VIII Congresso Partito Cristiano delle Famiglie

[C@scista]

Ora noi ovviamente abbiamo la forza (e siamo in posizione tale da potercelo permettere o di imporlo a qualunque alleato se cosi volessimo) per candidare chiunque dei nostri volessimo alla presidenza (inutile dire il perchè) ma è bene essere saggi . Peccare di "ubris" (arroganza come decivano gli antichi) non porta mai bene e alla lunga si paga sempre .
Abbiamodel resto un presidente uscente che non è del PCF ma dei nostri alleati liberali (Ronnie)ed un presidente uscente (un po' come avviene per i sindaci) se non lo si ricandida è solo quando il suo mandato viene ritenuto pessimo (valutazione che ricade però sulla stessa coalizione che lo ha fatto eleggere)
Ora questo mandato in parlamento (ed alla presidenza) che si avvia alla conclusione è stato tutt'altro che fallimentare (implicitamente cosi lo si valuterebbe se chiedessimo noi di non ricandidarlo) : certo non abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo, certo abbiamo dovuto fare alcuni compromessi,(e certo: Ronnie come presidente è stato spesso politicamente pignolo per il punto di vista del PCF ) ma insomma molte delle nostre proposte tutto sommato sono passate alla fine.
Ritengo quindi che valga la pena e che sia soprattutto coerente per noi proporre a Ronnie la ricandidatura per un secondo mandato alla presidenza
C'è poi un argomento ancora piu importante (secondo me) : se candidiamo uno del PCF prendiamo in prevalenza i voti del PCF mentre se candidiamo uno che è di un altra "area" otteniamo anche altri voti che per noi sono difficili (non impossibili ovviamente ma piu faticosi) da prendere con un nostro candidato

Resta un interrogativo però
Ronnie è disposto a ricandidarsi? (@Ronnie è invitato a prendere la parola)
Forse si ma forse anche no
Che facciamo nel ipotesi che dica no grazie?
Possiamo candidare uno del PCF o uno vicinissimo al PCF (anche se non ha la tessera) in tal caso direi
Io ovviamente non posso candidarmi alla presidenza di POL dato che lo vieta il regolamento di POl (ai supermoderatori è vietato candidarsi direttamente alle elezioni di POL ed in particolare è vietatissimo candidarsi alla presidenza)
Avremmo in tal caso qualche nome possibile?
Io in mente per il piano B ne ho uno (da tirare fuori però solo se non avessimo alternative) ma prima vorrei sentire tutti i vostri pareri (e sentire se uno di voi ci punterebbe se Ronnie non se la sentisse)

[C@scista]

Cedo ora la parola a chiunque intenda prenderla

[Flaviogiulio]

Cedo ora la parola a chiunque intenda prenderla

Per quel che mi riguarda, condivido il tuo intervento, se il Presidente Ronnie deciderà di ricandidarsi, credo che il PCF debba continuare a sostenerlo convintamente.
In caso contrario... beh, peccato per il regolamento, perché saresti stato un ottimo candidato! Il nostro partito comunque credo abbia diverse freccie al proprio arco, figure come Haxel o Guy Fawkes a mio avviso hanno un profilo in grado di raccogliere numerosi consensi!

[Flaviogiulio]

.

[Haxel]

buonasera, rieccomi!

congratulazioni a flaviogiulio e in bocca al lupo di buon lavoro innanzitutto

per quanto riguarda l'argomento: direi di vedere se @Ronnie ha voglia di candidarsi, altrimenti dovremmo decidere su altro ovviamente

[Haxel]

nell'attesa che @Ronnie si presenti io direi che intanto sia giusto che il nuovo Coordinatore @Flaviogiulio faccia il suo discorso di inserimento

[Ronnie]

LO SPIRITO DI UN'ALLEANZA

Carissimi Alleati,
intervengo in questa vostra assise, prima di tutto rivolgendo gli auguri al vostro coordinatore Flaviogiulio, grato del vostro invito e della vostra fiducia, e non privo di una certa commozione, perché sento volgere al termine un percorso, ed un mandato, al quale per molti anni ho tenuto e che finalmente ho raggiunto. Senza che vi sia alcuna certezza del futuro.

Se ho potuto salire all'incarico che oggi ricopro, e difendere le idee liberali liberiste e libertarie con l'orgoglio che debbo loro, è stato per molte ragioni, ma tra di esse anche e soprattutto per il vostro determinato appoggio come movimento cristiano di POL: un partito forte, folto di esponenti pieni di dignità, di valori, e di buona volontà nel sostenerli. Di ciò vi sono ancora grato.

Il mio impegno per l'Alleanza non è mancato. Sono stato testimone di alcune vostre battaglie. Ad esempio, proprio da ultimo, pochi giorni fa, ho potuto firmare come Presidente di POL una vostra mozione sul tema scottante delle gravidanze in affitto come metodo per eludere la disciplina del matrimonio e dei figli quale unione naturale tra un uomo che diviene padre ed una donna che diviene madre. E come leader di PL ho toccato con mano anche il vostro sostegno per le battaglie in tema di spesa pubblica, organizzazione dello stato, e libertà dell'economia.

Ma voglio tornare sulla famiglia, che è un tema chiave per spiegare la cifra di questo nostro rapporto.

Io nel solco di quanto riteneva Ronald Reagan, ho condiviso con voi che una nascita debba avvenire senza alchimie, interposizioni e scorciatoie che antepongano i desideri di individui adulti, ai diritti naturali dell'estrema minoranza rappresentata da un individuo infante, che dovrebbe avere un padre, una madre, una famiglia, e precisamente la sua famiglia. Ma non ho mai avuto problemi a militare, pur da convinto antiabortista, in un movimento con una vasta componente libertaria che invece molto spesso riconosce tali istanze come legittime, convincendo i miei amici e sostenitori dell'importanza di anteporre ciò che ci può unire, rispetto a ciò che può dividere.

Ed è in quella ratio confortata fide, di cui è stata immagine viva l'insegnamento di Benedetto XVI, che si trova il terreno comune, tra un libertario giusnaturalista ed un cattolico, fedele agli insegnamenti della Chiesa. E' lì, in quel terreno, che in America del nord ha germogliato il più forte movimento conservatore al mondo, quel Grand Old Party che nel '900 ha preservato la nazione più potente al campo dei giusti, anziché farla soccombere di fronte all'impero del male..

Fragile è dunque l'equilibrio su cui si regge l'Alleanza. E per questo fortissimo ha da essere l'impegno per difenderla.

In proposito, proprio perché so di non essere un Presidente invisibile e perché capisco che la costante pressione liberale abbia inevitabilmente indebolito alcune istanze cristiano-sociali da voi rappresentate, avevo già per questo messo in chiaro, ai tempi della scorsa corsa elettorale, la mia disponibilità a sostenere altri in questo nuovo turno elettorale, ed in particolare un esponente del PCF, accettando un ruolo parlamentare e propositivo per PL. E tale disponibilità io oggi la ribadisco.

Un'Alleanza è tale per vincere.

Sarò su questo tema assolutamente franco: la candidatura scelta non deve essere mai un diritto dell'uscente, ma sempre un proposito di vittoria comune. Deve dunque essa garantire da un lato la più vasta alleanza di centrodestra, e dall'altro il massimo del consenso all'esponente individuale, scegliendo colui sul quale minori antipatie e veti possano coagularsi, e che sia riconoscibile da tutti come non troppo distante dalle proprie posizioni. Di natura, io non sarei così, perché nei miei valori io sono estremista.

Ma a maggior ragione per questo mi onora quanto da alcuni vostri esponenti leggo, laddove mi propongono di correre per un secondo mandato alla Presidenza di POL, confermandomi di aver raggiunto l'equilibrio che cercavo, nell'impegno di gestire posizioni non sempre sintetizzabili in poco tempo, e che comunque meritano che ciò non venga fatto in fretta. Ciò significa che almeno nell'ultimo anno io ho saputo reggermi in equilibrio. Ed ho potuto evitare, dal lato liberale, polemiche che mi imponessero irrigidimenti.

Con questo obbiettivo, correre di nuovo anche in vostra rappresentanza mi onorerebbe moltissimo.

Resta però fondamentale il criterio della possibilità di una vittoria: non è scontato che io ce la faccia ancora. Non è deciso che su questo sito debba prevalere la Tradizione di valori di Libertà, nel senso di Agostino e di Tommaso, che fino ad oggi abbiamo rappresentato. E' accaduto molte volte che la sinistra, i repubblicani, i laici democratici vincessero, e ponessero a rischio tutto ciò in cui crediamo.

Allora posto che Progetto Liberale si era impegnata al sostegno a uno di voi; se voi nuovamente proponete me, allora la questione è solo se insieme riteniamo che si possa vincere con me o che ciò sia maggiormente possibile con qualcun altro. E, se c'è un nome - e lo dico concretamente, pensando per esempio a quanto sarebbe ottimo il nome C@scista, per quanto egli lo escluda - io costui lo prego davvero perché si faccia avanti e perché qui se ne discuta, perché anch'io lavoro in questa vigna del Signore, come ognuno, e non ambisco ad altri onori, avendone ricevuti, per grazia, già moltissimi e forse più di quanti attendessi e mi meritassi.

Do quindi la mia disponibilità prima di tutto a sostenere uno di voi, e solo se così non fosse - avvertendo che non mi aspetto di vincere, ma che per tradizione ed esperienza spero sia possibile - a correre nuovamente, per l'Alleanza.

Ronnie
Presidente di POL e di Progetto Liberale

Dato in Pol, aD 2017, il 23 maggio, al Congresso del PCF

[Haxel]

Grazie Presidente Ronnie per il suo intervento pieno di rispetto che sintetizza la comune battaglia tra due movimenti così diversi ma in sintonia, aspettiamo la risposta del Coordinatore Flaviogiulio

[Gdem88]

Condivido questa osservazione. A mio avviso il gioco è un po' troppo complesso per essere attrattivo. Il problema non è solo nella proposta dei ddl, pure la stessa consultazione è farraginosa: quando mi è stato proposto di partecipare, alla vigilia delle ultime elezioni, ho avuto difficoltà anche ad andare a cercarmi la costituzione di Pol per capire come funzionasse il gioco.
A mio avviso si dovrebbero semplificare le regole e i meccanismi di accessibilità del gioco e nel contempo renderlo più legato agli avvenimenti politici reali.
Ad esempio che so... in caso dell'approvazione di una legge particolarmente divisiva (tipo Cirinnà) o di una riforma costituzionale, si può organizzare sul gioco un dibattito alternativo a quello reale, oppure prevedere strumenti come il referendum in alcuni casi.

Buonasera a tutti gli iscritti al PCF, e grazie per il permesso di intervenire in questo consesso ufficiale.

Come anticipato vorrei anzitutto portarvi il mio saluto e l'augurio di un buon congresso, oltre ad una breve riflessione.
Vorrei partire dal messaggio che ho quotato poco sopra, che riflette il pensiero del neoeletto coordinatore del vostro partito; è un intervento, quello di Flaviogiulio, che riflette effettivamente una criticità che molti utenti, ovunque politicamente collocati, spesso ci fanno presente. I più "anziani" di voi sapranno che attorno alla Costituzione attuale ci sono stati dibattiti accaniti, battaglie, confronti aspri senza riserve...ad oggi abbiamo in vigore un testo a lungo studiato, limato e soppesato, un testo che vuole, in modo certosino, garantire qualità ed efficacia alle proposte presentate.

Mi chiedo e vi chiedo però, alla luce dei dubbi che voi stessi, per voce di Flaviogiulio e Haxel in primis, avete esposto...abbiamo in questo momento tutto quello che ci serve per far procedere fluidamente il gioco? Abbiamo, dopo un anno di sperimentazione, la certezza di poter continuare in questo modo? O forse possiamo, alla luce di una sperimentazione pratica e sul campo, dati di partecipazione alla mano, farci alcune domande e tentare di trovare nuove soluzioni?

La partecipazione latita, non possiamo nascondercelo. Molti la pensano esattamente come Flaviogiulio, ma mentre il vostro coordinatore garantisce la sua presenza su questi lidi, molti dal parere affine ci evitano accuratamente, oppure addirittura si allontanano.

Come possiamo tenerli con noi, come possiamo convincerli ad impegnarsi? Vorrei che di questo si potesse discutere in modo trasversale, senza l'ansia di fare la guerra personale contro qualcuno e senza d'altra parte irrigidirsi davanti a totem intoccabili.

Uno strumento a nostra disposizione potrebbe essere, nel piccolo, una riforma davvero presidenzialista: dare al Presidente la possibilità di formare il governo, senza duplicazioni, senza eccessi barocchi...ma iniziando almeno a semplificare questo elemento.

Transatlantico è nato da un sondaggio per l'elezione del Presidente del Forum...forse potremmo partire dal restituire questa linearità alle elezioni: si vota per un forumista, se quel forumista vince è il leader della maggioranza e forma il governo, magari con meno formalità e squadre snelle.

Non è questa la panacea a tutti i mali, ma potrebbe essere un primo passo...e magari il viatico per discutere anche di altro.

Vi chiedo di pensarci, perché temo che la nostra simulazione non possa vivacchiare per un altro anno...rischieremmo di morire. Serve una radicalità di pensiero e di azione, e penso che le forze attive possano insieme trovare nuove soluzioni.

Grazie dell'attenzione

[Haxel]

grazie a Gdem88 per il suo intervento