negoziato difficile - Corriere.it