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Discussione: Vaccini e vaccate.

  1. #91
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Devo purtroppo correggermi.
    Temo, come Blondet, che non si tratti di inutilità, ma di qualcosa di ben più grave.

    https://www.maurizioblondet.it/berga...nti-influenza/

    BERGAMO E FAKE. Quanti dei morti hanno ricevuto l’anti-influenzale?
    Maurizio Blondet 19 Marzo 2020 169 commenti

    La fila di autocarri militari che attraversano il centro di Bergamo, a passo d’uomo, fari accesi – “E’ l’esercito che porta via le salme per cremarle in altri crematori”, annuncia un giornalista, con la voce rotta; asseriscono i giornali e le tv; e nessuno si chiede: quanti sono? Un autocarro per ogni bergamasco morto di coronavirus? in ciascuno ce ne sono tanti? non bastava un camion per tutti? E Bergamo non ha forse un cimitero per seppellirli?

    https://twitter.com/i/status/1240419231415570438

    Si tratta di una lugubre finzione cinematografica di propaganda nera, ovviamente fatta apposta per spargere il terrore. Basterebbe riflettere che mai, nelle stragi che hanno punteggiato la nostra storia, s’è mai adottata una simile scenografia militar- apocalittica: né per i morti del Vajont néper Ustica, e nemmeno per le stragi politiche di Bologna e di Piazza della Loggia a Brescia, che si sarebbero prestate meglio all’esibizione stentorea delle bare.

    L’indecente falsificazione giornalistica pro-terrore è giunta a questo: che ha presentato come di Bergamo la fila di bare del naufragio di lampedusa dove morirono 360 migranti, nel 2013:


    Bergamo? no

    Lampedusa 2013


    Ma l’effetto, mi dicono, c’è stato. La gente comune anziana che vive in Italia con la tv accesa tutto il giorno anche in tempi normali, oggi che nemmeno può uscire, inoperosa, per ore, subite l’incessante propaganda. Non si parla che di virus e di macchine che mancano; che i medici dovranno fare presto la scelta di chi lasciar morire; non c’è modo di vedere e sentire altro, non altro che film dell’orrore e di catastrofi: la tv ha creato un tunnel nero in cui ha attratto i vecchi chiusi in casa, con la paura di morire di vecchi senza speranza soprannaturale, che è vero terrore, angoscia e disperazione.

    Resta il numero incredibilmente alto dei colpiti nella Bergamasca,e della particolare gravità con cui si presenta qui. Ora,persino lettori non particolarmente complottisti si domandano se esso non da mettere in relazione con la impetuosa campagna di vaccinazioni che la giunta comunale, e la Regione, hanno applicato “a tappeto” (parole loro) agli anziani di Bergamo e Brescia poche settimane prima dell’esplodere dell’epidemia.

    Due sono state le campagne: una prima per stroncare un focolaio di meningite, oggettivamente preoccupante.

    Dal 24 dicembre fino a gennaio, quasi 34mila persone sono state vaccinate in poche settimane contro il Meningocco C, “con punte del 70% del target previsto”. “Nei Comuni della provincia di Bergamo interessati dal piano straordinario – ha detto l’assessore regionale Gallera – hanno fatto la vaccinazione 21.331 cittadini, di cui 1680 studenti direttamente nelle scuole e 2414 lavoratori nelle loro aziende. Ben 40 medici di base del territorio hanno aderito a questa operazione senza precedenti, attraverso la chiamata proattiva dei propri assistiti. Nel bresciano invece, i vaccinati attraverso gli ambulatori speciali sono stati 9200, a cui si aggiungono 1700 persone a cura dei Medici di base e dei pediatri di libera scelta, 1000 studenti e 300 lavoratori in azienda, per un totale di 12.200 cittadini”.

    Prima, da novembre 2019, c’era stata la vaccinazione anti-influenzale, ancor più di massa.

    Specialmente dedicata agli assistiti oltre i 65 anni, ma applicata largamente anche a bambini e adulti appartenenti a “categoria a rischio” . Se l’anno precedente la ASt di Bergamo aveva acquistato 154 mila dosi e ne aveva somministrate 141 mila, di cui “circa 129 mila a soggetti di età oltre i 65, con una copertura vaccinale oltre il 56%, quest’anno sono state ordinate 185 mila dosi”, disse il dottor Giancarlo Malchiodi, Direttore UOC Medicina Preventiva nelle Comunità, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, ATS di Bergamo.


    Quasi il 70 per cento erano cardiopatici gravi.
    Sicuramente con la migliore intenzione, di proteggere i vecchi “fragili” (come si dice adesso) dalle complicazioni gravi dell’influenza.

    Vaccino antio-influenza aumenta del 36% il rischio di coronavirus
    Il guaio è che uno studio condotto fra oltre reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. “Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.

    (Qui la fonte:

    https://www.disabledveterans.org/202...onavirus-risk/

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31607599 )

    Un risultato scientifico sorprendente, che dovrebbe dare lo spunto ad una ricerca italiana: quanti delle centinaia di vecchi “fragili” uccisi dal coronavirus tra Bergamo e Brescia, avevano ricevuto la vaccinazione influenzale? Uno studio che non verrà attuato, perché porterebbe argomenti a favore dei demoniaci “No-Vax”, ossia delle famiglie che resistono a far iniettare ai loro figli piccoli le dozzine di vaccinazioni prescritte da loschi programmi di Stato dettato dalle farmaceutiche, e denunciano i casi di autismo, quando non di morte improvvisa dei lattanti vaccinati . L’ideologia progressista ha preso possesso del tema dei vaccini, facendone uno degli argomenti vietati, tabù ed espulsi dalla discussione pubblica.

    Le tv che dedicano le ore al terrorismo dettato dal governo, dunque, non porteranno questa informazione. Ai miei conoscenti anziani, angosciati, vorrei somministrare un vaccino anti-giornalismo tv: spegnere. So che non lo seguirebbero, e rimangono vittime della suggestione psichica diretta contro di loro.


    Come volevasi dimostrare…
    Un amico mi scrive: “Non è strano che le reti televisive continuino a trasmettere film del genere thriller, horror, e soprattutto catastrofisti (fine del mondo eccetera?). Stasera new ho visti due, uno su Rai e uno su Mediaset. Non sarebbero meglio programmi leggeri e film comici per allietare la gente? Non è che si vuole aumentare appositamente ansia, angoscia, turbamento fra la popolazione? Un altro elemento che porta a pensare a un immenso piano di destabilizzazione – e conseguenti misure totalitarie”.

    Ebbene, è qualcosa che notai, e mi stupì, quando fui inviato in Libano durante la guerra del 1989. Erano gli ultimi giorni del governo de generale Michel Aoun, assediato nel palazzo Baabda, attaccato dai siriani (allora sostenuti da Washington) e dai “cristiani” ribelli di Geagea; Beirut era divisa in due da un linea di trincee e fili spinati, carri armati; ogni fazione, i palestinesi, i drusi, gli sciiti, erano in guerra contro le altre; ognuna aveva armati ed autoblinde.

    Ebbene: di notte, la tv che tenevo sempre accesa per aver notizie, trasmetteva film di guerra. Continuamente, solo di guerra, e di una violenza così inaudita, ragionai, che sarebbe stato impossibile proporli, che so, su Rai o Mediaset. In quelle ore Aoun non aveva certo il controllo della tv di stato. Chi li trasmetteva, e perché? C’era una regia che produceva film inguardabili apposta per zone di guerra?


    1989. Il generale Aoun, a destra, nel palazzo danneggiato.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  2. #92
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    sarebbe uno studio interessante. a bocce ferme si potrà anche fare. basterebbe limitarsi a Bergamo e raccogliere i dati. chi avrà voglia (possibilità) di farlo ?

  3. #93
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Nessuno.
    I vaccini di Gates e Soros non si possono contestare.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  4. #94
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    https://www.maurizioblondet.it/in-uk...dersi-in-casa/

    IN UK si consiglia a chi ha fatto vaccino anti-flu di chiudersi in casa….
    Maurizio Blondet 23 Marzo 2020
    Chi ha avuto il vaccino anti-influenza, è “consigliato di auto isolarsi” per 12 settimane: lo ha detto alla BBC il deputy chief medical Officer, Jonathan Van-Tam-.

    “Non voglio entrare in dettagli eccessivi per ogni singolo gruppo a rischio, ma stiamo dicendo che sono le persone a cui vengono offerti vaccini antinfluenzali, o bambini a parte, che rientrano in quella categoria di rischio, persone per le quali il consiglio è molto forte sul distanziamento sociale”.

    Il vaccino antinfluenzale è disponibile sul SSN ogni inverno e viene regolarmente somministrato agli adulti di età superiore ai 65 anni – come in Lombardia – alle persone con condizioni mediche e alle donne in gravidanza, per prevenire gravi complicazioni da influenza come la polmonite.

    (Ricordo che:

    Vaccino anti-influenza aumenta del 36% il rischio di coronavirus, secondo uno studio americano
    Il guaio è che uno studio condotto fra oltre reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. “Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.

    (Qui la fonte:

    https://www.disabledveterans.org/202...onavirus-risk/

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31607599 )

    Avevo scritto che il coronavirus ha definitivamente dimostrato l'inutilità dei vaccini antinfluenzali.
    Mi sbagliavo.
    A qualcosa servono.
    Purtroppo.
    A Bergamo ne sanno qualcosa i vecchi crepati e cremati fuori città e senza parenti.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  5. #95
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    ACIDO ASCORBICO IN VENA: SI USAVA PRIMA DEGLI ANTIBIOTICI
    Maurizio Blondet 25 Marzo 2020 71 commenti
    Dal New York Post

    Ospedali di New York curano i pazienti con coronavirus con vitamina C.
    “I pazienti affetti da coronavirus gravemente malatI nel più grande sistema ospedaliero dello stato di New York ricevono dosi massicce di vitamina C – sulla base di rapporti secondo cui hanno aiutato le persone nella Cina colpita duramente.

    Andrew G. Weber, un pneumologo e specialista in terapia intensiva affiliato a due strutture della Northwell Health a Long Island, ha affermato che i suoi pazienti in terapia intensiva con il coronavirus ricevono immediatamente 1.500 milligrammi di vitamina C. In vena.

    Quantità identiche del potente antiossidante vengono quindi somministrate nuovamente tre o quattro volte al giorno, ha detto.

    Ogni dose è più di 16 volte l’indennità dietetica giornaliera raccomandata dal National Institutes of Health di vitamina C, che è di soli 90 milligrammi per gli uomini adulti e 75 milligrammi per le donne adulte.

    Il regime si basa su trattamenti sperimentali somministrati a persone con il coronavirus a Shanghai, in Cina, ha detto Weber.

    (dal New York Post: https://nypost.com/2020/03/24/new-yo...ith-vitamin-c/

    Quello che il giornale non può dire, e che trovate in un mio articolo

    Una terapia nota dal 1936
    “L’uso dell’acido ascorbico contro le polmoniti ed infezioni polmonari è noto fin dagli anni ’30; prima degli antibiotici, era la terapia elettiva, anzi unica.

    Nel 1936 due medici tedeschi, Gander e Niederberger scoprirono che la vitamina C abbassava la febbre e riduceva il dolore nei pazienti con polmonite, e ne pubblicarono i risultati sul Munchner . Med. Wchnschr. , 31: 2074, 1936. . Nello stesso anno, un altro medico tedesco ottenne indipendentemente risultati simili: dava 500 milligrammi di vitamina C ogni novanta minuti ( Hochwald A. Beobachtungen uber Ascorbinsaurewirkung bei der krupposen Pneumonie. “ Wien. Arch. F. Inn. Med. , 353, 1936)

    Nel 1944, due medici americani, Slotkin & Fletcher , curarono con acido ascorbico un paziente che, avendo subito l’asportazione chirurgica della prostata, aveva sviluppato una infezione polmonare gravissima , con ascesso polmonare e bronchite purulenta (sciagure che accadevano, appunto, quando la chirurgia non poteva contare sugli antibiotici).

    Slotkin & Fletcher. Acido ascorbico in complicanze polmonari a seguito di chirurgia prostatica. ” Jour. Urol. , 52: 6 novembre 1944.

    Un resoconto del 1946 segnala che “la vitamina C è stata usata abitualmente dai chirurghi generali del Millard Fillmore Hospital, a Buffalo, come profilassi contro la polmonite, con la completa scomparsa di questa complicazione”.

    I nostri medici militari conoscevano questa indicazione e curavano le polmoniti dei soldati con acido ascorbico iniettato, 2 cc.

    Nei decenni seguenti , si è constatata ‘utilità dell’acido ascorbico – sempre per endovena e in alte dosi – nelle polmoniti anche virali.

    Ad esempio:: Hunt C et al. Gli effetti clinici della supplementazione di vitamina C nei pazienti ospedalizzati anziani con infezioni respiratorie acute. Int J Vitam Nutr Res 1994; 64: 212-19. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7814237

    Ancora nel 2014, medici indiani hanno pubblicato il loro studio sull’Eficacia della vitamina C nel ridurre la durata della polmonite grave dei abmbini” . Khan IM et al. J Rawalpindi Med Col (JRMC). 18 (1): 55-57. https://www.journalrmc.com/volumes/1405749894.pdf

    Si veda anche la valutazione del National Cancer Institute sull’acido ascorbico come integratore anti-tumorale<.

    Vitamina C ad alto dosaggio (PDQ (r)) – Versione professionale per la salute – National Cancer Institute [Internet]. [citato il 9 febbraio 2020]. Disponibile da: https://www.cancer.gov/about-cancer/.../vitamin-c-pdq

    Quest’utilità dell’acido ascorbico per affezioni polmonari è dunque una conoscenza medica antica e consolidata, anche se a volte dimenticata e poi “riscoperta” periodicamente. La prima volta la facile disponbilità di antibiotici, gli “stronca-batteri”, la fece dimenticare. Il possesso della clava fece dimenticare l’uso della freccia.



    Questa perdita di conoscenze assodate è un effetto del neo–primitivismo ed un suo sintomo gravissimo: come nei cosiddetti “secoli bui” si perse un Italia la conoscenza del greco antico (benché lo si conoscesse nella vicina Grecia), e si dovette recuperare Platone o Aristotile attraverso le traduzioni dall’arabo al latino…ora il secolo buio oblitera e vieta conoscenze scientifiche documentate.

    Ma qui è peggio, perché questa ignoranza ritornante serve agli scopi di ben identificati poteri forti. Altro articolo

    Quando fu deciso di passare ai vaccini
    Se volete sapere l’enormità delle cifre e dei profitti della grandi case farmaceutiche, bisogna leggere gli articoli del Chimico Scettico (un laureato in chimica industriale che ci ha lavorato per 22 anni da) nel suo blog molto seguito.

    In uno dei suoi articoli del 2018, egli spiega che dal 2009 l’industria mondiale farmaceutica cominciò a pensare come affrontare il “patent cliff”, la “caduta dei brevetti”: nel 2011-12 scadevano i brevetti di molti farmaci che andavano a ruba (blockbuster, con fatturato da un miliardo di dollari annui in su). “Primo tra tutti il Lipitor, la statina Pfizer: qualcosa tipo 14 miliardi di dollari all’anno”.

    Nel complesso, “ 140 miliardi di vuoto finanziario, flusso di cassa che sarebbe evaporato dall’oggi al domani”, calcolò il Pharmaceutical Journal, organo della Royal Society of Pharmacology . E ciò mentre “ nel settore in generale non tirava una buona aria, e che in Europa il vento era pure peggiore. L’outsourcing e l’offshoring [delocalizzazione selvagge] verso l’Asia erano diventati intensivi appena l’euro aveva raggiunto 1.35 sul dollaro. Bang. Tutte le multinazionali grandi e piccole impegnatissime a ristrutturare le proprie filiere. Nel 2008 anche le piccole CRO e CMO (ricerca e produzione conto terzi) avevano iniziato a cercarsi partner indiani o cinesi”.

    Allora il Pharmaceutical Journal indicò la strategia, per trasformare le future attività ed operazioni farmaceutiche è l’aumentata enfasi sulla sanità preventiva anziché curativa. Man man che la popolazione invecchia e aumenta il peso per i budget sanitari, anticipare invece che reagire alle malattie costituisce la dichiarazione di intenti prevalenti che guida le moderne politiche sanitarie”.

    Siccome “la medicina preventiva promette risparmi sanitari” ai politici, “con la prevenzione, ovvero col maggior numero possibile di vaccini” . E’ in quel frangente che la Glaxo SmithKline “ha acquisito da Novartis il ramo vaccini, cedendogli la propria oncologia. Non ha fatto altro che seguire l’indirizzo delle politiche sanitarie. Visto che nel 2017 in Italia ci saranno 300 milioni in meno per la spesa farmaceutica ma trecento milioni in più per i vaccini, se voi foste un fornitore del sistema sanitario provereste a vendergli antivirali o vaccini? Gilead Sciences coi suoi antivirali anti epatite C in Italia ha avuto tonnellate di problemi e pessima stampa (legati solo e soltanto ai costi del farmaco). Avete mai sentito qualcuno lamentarsi sui costi della vaccinazioni? Non credo”. http://www.pharmaceutical-journal.co...5.article2009: 66185.article2

    l’OMS intima : “fermare la disinformazione sulla vitamina C”
    Il 13 febbraio, l’OMS (che dipende dai finanziamenti di Bill Gates) ha organizzato una mega-riunione nella sede di Facebook, MenloPArk, dove ha convocato i responsabili di Amazon, Google, ma anche di , Twilio , Dropbox , Alphabet , Verizon , Salesforce , Twitter e YouTube, ed anche stranamente “aziende private come Airbnb, Kinsa e Mapbox. Apple , Lyft e Uber sono state invitate ma non hanno partecipato”.

    Fonte CNBC

    L’inviato dell’OMS Andy Pattison ha chiesto alle grandi ditte di lottare contro la disinformazione sul coronavirus

    La vitamina C compare anche attraverso ricerche sui maggiori rivenditori, tra cui Amazon, a causa di false notizie secondo cui può curare il coronavirus.
    Chiunque dica che la terapia vitaminica può fermare il coronavirus è già stato etichettato come “promozione di informazioni false” e promulgazione di “notizie false”. Anche la condivisione di notizie verificabili e citazioni dirette da professionisti medici accreditati, è limitata o bloccata sui social media. Puoi vedere esempi sequenziali di questo fenomeno sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/themegavitaminman.

    In effetti, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha letteralmente incontrato Google, Facebook e altri giganti dei media per fermare la diffusione di ciò che dichiarano essere informazioni errate. https://www.cnbc.com/amp/2020/02/14/...mpression=true


    https://www.maurizioblondet.it/osped...on-vitamina-c/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #96
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    ID2020: è in arrivo la vaccinazione digitale per tutti?

    Categoria: Scienza e Tecnologia
    Pubblicato: 25 Marzo 2020
    Visite: 10495

    ID2020. E’ il nome del progetto che potrebbe portare praticamente all’identificazione digitale di ogni persona del pianeta.
    Per identificazione digitale si intende l’inserimento di un microchip nel corpo umano che contiene tutte le informazioni personali dei cittadini.
    Se n’è parlato poco tra i media mainstream, ma ID2020 è arrivato ad una fase piuttosto avanzata.
    Nel suo sito ufficiale si legge che ID2020 è una sorta di partnership pubblica-privata che vede il coinvolgimento dell’ONU, dei governi nazionali e dei soci fondatori che sono anche i suoi più attivi finanziatori.
    I finanziatori di ID2020
    Chi ha contribuito in maniera più attiva a questo progetto? Tra i soci fondatori ci sono nomi di massimo rilievo, tra i quali la Microsoft di Bill Gates; la società GAVI, l’alleanza globale per i vaccini e l’immunizzazione, interessata a promuovere l’uso dei vaccini nel mondo, e la famiglia Rockefeller.
    Oltre a GAVI, anche il magnate americano Bill Gates ha manifestato un vivo interesse nell’investimento sui vaccini, come è stato già approfondito in un precedente articolo.
    Ma cosa c’entra l’immunizzazione con l’identità digitale?
    L’identità digitale non solo prevedrebbe la possibilità di racchiudere tutte le informazioni personali dei cittadini in un microchip sottocutaneo, ma allo stesso tempo consentirebbe anche di somministrare i vaccini sotto forma digitale.
    Non si tratta di un ritrovato tecnologico avveniristico che diventerà realtà in futuro. Lo è già. Nello Stato del Texas, negli Stati Uniti, i poveri senzatetto vengono già utilizzati come cavie per la sperimentazione di questo microchip.
    Anche il governo del Bangladesh ha aderito ufficialmente a questa iniziativa lo scorso settembre.
    Quello dei vaccini è comunque un vero e proprio business miliardario che garantisce enormi margini di rendimento come ha spiegato lo stesso Gates che ne ha guadagnato cifre astronomiche.
    Nei tempi della crisi di coronavirus, non è pertanto difficile immaginare che chi arriva per primo a sviluppare un vaccino contro questo agente patogeno possa ricavarne ingenti profitti.
    Non a caso, il fondatore di Microsoft ha recentemente detto la sua sulla questione coronavirus in un articolo pubblicato anche sul sito del Forum di Davos.
    Gates suggerisce di “investire nella sorveglianza delle malattie, per arrivare ad includere un archivio digitale istantaneamente accessibile alle organizzazioni più rilevanti con la previsione di regole che impongano ai Paesi di condividere le loro informazioni.”
    E’ esattamente il progetto che Gates sta finanziando con ID2020. Se diventasse realtà, in questo microchip sarebbero istantaneamente reperibili tutte le informazioni dei cittadini, comprese quelle ovviamente riguardanti le sue malattie personali.
    Le implicazioni per la privacy sarebbero devastanti, dal momento che tutti virtualmente potrebbero essere sottoposti ad una vera e propria sorveglianza digitale di massa.
    Nessuno ovviamente si è preoccupato di far notare il macroscopico conflitto d’interesse di Gates che, promuovendo uno strumento simile, difatti consegnerebbe a sè stesso un enorme potere di controllo sulla popolazione mondiale.
    Nonostante il progetto venga presentato sotto una patina umanitaria, in realtà nasconde delle implicazioni inquietanti sia per i profitti dei soggetti coinvolti in ID2020, sia per le dirette conseguenze sulla libertà personale.
    Il microchip consentirebbe infatti a chi gestisce l’archivio digitale di tracciare i movimenti di chiunque. Il grande fratello digitale, sotto la scusa della tutela della salute personale, potrebbe sapere in tempo reale dove si trova una persona e cosa sta facendo.
    GAVI e la famiglia Rockefeller
    GAVI invece è una sorta di partnership pubblica-privata alla quale appartengono entità pubbliche e private, come l’OMS, l’Unicef e la Banca Mondiale e lo stesso Bill Gates con la sua fondazione “Bill & Melinda Gates Foundation”.
    Ma questa alleanza è stata già accusata di non essere mossa propriamente da scopi benefici.
    GAVI infatti ha usato i fondi pubblici ricevuti dai governi di diversi Paesi per aumentare i grandi business delle case farmaceutiche che producono vaccini, in particolare della britannica GlaxoSmithKline e dell’americana Pfizer.
    Sotto le dichiarate intenzioni filantropiche, come si vede, si nascondono grandi interessi delle case farmaceutiche.
    Anche la famiglia Rockefeller ha un grande interesse nell’identità digitale.
    Nel sito ID2020, i Rockefeller vengono presentati come una famiglia da tempo “impegnata a promuovere il bene dell’umanità”.
    Per chi avesse poca familiarità con questa famiglia americana, è utile ricordare uno degli episodi che può dare un esempio concreto della loro “umanità”.
    Nel 1914, in una delle miniere di carbone di Ludlow, nello Stato del Colorado, di proprietà di John D. Rockefeller, scoppia uno sciopero per le paghe da fame somministrate agli operai.
    I minatori si ribellano e Rockefeller decide di sedare la rivolta mandando un gruppo di uomini armati che non si farà scrupoli ad usare le armi contro di loro.
    La rivolta fu soppressa nel sangue e costò la vita a 2 donne e 11 bambini.
    L’episodio è passato alla storia come il massacro di Ludlow.
    Come si vede, la ricchezza sconfinata dei Rockefeller che nel 1918 raggiunse la cifra di 1,5 miliardi di dollari, pari a 322 miliardi di euro dei nostri giorni, non venne certo dalla pratica della filantropia.
    Ma perchè questa famiglia ha interesse nell’identità digitale?
    La risposta potrebbe venire dall’autobiografia “Memorie” di uno dei membri della famiglia, David.
    “Alcuni credono che siamo parte di una congrega segreta che lavora contro gli interessi degli Stati Uniti, caratterizzando me e la mia famiglia come internazionalisti e cospirando con altri nel mondo per costruire una struttura economica e politica più integrata, un mondo, per così dire. Se quella è l’accusa, mi dichiaro colpevole e ne sono fiero.”
    Sostanzialmente, i Rockefeller sognano un mondo, per loro stessa ammissione, nel quale gli Stati nazionali vengono sostituiti da una sovrastruttura globalista.
    I popoli in questa visione mondialista della politica non rivestono alcun ruolo, ma sono completamente rimessi ai voleri di questa élite transnazionale.
    E’ un disegno autoritario che vuole l’avvento di un supergoverno mondiale che annienti le nazioni e i poteri dei Parlamenti nazionali.
    ID2020 sarebbe quindi lo strumento perfetto per schedare tutti i cittadini del mondo e proibire ai dissidenti di far parte della società globalista che sta per nascere.
    In Svezia, si ha già un esempio concreto di come funziona questo microchip sottocutaneo.
    Le persone che se lo sono innestato, passano la propria mano sotto scanner e pos per comprare beni e servizi.
    Il microchip sottocutaneo in Svezia è già realtà
    La crisi da coronavirus potrebbe essere quindi il pretesto perfetto per le élite per mettere al bando il contante da sostituire con questo nuovo strumento.
    Ai credenti cristiani probabilmente una tecnologia simile evoca il Marchio della Bestia profetizzato nell’Apocalisse di Giovanni.
    Le similitudini sono semplicemente disarmanti.
    E’ lo stesso Giovanni a descrivere a cosa servirà questo Marchio:
    “Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.”
    Nell’Apocalisse infatti si descrive una società dove senza questo marchio sottocutaneo non si potrà nè vendere nè comprare.
    Coloro che vorranno far parte di questo regime totalitario dovranno quindi portare il marchio.
    E’ sicuramente una riflessione di carattere escatologico che trascende i confini della politica, ma era giusto presentarla anche a chi non crede.
    Ognuno potrà farsi una sua propria idea e decidere a cosa credere o no.
    Se quel microchip è ad un passo dal diventare realtà, si potrà sapere che esso forse non è solo qualcosa che attiene alla sfera politica, ma probabilmente a qualcosa dal significato molto più spirituale.

    FONTE: lacrunadellago https://lacrunadellago.net/2020/03/1...ale-per-tutti/



    https://www.luogocomune.net/30-scien...tale-per-tutti
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  7. #97
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    https://www.ansa.it/sito/notizie/spo...689d042bb.html
    Uno che ha capito tutto.
    Soprattutto Bill Gates.

  8. #98
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Coronavirus, lo studio-choc: "Lockdown inutile", il
    modello predittivo sulle vittime che mette in dubbio la
    scelta del governo

    https://www.liberoquotidiano.it/news...o_tecnico.html

    Coronavirus, la ricetta del professore Franco Prodi:
    "Soltanto controllando l'aria si può isolare l'infezione"

    https://www.liberoquotidiano.it/news...ne_libero.html
    Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .

  9. #99
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Citazione Originariamente Scritto da Freezer Visualizza Messaggio
    Coronavirus, lo studio-choc: "Lockdown inutile", il
    modello predittivo sulle vittime che mette in dubbio la
    scelta del governo

    https://www.liberoquotidiano.it/news...o_tecnico.html

    Coronavirus, la ricetta del professore Franco Prodi:
    "Soltanto controllando l'aria si può isolare l'infezione"

    https://www.liberoquotidiano.it/news...ne_libero.html


    Gente come quelli del cicap diranno che non sono credibili queste persone perché non sono accreditate e spacciano fake.

    Infatti il lockdown, non so nell'europa orientale, ma in quella occidentale soltanto la spagna e in parte, ma dico in parte perché poi non lo so avrebbe scopiazzato dall'itaglia. Anche in Albania sono stati molti repressivi. Solo i paesi di psicologia mediterranea sono stati così suggestionati e colpiti facendo limitazioni forzate. Vedere i casi opposti, come svezia, usa e olanda e germania dove il lockdown è stato moloto più leggero e i cittadini si sono opposti di più.

  10. #100
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    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
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