I colonizzatori Elohim - Malakim e Nephilim

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LE UNICHE MODIFICHE APPORTATE SONO LE SEGUENTI :
1) LA PAROLA "DIO" E' STATA SOSTITUITA CON L'ORIGINALE = "ELOHIM"
2) LA PAROLA "ALTISSIMO" E' STATA SOSTITUITA CON L'ORIGINALE = "ELYON"
3) LA PAROLA "SIGNORE" E' STATA SOSTITUITA CON L'ORIGINALE = "YAHWEH"
4) LA PAROLA "ETERNO" E' STATA SOSTITUITA CON L'ORIGINALE = "YAHWEH"
5) LA PAROLA "SPIRITO" E' STATA SOSTITUITA CON L'ORIGINALE = "RUACH"
6) LA PAROLA "GLORIA" E' STATA SOSTITUITA CON L'ORIGINALE = "KAVOD"
Elaborazione a cura di Gioacchino Sugamiele

http://www.dingir.altervista.org/BIBBIA.pdf

Al posto di ""angeli"" avresti dovuto metterci anche il termine originale Malakim
Al posto di giganti avresti dovuto metterci anche i termini originali Nephilim e Refaim, lo stesso vale per il termine Olam e Barà..

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Fumetto di Biglino:



Passo della Torah:



Commento di illustri rabbini all'interno della Bereshit - edito dalla casa editrice ebraica Mamash:

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Questo è quello che pensano i Rabbini:





Dicono i saggi: In principio il mondo fu creato per Israel, chiamato il principio dell'opera di (Dio)



Partendo dal presupposto che si parla soprattutto di un libro di storia (almeno per quanto mi riguarda), loro affermano che la Torah è invece l'essenza dello sviluppo del popolo scelto da Dio e tutto ciò che è estraneo a esso è quindi semplicemente superfluo





Fonte

Bereshit - Mamash

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A proposito dell'""universalità"" de testi ebraico-israelitici.

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Un pensiero rivolto solo esclusivamente alle persone economicamente agiate - benestanti e alla borghesia, si che il testo prosegue in siffatta maniera:

"Lo scopo finale della creazione è infatti di creare per Dio una dimora nei mondi inferiori - essendo essenzialmente gli uomini d'affari e gli artigiani a operare in tali modi e ambiti, sono loro a poterli elevare spiritualmente realizzando la volontà divina. (Rabbe di Lubavitch)

Uomini d'affari e artigiani possibilmente ebrei.

Quindi non è vero che la classe operaia vada in paradiso?

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Possibile ermafroditismo primordiale del secondo umanoide fabbricato dagli Elohim, ovvero l'Adàm terra:



Tanto è vero che sono gli stessi rabbini ad affermarlo:



Fonte:

Bereshit Mamash

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Resta il fatto che che alla base dell'ebraismo cristiano e dell'ebraismo islamico ci sia l'israelitismo, ovvero una RELIGIONE sessuo-repressiva - patriarcale di stampo etero cisessuale.
Mentre alla base dell'israelitismo ci stanno gli Elohim (che non erano delle divinità) ed il rapporto (a tratti parecchio conflittuale) con la loro fabbricazione, la stirpe adamitica.

Questo è un dato di fatto perentorio!

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Aggiornamenti:

I cosiddetti nomi dei Malak, in realtà erano dei gradi militari con il suffisso sempre in El che letteralmente significa "forte" - "potente" - allegoricamente (e appositamente) tradotto con """Dio""" dagli esegeti monoteisti.

Gavriʼel = potenza di El = potenza del signore/padrone/legislatore/generale/superiore/forte/potente, in pratica "potenza della potenza o potenza del potente" (la sua spalla - il suo braccio destro - la sua guardia del corpo primaria).
Mikael =chi è con El = signore/padrone/legislatore/generale/superiore/forte/potente. In senso materialistico dei termini.
Rafa-El = medicina di El = medicina del signore/padrone/legislatore/generale/superiore/forte/potente. In senso materialistico dei termini - molto probabilmente era il Malak=soldato con l'incarico di curare il proprio signore/padrone/legislatore/generale/superiore/forte/ potente - con competenze in medicina.
Uriel = Luce del potente - Luce del Forte.
Dân'êl = Il Potente è il mio giudice - il Forte è il mio giudice, ma la radice Din significa "legge", quindi in origine avrebbe potuto essere l'amministratore della giustizia agli ordini del Potente - del Forte (El), prima di unirsi con i venti grigori che giurarono assieme a Shemhazah e che guidarono i 200 Malak ribelli che si accoppiarono con le nashim degli Adàm.
Bārki'ēl = Benedetto del Potente - Benedetto dal Forte (El) - era un altro dei Malak ribelli che generò il Nephilim di nome Mahway.

I nomi dei Malakim rispecchiano la loro missione, poiché cambiano a seconda di ciò che viene loro assegnato. (Rashi)

Dal momento che i loro nomi equivalgono a delle cariche militari e diverse cariche militari equivalgono a differenti compiti e mansioni specifiche.

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In Bereshit 14-18 nella Bibbia ebraica interlineare si legge:



Ma Malki-sedeq (che una parte del mondo ebraico ritiene che fosse Shem figlio di Nòakh, all'epoca ancora in vita e re di Salèm) era il sacerdote dell'altissimo Eljòn (capo supremo degli Elohim), da non confondere con YHWH dalla quale era al servizio Abràm.

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Prendendo in esame quello che Daniele Salamone contesta a Biglino all'interno di questo link:

Figli di Dio o figli degli alieni? - Mauro Biglino specula sui Rotoli di Qumràn | Diario di un Libero Pensatore

In Devarim 32 si legge:

"1 «Porgete orecchio, o cieli, e Io parlerò; e ascolti la Terra le parole della mia bocca. 2 Si spanda il mio insegnamento come la pioggia, stilli la mia parola come la rugiada, come la pioggerella sopra la verdura e come un acquazzone sopra l’erba, 3 poiché Io proclamerò il nome di Yehwàh. Magnificate il nostro Elohìm! 4 Egli è la Ròcca, l’opera Sua è perfetta, poiché tutte le Sue vie sono giustizia. El è fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto. 5 Hanno agito perversamente contro di Lui; non sono suoi figli, questi corrotti, razza storta e perversa. 6 È questa la ricompensa che date a Yehwàh, o popolo insensato e privo di saggezza? Non è Lui il padre che ti ha acquistato? Non è Lui che ti ha fatto e stabilito?"

In pratica Moshé sta mettendo in guardia gli israeliti che decidessero di scegliere Elohim altri al di fuori di quello che gli fu assegnato (Yehwàh), e sulle conseguenze negative a cui sarebbero andati incontro, tanto è vero che in Devarìm 29-25 si legge:



"E andarono e servirono Elohim altri e si prostrarono a loro: Elohim che non avevano conosciuto e non aveva assegnato a loro. (Eljòn - il capo supremo degli Elohim)

Il passo prosegue in questa maniera:

"Ricorda i giorni del tempo antico, medita gli anni lontani. Interroga tuo padre e te lo racconterà, i tuoi vecchi e te lo diranno. Quando l’Eljon divideva le nazioni, quando separava i figli dell’uomo, egli stabilì i confini dei popoli secondo il numero dei figli d’Israele."

Ma nei manoscritti di Qumran c'è scritto questo:





La traduzione letterale più attinente è la seguente:

"Quando Eljon dette un patrimonio alle nazioni, quando separò i figli dell'uomo, egli fissò i limiti dei popoli secondo il numero dei bené Elohim (al plurale); perché porzione di YHWH è il suo popolo."

Qui Moshé rincara la dose dicendo agli israeliti perplessi di interrogare i propri padri e i propri anziani, per far si che proprio loro gli ricordino espressamente che quando Eljòn fissò i confini dei popoli - egli lo fece tenendo conto del numero dei bené Elohim - poichè la parte di popolo che fu assegnato a Yehwàh è proprio quella di Ya'ãqob e la sua discendenza, visto che per ogni posterità degli Elohim veniva assegnato una o più popolazioni per conto di Eljòn (il capo supremo degli Elohim) e Yehwàh era un Elohim figlio di altri Elohim.

E' un monito agli israeliti sul fatto che loro non devono in nessuna maniera scegliere altri Elohim al di fuori Hashem, visto che fu assegnato proprio lui al popolo israelita, non è un caso che quasi tutto l'intero libro giri attorno a questo precetto perentorio e incontrovertibile.

Se nei paragrafi precedenti, ma anche a quelli successivi al capitolo 32-8, si parla del popolo israelita, ciò non sta ad indicare che anche al suddetto paragrafo si parli espressamente di loro come bené Elohim - proprio per il fatto che solamente dall'intero contesto si riesce a carpire il passo in questione, partendo ovviamente dal Devarim 29-25.

Le sue conclusioni sono le seguenti:

"Da come si può evincere, attraverso questa disamina tratta in parte dall’esperienza di un esperto dei rotoli di Qumràn, David Adamovich, l’errore di Mauro Biglino sta nell’interpretazione del contesto, non da quello che è “letteralmente scritto”. In modo erroneo considera un singolissimo versetto senza considerare il tutto contesto, ingannando i suoi ammiratori che lo seguono con tanto interesse e grinta. Se solo tutti i suoi fan si mettessero a studiare davvero le lingue bibliche, almeno le basi, a considerare tutto il contesto di quello che leggono, constaterebbero subito che Biglino è un semplice “cantastorie”".

Io penso che il vero cantastorie sia proprio Salamone.

Fonti:

Figli di Dio o figli degli alieni? - Mauro Biglino specula sui Rotoli di Qumràn | Diario di un Libero Pensatore
Bibbia israelitica tradizionale
Bibbia ebraica interlineare
La Biblioteca di Qumran vol 3 - pag 158/159