Poi il buon cristiano, in Italia quantomeno e alla Qassim a quanto leggo (e anche se non lo è lui personalmente la pensa uguale ai "cristiani buoni"), vuole fare il buono e fare quello che fa quello bravo, ma in realtà sono dei fascisti. Non seguaci del fascio ma nel senso di prevaricatori, dispotici, prepotenti, che si fa come dice loro e per quello a cui mirano loro (come i liberisti) oppure ti aggrediscono e ti additano a "cattivo" o altro. Al buon cristiano tipo Qassim gli interessano solo 1 i soldi. Se a loro va bene la situazione economica in un dato momento o si sentono abbastanza sicuri di consolidarla, e anzi l'immigrazione potrebbe arricchirli, non vedono il perché andare contro, anche se nel caso di alcuni vedere molti negri per strada li disturba in fondo in fondo, ma sono pronti a dare dati falsi o estrapolati pur di dire che gli immigrati sono bravi, necessari e cose simili. Inoltre , e possiamo passare al punto 2, hanno il mito calvinista del "chi non lavora(o secondo il loro insindacabile giudizio e alle loro regole "non vuole lavorare")non mangia", indi l'italiano che rifiuta certi lavori e/o certe condizioni lavorative è da biasimare se non da sopprimere. Esempio: se un imprenditore delinquente invece di assumere 2 persone per 12h facendogli fare 6 e 6 a ciascuno, ne prende 1 solo, immigrato facilmente ricattabile( o almeno + ricattabile e più manipolabile in quanto conosce meno lingua e leggi italiane) per 12 ore in nero, bene: la storia diventerà che l'italiano non ha voglia di lavorare e che abbiamo bisogno degli immigrati.
Inoltre è ovvio che si può ritornare al punto 1. I soldi fatti dai prenditori che magari vanno in chiesa ogni domenica. Buoni cristiani senza dubbio, da non ostacolare.