Sarebbe davvero interessante un confronto pubblico tra Biglino e Salamone.
Sarebbe davvero interessante un confronto pubblico tra Biglino e Salamone.
Solitamente questi confronti non portano a nulla, vince colui che riesce ad avere la meglio sull'avversario.
L'incontro andrebbe moderato sapientemente, però sarebbe davvero interessante ed utile per persone che, come me, non si sono fatte ancora un'idea definitiva su questi temi.
Io ti consiglierei di andare ad una conferenza di Biglino, cosi almeno ti fai un idea, oppure le puoi tranquillamente ascoltare gratuitamente su YouTube, lo stesso vale per Salamone anche se non so se faccia delle conferenze.
Nelle Bibbie israelitiche tradizionali in Daniyyel 9-21 si legge:
"21mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera. 22Egli mi rivolse questo discorso: "
Ma nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture c'è scritto:
Che poi rispecchia fedelmente ciò che c'è scritto nel testo ebraico originale: ovvero di un ish Gavriʼel (e non un Malak) che arrivò essente affaticato di fatica (non certo svolazzando con delle inesistenti ali angeliche).
Al minuto 169 Biglino racconta la vicenda tra Ya'ãqōb e il suo suocero, il fatto che l'Elohim di Avrahàm e l'Elohim di Nakhòr fossero due individui differenti viene confermato persino da Rashi:
Fonte:
Bereshit - Mamash
Credo - preghiera:
Credo
Credo in un solo Elohim abbâ shaddai (padre della steppa) barà (formare da qualcosa preesistente - riempire) hashamayim ve'et ha'arets.
Questo è un piccolo estratto che il Rav Shlomo Bekhor (fondatore della casa editrice Mamash) mi manda mensilmente come Newsletter:
La parasha di SHEMOT:
Mosè ci insegna come ci sono dei momenti in cui non abbiamo altra scelta che prendere le armi e colpire il nemico, al fine di proteggere vite innocenti. L’uso della violenza deve sempre essere l’ultima risorsa, ma quando tutti gli altri tentativi falliscono, la forza del giusto è l’unica risposta alla violenza immorale.
Ma sappiamo benissimo che all'interno della Torah, i ""nemici"" da eliminare (intere popolazioni) per l'esercito israelita comprendevano anche coloro che non erano circoncisi e che non avevano aderito all'alleanza con il loro Hashèm: Si parla ovviamente di uomini donne bambini e anziani ritenuti immorali nell'anima.
Ma i cosiddetti ""nemici"" da combattere ed eliminare arano anche tutti gli israeliti che sceglievano Elohim altri, al di fuori di Hashèm.
Il messaggio quale sarebbe? Combattere la violenza immorale con altrettanta violenza attraverso la forza del giusto (inteso come colui che è devoto ad Hashèm e che segue la sua Torah)?
Sinceramente lo trovo un messaggio da non seguire e per nulla in linea con la fede, qualunque essa sia.