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Nel panorama peraltro assai già confuso dell'ortodossia italiana, adesso (dal 2014) si trova ad agire anche la Chiesa ortodossa italiana autocefala che ha come primate Alessandro I°, al secolo Alessandro Meluzzi, si tratta dell'ennesimo tentativo già provato nei decenni scorsi di costruire una chiesa ortodossa italiana indipendente. Sappiamo tutti che in Italia, soprattutto anzi direi quasi esclusivamente dopo l'enorme afflusso di immigrati dall'Est Europa, le principali organizzazioni ecclesiastiche sono tutte dipendenti da patriarcati esteri e cioè l'Arcidiocesi ortodossa d'Italia di rito greco-ortodosso e dipendente dal patriarca di Costantinopoli, la dipendenza dal patriarcato di Mosca, quella dal patriarcato di Romania, di Serbia e di Bulgaria; in mezzo a queste che sono indubbiamente le realtà più importanti, ma tutte dipendenti dall'estero e con gran parte dei fedeli non italiani (soprattutto romeni), si sono sviluppati in questi ultimi 30 anni diversi e sempre abortiti tentativi di dare vita ad una chiesa ortodossa autocefala italiana. Come scrivevo i tentativi sono tutti abortiti in una serie di scismi, contro scismi e divisioni che hanno vanificato qualsiasi serio tentativo, soprattutto SERIO, di dare vita ad una vera chiesa ortodossa italica. Tantè che i pochi fedeli di lingua italiana si sono dovuti rivolgere alle strutture estere già esistenti, soprattutto quelle facenti capo al patriarca di Costantinopoli e quelle facenti capo al patriarca di Mosca. Avrà migliore sorte la chiesa di Meluzzi? Permettete di dubitarne.