Juventus, ultras suicida aveva contatti con apparati dello Stato - Corriere dello Sport

TORINO - Aveva rapporti con personale di Palazzo Chigi, Raffaello Bucci, l'ultras della Juventus morto suicida nel 2016 durante i mesi dell'inchiesta della Procura di Torino sui rapporti fra la 'ndrangheta e il tifo organizzato. La circostanza è confermata da diverse fonti negli ambienti giudiziari subalpini, anche se - viene specificato - potrebbe non essere legata direttamente alla vicenda. Negli atti dell'indagine le telefonate sono coperte da "omissis". Bucci, ex capo ultras dei Drughi, il 7 luglio 2016 è precipitato da un viadotto dell'autostrada Torino-Savona nel territorio di Fossano (Cn). L'inchiesta è svolta dalla Procura di Cuneo, la quale, secondo quanto si apprende, ha individuato due testimoni oculari che confermano l'ipotesi del suicidio. A partire dalla stagione 2014/'15 era stato assunto dalla Juventus come collaboratore del "supporter liaison officer" e, in questa veste, era in contatto con funzionari della Digos che si occupano delle tifoserie. Il giorno prima di togliersi la vita, Bucci era stato interrogato come "persona informata dei fatti" dai pm torinesi che conducevano l'inchiesta sulla 'ndrangheta. Le persone che subito dopo l'udienza avevano parlato con lui hanno affermato che era sembrato "agitato". (ANSA).

«Avevo un rapporto fiduciario con lui, stante il mio impegno in Aise, dal 2010 al giugno 2015, anche se mantenne i miei recapiti» ha detto ai pm un dipendente dell' Agenzia informazioni e sicurezza esterna due giorni dopo il suicidio, come riporta Repubblica. «Avevamo un rapporto senza intermediari per l' infiltrazione di frange eversive e di estrema destra nelle curve, lui mi raccontò cose da cui nel 2013 nacque un appunto trasmesso ai carabinieri sul gruppo "Gobbi", su cui c'era un' interesse degli Ursini. Quando Bucci mi raccontò dei Gobbi non mi parlò di Dominello fui io a collegare tale notizia a Rocco, sapendo da altri atti interni all' Agenzia che la famiglia era vicina alla Juventus». L' ultima telefonata prima di gettarsi dal viadotto Bucci la fece con un' utenza della Questura di Torino e in uso a un funzionario della Digos: «Era in ritardo per l' appuntamento che avevamo, mi disse che stava arrivando»