Campania regione di cervelli in fuga Mezzo milione via in dieci anni | Il Mattino

Quali politiche e quali progetti portare avanti per fermare l’emergenza lavoro e la fuga di giovani laureati dalla Campania.

Questa la domanda al centro dell’incontro “Tra bisogno e merito. Politiche giovanili e lavoro in Campania”, che si è svolto presso Palazzo Zapata, nel salone degli Specchi dell’Università Telematica Pegaso.

Il convegno, voluto dalla Fondazione AdAstra, ente morale senza scopo di lucro che ha come obiettivo promuovere e realizzare iniziative a favore dei giovani e delle famiglie in condizione di disagio nella Regione Campania e dall’Università Pegaso, è stata l’occasione per mettere intorno a un tavolo esperti del settore, imprenditori ed esponenti della politica per discutere delle problematiche legate al mondo del lavoro in Campania.

Il numero di ragazzi che ogni anno lasciano la Regione per motivi lavorativi è in continuo aumento, causa questo di un grande impoverimento del tessuto sociale e di conseguenza della futura classe dirigente locale. Bisogna fare in modo che questi giovani lavoratori possano contare su una struttura lavorativa e sociale che li stimoli a non lasciare il luogo natio oppure a farne ritorno nel caso in cui siano già fuori dal territorio.




“I giovani oggi sembrano avere solo due opportunità: fare la valigia e andare via oppure fare i camerieri, ha affermato Danilo Iervolino, presidente dell’università telematica Pegaso. “Io non sono d’accordo. La politica deve creare le basi per lo sviluppo del lavoro giovanile ma anche per spingere l’auto imprenditorialità”.

“La Campania oggi è una delle Regione più attrattive dal punto di vista degli investimenti imprenditoriali, ha dichiarato Nicola Marrazzo, presidente della Commissione Lavoro del Consiglio Regionale della Campania. “La Regione sta istituendo l’osservatorio regionale sul lavoro, un osservatorio all’interno del quale ci saranno forze politiche, sociali, universitarie e imprenditoriali per avere così una visione d’insieme utile per correggere tutte le fasi della filiera, dalla formazione sino all’ingresso nel mondo lavorativo”.

La discussione su queste tematiche ha avuto il suo imput dal libro “Il bivio. Sogni e speranze dei giovani italiani in tempo di crisi”, scritto da Angelo Bruscino, presidente nazionale dei Giovani Confapi, la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata.

“Negli ultimi dieci anni, - ha detto l’autore del libro, - oltre mezzo milione di persone ha lasciato la Campania alla ricerca di un lavoro e oltre mezzo milione di giovani è entrato a far parte della cerchia dei net, cioè di quelle persone che non studiano e non cercano lavoro. Abbiamo perso il nostro più grande patrimonio. Il compito della politica è dare un’opportunità alla nostra migliore gioventù”.