Originariamente Scritto da
Haxel
Corsica
secolo 1700 indipendentismo corso, Genova non chiede aiuto alla Francia ben sapendo che si indebiterà nella lotta contro i corsi.
1755, la Corsica diventa indipendente e repubblicana, Pasquale Paoli diventa presidente. Scaccia i componenti filo-francesi suoi rivali tra cui i Bonaparte.
Rivoluzione francese, la Corsica si schiera a fianco della Francia; con Napoleone nel 1802 Paoli perde sempre più potere, nel 1806 muore, gli succede il rivale Luciano Bonaparte che sarà presidente fino al 1815; sconfitto dai restaurazionisti, la Corsica viene inglobata nella Restaurazione; diventa Re Carlo Ferdinando di Borbone fino al 1820 anno della sua morte, gli succede Enrico suo figlio che rimarrà Re fino al 1860, deposto dal governo provvisorio, la Corsica con un plebiscito diventa italiana
Nizza e Savoia
con il trattato di Torino del 1860, Nizza e Savoia diventano francesi, fino al 1870, nella guerra franco prussiana, l'Italia sebbene provata dalla terza guerra di indipendenza, si allea con la Prussia per riprendersi i territori, nonostante l'impossibilità iniziale ad avanzare, con la sconfitta della Francia e l'esercito francese allo sbaraglio, l'esercito italiano riesce alla fine a raggiungere Nizza e Chambery, ma con la Terza Repubblica francese, la Francia ancora in lotta tenta di riprendersi i territori perduti, la Germania appena nata aiuta l'Italia nella Savoia, mentre Garibaldi e l'esercito italiano combattono strenuamente in difesa di Nizza; alla fine nel 1871 la Francia mantiene il resto della contea di Nizza e Annecy e cede Chambery e Nizza all'Italia, rimasero all'Italia anche alcune città costiere storiche.
Svizzera italiana
in Svizzera, i territori italofoni si uniscono in un unico Cantone, diventando Cantone Ticino-Grigioni con Briga
Istria e Dalmazia
durante l'occupazione austriaca, i territori italofoni non subirono un genocidio culturale, ma un servilismo politico, questo permise la rimanenza degli italofoni. Nel 1947 le Brigate Garibaldi in Istria e Dalmazia italiane fondarono in accordo con la Jugoslavia comunista, la Repubblica Socialista di Istria e Dalmazia che compresero l'Istria dell'ovest con Pola, Capodistria, Fiume, le città principali delle isole Quarnaro ( il resto delle isole rimase jugoslavo), Zara, Spoleto, Ragusa e alcune città costiere dalmate come Cattaro, anche Pelagosa. Nel 1992 con la dissoluzione jugoslava ci fu una rivoluzione popolare dove gli anticomunisti presero il potere, a inizio del 1993 dopo un referendum popolare di annessione all'Italia, i territori della ex Repubblica Socialista divennero italiani
territori al confine con la Slovenia
i territori italofoni più vicini all'attuale confine italiano rimasero all'Italia, per ragioni politiche c'è Caporetto. Fanno parte le sole città di Capodistria, Piarano, Isola e Ancarano
altri territori
non hanno una rilevanza italofona, alcune isole della Tunisia, Albania e Grecia, c'è bassissima rivendicazione, ma rimane l'influenza italiana, militare, culturale e commerciale
Principato di Monaco e Malta
come San Marino rimangono indipendenti, ma l'influenza italiana è maggiore e l'Italiano è una delle lingue ufficiali