Pagina 1 di 8 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 73
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    10 Dec 2012
    Messaggi
    11,259
     Likes dati
    0
     Like avuti
    4,269
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Ma quale austerity???
    E' già... dobbiamo tornare alla sovranità nazionale perchè l'europa...bla bla bla...

    Ce ne fosse uno di partito disposto a risanare le finanze tagliando la spesa pubblica. UNO!!!


    https://it.businessinsider.com/la-sp...no-a-crescere/

    Eppure per il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan tra il 2014 e il 2016 “abbiamo tagliato talmente tanto che è difficile andare oltre”. Insomma a sentire chi sta nelle stanze dei bottoni pare che i risparmi siano tanti e tali da garantire al Paese un futuro prospero. Al punto che nel confronto a SkyTg24 con Michele Emiliano e Andrea Orlando per le primarie del Pd, Matteo Renzi ha dichiarato guerra al Fiscal Compact che impone ai Paesi Ue di convergere verso il pareggio di bilancio. Come a dire che la spesa pubblica potrebbe tornare a crescere e che i conti pubblici non sono un problema del nostro Paese.


    Sono corsi e ricorsi della storia italiana: anziché aggredire l’enorme spesa pubblica – a cominciare da quella improduttiva – si è preferito far crescere le tasse. E’ scritto nero su bianco nei numeri certificati da Eurostat: dal 1995 al 2015 la spesa complessiva, compresa di interessi passivi sul debito pubblico, è aumentata da 510 a 827 miliardi di euro. Le tasse, dirette e indirette, sono cresciute da 258 a 493 miliardi. In Italia a stringere la cinghia sono sempre stati i dipendenti, quelli che neppure volendo potrebbero evadere le tasse. Negli ultimi 20 anni le tasse sono calate solo in tre occasioni: nel 2008 e nel 2009 con il governo Berlusconi (19 miliardi in meno di due anni) e nel 2013 con il governo Letta (4 miliardi in meno rispetto al 2012). Tre isolate eccezioni, perché la freccia delle imposte è sempre rivolta verso l’alto. Come quella della spesa pubblica che è calata appena due volte: nel 2010 con il governo Berlusconi e nel 2013 con il governo Letta. A fare impressione è l’assoluta incapacità di chi si è succeduto dal 1995 a oggi di trarre beneficio dal calo degli interessi sul debito pubblico per finanziare misure espansive. Nel 1995 la spesa per interessi era pari a 109 miliardi di euro, nel 2000 grazie all’avvento dell’euro che ha tenuto sotto controllo i tassi d’interesse è crollata a 75 miliardi di euro: da allora è rimasta stabile con un picco di 83 miliardi nel 2012, mentre lo scorso anno è calata al minimo storico di 66 miliardi di euro. Sono 43 miliardi di minori spese all’anno grazie alla moneta unica: un tesoretto che sarebbe stato più che sufficiente ad abbattere in maniera sensibile il cuneo fiscale, tagliando il costo del lavoro, rilanciando l’occupazione e i consumi. Invece, sono stati soldi ancora una volta sprecati. Nello stesso periodo la spesa primaria, quella al netto degli interessi è cresciuta da 401 a 760 miliardi di euro e secondo la Ragioneria generale dello Stato arriverà a quota 793 miliardi nel 2019. Nel frattempo la Bce smetterà di comprare titoli di Stato italiani e il costo del debito tornerà a salire.


    Per tagliare – o quanto meno migliorare – la spesa pubblica serve una forte volontà politica che ad oggi non c’è mai stata. Ma da sola potrebbe non bastare: nel 2008, la Commissione tecnica per la finanza pubblica ha provato a spiegare le difficoltà d’intervento con “un’organizzazione periferica dello Stato spesso troppo frammentata” che rende difficile persino capire quali sono le voci di spesa da aggredire, inoltre “la cultura della valutazione nella pubblica amministrazione appare ancora poco diffusa: manca generalmente—e appare comunque priva di effetti sui responsabili amministrativi—la valutazione ex post.” Basta guardare alla differenza tra i tagli promessi e quelli adottati per il 2016. I ministeri avrebbero dovuto subire una sforbiciata da 3-4 miliardi di euro, ma i tagli si sono fermati a 1,7 miliardi a cui si sono aggiunti altri 460 milioni di euro nella manovra di primavera. Il risparmio sui costi standard, invece, non arriva a 2 miliardi, mentre il piano Cottarelli solo per il 2016 ne prevedeva 7,2 miliardi.


    Insomma, la spesa pubblica si conferma un moloc inattaccabile eppure ci hanno provato in tanti. Piero Giarda aveva individuato 100 miliardi di “spesa aggredibile nel breve periodo”, ma fu subito sostituito da Enrico Bondi: l’ex commissario presenta un piano da 4,2 miliardi di risparmi immediati destinati a salire a 10 l’anno seguente, ma lascia l’incarico a inizio 2013 per dedicarsi al partito di Mario Monti. Dopo le elezioni Enrico Letta chiama al capezzale Carlo Cottarelli, il supertecnico del Fondo monetario italiano che a inizio 2014 presenta un piano monstre: subito 7 miliardi di risparmi, quindi 18,1 nel 2015 (poi ridotti a 16) e 33,9 (quindi scesi a 32) nel 2016. Cottarelli vuol chiudere 2 mila partecipate, accorpare i centri di spesa, tagliare sanità, pensioni, province, corpi di polizia, fondi per le imprese e auto blu. Ovviamente non se ne fa nulla, o quasi: dopo Letta arriva Renzi e Cottarelli torna a Washington.
    Gli idioti li metto in IL

  2. #2
    Populista
    Data Registrazione
    24 Sep 2010
    Messaggi
    5,649
     Likes dati
    1,140
     Like avuti
    2,101
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    41 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Ottimo, bravo Renzi
    The reason that the invisible hand often seems invisible is that it is often not there - Joseph Stiglitz

  3. #3
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    08 Jan 2013
    Messaggi
    26,863
     Likes dati
    13,898
     Like avuti
    8,076
    Mentioned
    91 Post(s)
    Tagged
    4 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Citazione Originariamente Scritto da Alepk Visualizza Messaggio
    Ottimo, bravo Renzi
    sei ironico ?

  4. #4
    Libertarian
    Data Registrazione
    13 Apr 2009
    Località
    Non oltre il 30° N
    Messaggi
    29,068
     Likes dati
    529
     Like avuti
    8,818
    Mentioned
    69 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    E' impossibile tagliare la spesa pubblica per l'Italia. Non solo da un punto di vista di consenso politico, ma economico.

    La spesa pubblica è una componente del Pil, diminuirla significherebbe aumentare i rapporto Pil/debito, che comporterebbe un aggravio con maggiori costi per interessi col risultato di trovarti allo stesso punto di prima, ma con un debito più pesante ed un Pil ridotto.

    L'unica via è una ristrutturazione intelligente a saldi invariati della spesa pubblica trasferendo i costi morti in investimenti. Nel tempo con una crescita del Pil si avrebbe anche la riduzione percentuale della spesa pubblica, liberando quindi più risorse di mercato e riuscendo ad innescare un meccanismo virtuoso di crescita economica.

    La soluzione greca finisce con la fine della Grecia per l'appunto.

    Ma siamo il paese che ha rimandato indietro 44 miliardi di soldi europei per investimenti sino ad oggi, soldi che neanche dovevi trovare, ma solo investire, quindi la vedo difficile continuando a votare incapaci.
    I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    10 Dec 2012
    Messaggi
    11,259
     Likes dati
    0
     Like avuti
    4,269
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Citazione Originariamente Scritto da Immanuel Visualizza Messaggio
    E' impossibile tagliare la spesa pubblica per l'Italia. Non solo da un punto di vista di consenso politico, ma economico.

    La spesa pubblica è una componente del Pil, diminuirla significherebbe aumentare i rapporto Pil/debito, che comporterebbe un aggravio con maggiori costi per interessi.

    L'unica via è una ristrutturazione intelligente della spesa pubblica trasferendo i costi morti in investimenti.
    Assolutamente NO!

    Se io taglio le 11mila guardie forestali calabresi (giusto per fare un esempio) riduco il PIL di pochissimo perchè sono improduttivi.
    Se la cifra risparmiata la trasformo in riduzione del costo del lavoro, nell'arco degli anni verranno assunti da qualche parte 11mila persone che faranno lavori produttivi che contribuiranno al PIL di più di quanto contribuissero all'epoca le guardie forestali.

    Inoltre essendo produttivi, producono ricchezza che potrà essere reinvestita per creare altro lavoro e altra ricchezza. E' il meccanismo base del capitalismo.
    Invece tenersi le 11mila guardie forestali calabresi è una spesa che non produce niente e divora ricchezza..
    Gli idioti li metto in IL

  6. #6
    Bla bla bla
    Data Registrazione
    01 Nov 2010
    Messaggi
    9,583
     Likes dati
    11,004
     Like avuti
    4,018
    Mentioned
    37 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio
    Ma quale austerity???
    E' già... dobbiamo tornare alla sovranità nazionale perchè l'europa...bla bla bla...

    Ce ne fosse uno di partito disposto a risanare le finanze tagliando la spesa pubblica. UNO!!!


    https://it.businessinsider.com/la-sp...no-a-crescere/
    Non esiste partito o non-partito in itaglia che abbia mai applicato l austerity. Ricordiamoci di come renzies abbia defenestrato cottarelli

    Spending review, il bilancio di Cottarelli. "Mentre cercavo di tagliare passavano misure che aumentavano le uscite" - Il Fatto Quotidiano

  7. #7
    Libertarian
    Data Registrazione
    13 Apr 2009
    Località
    Non oltre il 30° N
    Messaggi
    29,068
     Likes dati
    529
     Like avuti
    8,818
    Mentioned
    69 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio
    Assolutamente NO!

    Se io taglio le 11mila guardie forestali calabresi (giusto per fare un esempio) riduco il PIL di pochissimo perchè sono improduttivi.
    Se la cifra risparmiata la trasformo in riduzione del costo del lavoro, nell'arco degli anni verranno assunti da qualche parte 11mila persone che faranno lavori produttivi che contribuiranno al PIL di più di quanto contribuissero all'epoca le guardie forestali.

    Inoltre essendo produttivi, producono ricchezza che potrà essere reinvestita per creare altro lavoro e altra ricchezza. E' il meccanismo base del capitalismo.
    Invece tenersi le 11mila guardie forestali calabresi è una spesa che non produce niente e divora ricchezza..
    Più o meno è quello che ho detto, ma mi limiterei a scelte costituzionali, altrimenti finisce che devi pagarci pure spese giudiziarie ed interessi, oltre a non aver risolto una fava.
    I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.

  8. #8
    Liberale Cattivo
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    38,189
     Likes dati
    4,284
     Like avuti
    9,327
    Mentioned
    391 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Citazione Originariamente Scritto da Immanuel Visualizza Messaggio
    E' impossibile tagliare la spesa pubblica per l'Italia. Non solo da un punto di vista di consenso politico, ma economico.

    La spesa pubblica è una componente del Pil, diminuirla significherebbe aumentare i rapporto Pil/debito, che comporterebbe un aggravio con maggiori costi per interessi col risultato di trovarti allo stesso punto di prima, ma con un debito più pesante ed un Pil ridotto.

    L'unica via è una ristrutturazione intelligente a saldi invariati della spesa pubblica trasferendo i costi morti in investimenti. Nel tempo con una crescita del Pil si avrebbe anche la riduzione percentuale della spesa pubblica, liberando quindi più risorse di mercato e riuscendo ad innescare un meccanismo virtuoso di crescita economica.

    La soluzione greca finisce con la fine della Grecia per l'appunto.

    Ma siamo il paese che ha rimandato indietro 44 miliardi di soldi europei per investimenti sino ad oggi, soldi che neanche dovevi trovare, ma solo investire, quindi la vedo difficile continuando a votare incapaci.

    Concordo con te, ma va anche detto che ristrutturare ha un alto costo economico, ci vuole tempo e governi stabili che iniziano e finiscono l' opera.

    Ergo, siamo fottuti.
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  9. #9
    Liberale Cattivo
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    38,189
     Likes dati
    4,284
     Like avuti
    9,327
    Mentioned
    391 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Citazione Originariamente Scritto da Zeratul Visualizza Messaggio
    Non esiste partito o non-partito in itaglia che abbia mai applicato l austerity. Ricordiamoci di come renzies abbia defenestrato cottarelli
    Il suo primo grande errore.
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  10. #10
    Super Troll
    Data Registrazione
    13 Oct 2010
    Località
    cagliari
    Messaggi
    74,309
     Likes dati
    3,869
     Like avuti
    9,217
    Mentioned
    293 Post(s)
    Tagged
    6 Thread(s)

    Predefinito Re: E c'è gente che ancora critica l'austerity...

    Citazione Originariamente Scritto da ugo2000 Visualizza Messaggio
    assolutamente no!

    Se io taglio le 11mila guardie forestali calabresi (giusto per fare un esempio) riduco il pil di pochissimo perchè sono improduttivi.
    Se la cifra risparmiata la trasformo in riduzione del costo del lavoro, nell'arco degli anni verranno assunti da qualche parte 11mila persone che faranno lavori produttivi che contribuiranno al pil di più di quanto contribuissero all'epoca le guardie forestali.

    Inoltre essendo produttivi, producono ricchezza che potrà essere reinvestita per creare altro lavoro e altra ricchezza. E' il meccanismo base del capitalismo.
    Invece tenersi le 11mila guardie forestali calabresi è una spesa che non produce niente e divora ricchezza..
    se tu licenzi 11000 guardie forestali calabresi chiuderanno 1000 negozi in calabria, i soldi risparmiati verranno trasformate in consulenze ad amici e sp esi in viaggi all'estero.... PURTROPPO L'AUSTERITY SI ATTUA SEMPRE CONTRO I MORTI DO FAME... GLI ALTRI E ALTI SPRECHI SONO INTOCCABILI
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

 

 
Pagina 1 di 8 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Ancora austerity per il Portogallo
    Di SteCompagno nel forum Internazionale Progressista
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 08-06-13, 15:35
  2. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 01-11-11, 08:04
  3. Israele critica ancora il Papa
    Di aprile crudele nel forum Politica Estera
    Risposte: 18
    Ultimo Messaggio: 27-01-06, 02:36
  4. Israele critica ancora il Papa
    Di aprile crudele nel forum Cattolici
    Risposte: 67
    Ultimo Messaggio: 11-01-06, 20:35
  5. Ancora cancellazioni Myair + critica
    Di airone nel forum Aviazione Civile
    Risposte: 16
    Ultimo Messaggio: 05-11-05, 23:39

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito