Pagina 62 di 147 PrimaPrima ... 125261626372112 ... UltimaUltima
Risultati da 611 a 620 di 1468

Discussione: Vaccini e vaccate.

  1. #611
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    I dati ufficiali britannici smentiscono la fake news di Stato dell’infezione più lieve nei vaccinati
    News, Politica e attualità 17 Settembre, 202117 Settembre, 2021 Marco Pizzuti



    Il rapporto dell’incontro tecnico n.22 è un documento ufficiale del governo britannico del 3 settembre 2021, consultabile in lingua inglese nel sito governativo:

    https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1014926/Technical_Briefing_22_21_09_02.pdf?fbclid=IwAR0rmZ T3KWnNdOrJHE5yUCPuS3gPbWcQG2Rg9_3tZzQiUu0GdLof9NQp0

    Il quadro riassuntivo presente alle pagine 21 e 22 analizza i contagi, l’ospedalizzazione in emergenza ed i decessi dei casi di variante Delta del Sars-Cov2 dal 1 febbraio 2021 al 29 agosto 2021, divisi per stato di vaccinazione.

    Su un totale di 492.528 contagi, 222.623 erano vaccinati e 219.716 non vaccinati. Certo, i vaccinati costituiscono la larga maggioranza e quindi dovrebbe essere normale riscontrare un numero di contagiati più alto se non fosse per il fatto che i tamponi vengono effettuati prevalentemente sui non vaccinati che non posseggono il green pass vaccinale. Senza contare che secondo quanto dichiarato dall’ISS, il 96% degli “immunizzati” sarebbe protetto dai ricoveri. Ciò significa che se fosse vero, solo il 4% dei vaccinati può finire in ospedale mentre i dati sui ricoveri smentiscono clamorosamente questi numeri.

    I vaccinati dunque, non sono affatto protetti dal virus come la propaganda insiste nell’affermare e lo ammettono persino le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini nei relativi fogli illustrativi.

    Ma allora, a cosa serve realmente il vaccino se non protegge dalla malattia? La risposta ufficiale è che il vaccino rende l’infezione meno grave ma anche questa è una bufala.

    Nel periodo in esame sono morte 1798 persone, di cui 1233 vaccinate e 536 non vaccinate.
    Il 68,6% dei morti con il Covid-19, variante Delta, era vaccinato.
    Si tratta di un dato incontestabile che demolisce il mito “anche se si prende, si prende in forma lieve”.

    https://www.altrainformazione.it/wp/...nei-vaccinati/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #612
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  3. #613
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    «Super green pass, chi non ce l'ha può pure morire»

    «In modo surrettizio è stata dichiarata la legittimità di lasciar morire le persone, che non possono più veder riconosciuto il principio primario del diritto al lavoro, su cui si fonda la nostra Repubblica; ma se si preclude la possibilità di lavorare a quasi un terzo degli italiani, significa impedire loro di procurarsi il necessario per portare a casa il pane. E se non hai il pane, muori». La Bussola intervista l'avvocato Parisotto sull'introduzione del super green pass per i lavoratori: «Non esiste nessuna norma, men che meno di diritto naturale, che venga a legittimare il sacrificio di un soggetto, fosse anche uno solo, a favore di altri».

    Ormai conviene diventare dei serial killer. Si viene arrestati, d’accordo, ma almeno si hanno vitto e alloggio assicurati. Non così a chi osa presentarsi al lavoro senza il lasciapassare di regime: multato e sospeso, senza più la possibilità di guadagnarsi di che vivere. Dell’ultima trovata del Governo, anomalia tutta italiana che secondo un Ministro che non spicca per statura ci avrebbe portato all’avanguardia nel mondo, ne abbiamo parlato con l’Avvocato penalista del Foro di Milano,

    Antonia Parisotto, per anni membro della segreteria di O.D.D.I. (Organismo di difesa dei Diritti delle Donne Italiane - e straniere), occupandosi della tutela delle donne musulmane in Italia. Di recente ha aderito a La Genesi, associazione a salvaguardia dei diritti e delle libertà individuali e collettive.

    Avvocato Parisotto, la prima domanda è scontata: come valuta il Decreto Legge che impone a tutti i lavoratori l’obbligo del lasciapassare “verde”?
    Sarò un po’ provocatoria: siamo di fronte ad un Decreto Legge che ha legittimato la pena di morte.

    La pena di morte?
    Sì. In modo surrettizio è stata dichiarata la legittimità di lasciar morire le persone, che non possono più veder riconosciuto il principio primario del diritto al lavoro, su cui si fonda la nostra Repubblica; ma se si preclude la possibilità di lavorare, si badi bene, non ad alcune persone ma addirittura a quasi un terzo degli italiani, significa impedire loro di procurarsi il necessario per portare a casa il pane. E se non hai il pane, muori.

    E il Garante della Costituzione?
    Avalla.

    C’è un altro risvolto di questa “pena di morte”. Proprio pochi giorni fa è uscito l’ottavo Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19. Nonostante il problematico algoritmo dell’OMS (vedi qui), si riconoscono comunque 14 decessi correlati al vaccino.
    Questo è un punto cruciale.

    Non esiste nessuna norma, men che meno di diritto naturale, che venga a legittimare il sacrificio di un soggetto, fosse anche uno solo, a favore di altri. Diversamente, si potrebbe arrivare a sostenere la legittimità di sacrificare una persona per espiantargli gli organi, perché con quegli organi potrei salvare la vita di altre persone. In questo modo si contraddice il principio di poter decidere se assumere o meno determinati farmaci, rinnegando così apertamente l’art. 32 della Costituzione italiana, perché di fatto si dichiara che il sacrificio di una persona è legittimato dal fatto di garantire il bene della comunità.

    La sentenza n. 5/2018 della Corte Costituzionale, firmata tra l’altro da Marta Cartabia, stabiliva tre criteri perché l’imposizione di un trattamento sanitario potesse risultare compatibile con l’art. 32 della Costituzione da lei citato.
    Il discorso è interessante perché esiste una recente sentenza del TAR del Friuli Venezia Giulia, che rapporta quella sentenza a quanto sta accadendo oggi. All’epoca, però, non si erano registrati ufficialmente decessi correlati ai vaccini pediatrici. Oggi, invece, è un dato certo che almeno 14 persone sono decedute in conseguenza dell’assunzione di queste sostanze.

    Ma basterebbe anche una sola persona morta a rendere illegittima l’obbligatorietà, conclamata o surrettizia, di farsi somministrare questa sostanza. Che il sacrificio del singolo per il beneficio di molti non sia possibile, lo ricorda proprio la sentenza 5/2018, che tra le condizioni per una legittima obbligatorietà di un trattamento sanitario includeva «la previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili». Questo è un notevole punto di forza, in questa battaglia.

    Mi torna in mente il botta e risposta dell’eurodeputata Francesca Donato e l’attuale Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. La Donato faceva notare le oltre 80 mila reazioni avverse (dati AIFA aggiornati al 26 agosto: 91.360 reazioni avverse, di cui 13,8% gravi) e Sileri si rifiutava di rispondere, dato il numero irrisorio, secondo lui, a fronte dell’alto numero di dosi somministrate. E’ esattamente il principio che la salute (presunta) di molti valga il sacrificio di pochi.
    E’ così. Ma dicano in base a quale articolo della Costituzione, per non parlare dei principi etici, sarebbe legittimo un ragionamento del genere. Poi non si capisce perché ad immolarsi per la causa debbano essere sempre gli altri...

    Un’estensione del green-pass all’italiana pare sia un unicum, almeno in Europa.
    Notizia di poco fa, in Francia si sta andando nella direzione di un ridimensionamento delle misure prese dal governo di Macron, misure che peraltro non colpivano così tanto i lavoratori e le scuole. Anche in Slovenia, dove non si poteva nemmeno andare a fare il carburante senza il green-pass, adesso si può circolare liberamente. In Spagna esistono dei Tribunali che hanno ancora il coraggio e l’onestà intellettuale di applicare la propria Costituzione; i ricorsi presentati hanno trovato giustamente accoglimento da parte di chi è chiamato decidere. La Spagna ha respinto il green-pass a colpi di sentenze.

    Lei come valuta i ricorsi al Tribunale europeo, sulla base del fatto che il recente Decreto Legge deriva dal Regolamento UE 953/2021?
    In questo regolamento, c’è un ormai famoso considerando, il n. 36, che impedisce qualsivoglia discriminazione verso chi non possa o non voglia assumere queste sostanze. Questo Regolamento è diventato definitivo e, nell’ultimo articolo, il n. 17, si pone come obbligatorio per tutti gli stati UE «in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri». Quindi anche il considerando n. 36 è vincolante. Si tratta di una norma obbligatoria, a cui il Governo italiano ha aderito. Pertanto ogni Decreto Legge deve sottostare a questo Regolamento.

    Tornando in Italia, non sarebbe possibile muovere un’eccezione di costituzionalità?
    Non lo può fare un cittadino e nemmeno un avvocato. E possibile solo se, in un caso concreto, il Giudice chiamato a decidere promuove un’eccezione di costituzionalità. Oltre ad un Magistrato, lo può fare un Senatore. Ci stiamo muovendo su quest’ultimo fronte. Dico solo che c’è una strada aperta. Io e tanti miei colleghi stiamo lavorando a testa bassa, per ore e ore, continuando ad avere fiducia che, prima o poi, chi di dovere riconoscerà l’illegittimità di queste norme. In parallelo è però necessario che nel popolo italiano cresca la consapevolezza del momento che stiamo vivendo e che si prendano posizioni ferme.

    Fino ad ora, la tecnica di colpire una categoria lavorativa alla volta, ha fatto sì che ci si potesse sedere di fronte al “non tocca a me”. Adesso che colpisce tutti, forse ci sarà una reazione più forte.
    Lo spero: è di fondamentale importanza. Dobbiamo essere fieramente decisi a combattere per questa causa, di fronte a quella che si configura sempre di più come un’estorsione da parte dello Stato.

    Un’ultima domanda: il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza interessante, riguardo alla sospensione dal lavoro di una OSS.
    Si tratta certamente di un primo importante passo, sebbene faccia riferimento ad una situazione precedente la normativa sull’obbligo di sospensione dei sanitari.

    Si tratta di una OSS che era stata sospesa dal lavoro, senza retribuzione, dalla Cooperativa per cui lavorava. Il Tribunale riconosce il diritto della lavoratrice alla normale retribuzione, pur rimanendo sospesa perché la Cooperativa, datrice di lavoro ha proceduto immediatamente alla sospensione della dipendente, senza valutare la possibilità di un suo diverso collocamento nell’ambito dell’azienda. Il Tribunale quindi condanna la Cooperativa a riconoscerle la retribuzione ex tunc.

    https://lanuovabq.it/it/super-green-...uo-pure-morire
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #614
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  5. #615
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Terza dose, Ricciardi: «Richiamo sarà per tutti e diventerà periodico»
    Maurizio Blondet 22 Settembre 2021

    Come volevasi dimostrare

    “L’anno prossimo tutti gli italiani faranno la terza dose di vaccino, non solo le persone più fragili e i sanitari”. A prevederlo è Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica di Roma, in un’intervista a ‘Il Messaggero’. “A nove-dieci mesi dalla vaccinazione, una persona sana e in età non avanzata è ancora protetta”, dice Ricciardi. “È plausibile però che nel 2022 tutti dovranno fare un richiamo del vaccino anti-covid”, aggiunge.

    (Fonte: Adnkronos (https://www.adnkronos.com/terza-dose-ricciardi-richiamo-sara-per-tutti-e-diventera-periodico_5WQfdcwKjBa8PZL0szWaBF))

    dovremo continuare

    “La differenza tra un complottista e un individuo che crede ai mainstream è che il secondo arriva a capire le stesse verità con un anno di ritardo”.

    prodi ghigna

    Il vaccino periodico “serve ad altro”, che a guarire la malattia. A cosa? Qui presentiamo la tesi di una complottista, Nicoletta Forcheri. Non le dovete credere!



    forcheri-complotByoBlu (https://www.byoblu.com/2021/09/12/il-green-pass-e-il-passo-per-arrivare-alla-moneta-digitale-nicoletta-forcheri/)
    IL GREEN PASS È IL PASSO PER ARRIVARE ALLA MONETA DIGITALE – Nicoletta Forcheri
    A cosa serve davvero il green pass? Si tratta davvero di uno strumento che ha l’obiettivo di tutelare la salute pubblica?

    https://www.maurizioblondet.it/terza...era-periodico/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #616
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  7. #617
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  8. #618
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Abbandonare l’Italia, oppure resistere alla “dittatura”?
    Scritto il 24/9/21 • nella Categoria: idee

    Ormai la stessa voce si rincorre ovunque, anche sui canali web più battuti, come quello di Claudio Messora: abbandonare l’Italia. Per scappare dove? Ovunque i cittadini non siano obbligati a subire il ricatto psico-sanitario, degno di una dittatura. Tutto era cominciato con il grottesco Conte, capace di imporre il lockdown e di invitare a Roma gli “specialisti” cinesi per farsi spiegare (da loro) come gestire la Grande Emergenza, che da noi è letteralmente esplosa dopo aver ignorato il piano pandemico dell’Oms, proibito le autopsie e negato le cure nel frattempo messe a punto dai medici. Poi è arrivato Draghi, con un imperativo categorico: riparire il paese. Ma a una condizione: prima, sottoporre l’intera popolazione alla “timbratura digitale” corporea, presentata come “campagna vaccinale” (mutuando quindi il termine da un presidio sanitario che appartiene alla storia della medicina moderna: il vaccino, ossia l’inoculo dell’agente patogeno depotenziato).
    Stavolta la faccenda è diversa: niente patogeno. In compenso, nei preparati compare l’ossido magnetico del grafene, virtualmente adatto a “dialogare a distanza” con le antenne 5G nel frattempo installate in tutta la penisola. Chi chiama “no vax” i tanti cittadini che ancora resistono all’imposizione del Tso, magari accusandoli di avere “paura del vaccino”, forse dimentica che a scatenare l’indignazione dei più è semmai il disprezzo che il governo mostra nei loro confronti, calpestando le libertà elementari: fino al punto di arrivare all’ingiunzione ricattatoria più estrema, la perdita del posto di lavoro. Di fronte a questo, cambia l’ordine di grandezza del ragionamento: se oggi mi costringi a questo, sulla base di invenzioni fraudolente (e continuando a ignorare le terapie domiciliari), domani che cosa arriverai a impormi? Ergo: se cedo oggi, non rischio forse di consegnarmi a un futuro da pecorella “cinese”, col suo bravo certificato provvisorio di buona condotta?
    Questo il sentimento dei tanti milioni di italiani finora restii a cedere: il loro timore è quello di veder archiviato anche l’ultimo residuo scampolo di democrazia. Di qui la tentazione di fare i bagagli, fuggendo all’estero: Spagna, Danimarca, Est Europa, Gran Bretagna. Persino la Russia di Putin, ad alcuni, appare oggi preferibile alla nuova “democratura” italica, dove la marchiatura di massa è potuta procedere (e nemmeno con successo) solo ricorrendo alla menzogna, alla minaccia e all’uso della forza. Si susseguono manifestazioni di piazza contro il Green Pass, c’è chi raccoglie firme per un referendum. Ma il governo Draghi tira dritto, come se gli italiani non esistessero proprio: forse potrebbe fermarlo solo uno sciopero generale, a oltranza. Qualcosa di ultra-utopico, però, se si considera il profilo politico della Cgil di Landini. In compenso, si moltiplicano i fenomeni di resistenza individuale: nuove piattaforme web prenotano bambini e docenti per dribblare la scuola statale, trasformata in gabbia per animaletti domestici dotati di museruola e lasciapassare.
    Di fronte all’estrema intimazione – quella del trattamento digitale obbligatorio, spacciato per sanitario – rischia davvero di rompersi il patto sociale, come avverte Massimo Cacciari, specie se dalla politica non emerge una sola voce in grado di opporsi a una simile, tenebrosa deriva. Lasciare l’Italia, come ormai si ventila anche dalle parti di “ByoBlu”? Dal canto suo, una voce come quella di Nicola Bizzi si sfoga: perché invece non denunciare l’Italia a livello internazionale, lanciando una sorta di embargo come quelli che colpiscono le dittature? Gli italiani all’estero sono 4 milioni, mentre sono ben 200 milioni i cittadini di origine italiana che abitano i quattro lati del mondo: non è possibile che restino insensibili al grido di dolore che dovessere sorgere dalla madrepadria dei loro antenati. Cosa sta succedendo, in Italia? Se lo domandano un po’ dappertutto: ma da noi ne parla pubblicamente solo “La Verità”, il quotidiano di Maurizio Belpietro, l’unico a svolgere ancora funzioni giornalistiche.
    Non che il resto del mondo emetta segnali rassicuranti: in Germania molti politici vorrebbero imitare l’Italia, mentre nella Francia di Macron è stato cacciato da Marsiglia un luminare come il professor Didier Raoult, scopritore dell’efficacia dell’idrossiclorochina. Anche da noi i caduti non si contano più: se Giuseppe De Donno è stato trovato appeso a una corda, a Mantova, dopo aver sperimentato con efficacia il plasma iperimmune (e aver vagheggiato l’apertura di un centro clinico speciale, per guarire i malati usando proprio la plasmaferesi), a Novara un medico in prima linea come il primario infettivologo Pietro Luigi Garavelli, con alle spalle brillanti successi nelle terapie-Covid, è arrivato a gettare la spugna: sta valutando la possibilità di abbandonare la professione medica. Uno spettacolo terribile, al quale assistono sgomenti milioni di italiani: quelli che sanno perfettamente quante decine di migliaia di pazienti sono stati guariti, da casa, dai medici coraggiosi come quelli di “Ippocrate”.
    L’aria che tira, in alcuni paesi leader dell’Occidente, non è equivocabile: negli Usa, 24 Stati sono sul piede di guerra contro Biden, che ha manifestato l’intenzione di rendere obbligatoria la “timbratura”, per tutti. Il che fa pensare a qualcosa di sinistro: nessuna ragione, al mondo (men che meno, il morbo “pandemico” di Wuhan), autorizza la necessità sanitaria di misure così categoriche, evidentemente motivate da ben altre finalità. Colpisce la gran fretta dei “vaccinatori”: come se davvero – ipotizza qualcuno – temessero la scadenza del 2024, astrologicamente propizia ai grandi rivolgimenti sociali, di portata epocale, magari corroborata da possibili interventi “esopolitici” come quelli evocati da chi si interroga sulla curiosa coincidenza della “disclosure aliena”, o almeno sull’apertura – di punto in bianco – dei dossier ufficiali che ammettono l’esistenza degli Ufo, ribattezzati Uap. Fantapolitica? Lo è anche l’agenda del Green New Deal, secondo cui le variazioni climatiche dipenderebbero dalle emissioni umane.
    L’Italia traccia le strade, diceva Steiner. Nel bene e nel male: è italiano il copyright del fascismo, ma anche quello del Rinascimento (la maggiore rivoluzione culturale del millennio precedente). Era italiano anche il più clamoroso Grande Reset del primo millennio: l’avvento del cristianesimo romano, reso brutalmente obbligatorio da Teodosio. Non è certo la prima volta, che le persone finiscono in trappola. Stavolta la corda potrebbe spezzarsi? Dipende: basta non aspettarsi più niente, dalla politica. E’ la tesi di un alchimista come Michele Giovagnoli, secondo cui l’élite che manovra i governi è addirittura antica, vecchia di migliaia di anni, abituata a impartire ordini disumani. Oggi i dominatori mostrano una gran fretta, come se temessero di avere i giorni contati. Lasciare l’Italia? Giovagnoli suggerisce un Piano-B: resistere. Perché – dice – l’aggressività del potere tradisce la sua debolezza, la sua fragilità.
    Numeri: è ancora molto consistente, la quota di cittadini decisi a non subire il ricatto. E metà di quelli che hanno ceduto l’hanno fatto per disperazione, maledicendo chi li ha costretti. Non è propriamente un vanto, per un governo che parla di rilancio della nazione: che razza di economia ci si può attendere, da una società post-democratica imbrogliata e letteralmente piegata con l’intimidazione e la coercizione? La partita è aperta, dicono gli ottimisti: oltre metà del mondo non ne vuole più sapere, di quest’incubo fabbricato da pericolosi cialtroni. Nel mirino a quanto pare resta soprattutto l’Occidente: è l’uomo bianco, a essere vessato e colpito. Si era illuso che fosse irreversibile, la sontuosa libertà relativa che gli sembrava di aver raggiunto? Tragico errore di valutazione, se è vero che diversi italiani – scopertisi soli, traditi e abbandonati da qualsiasi organizzazione politica – ora accarezzano davvero l’idea di scappare come profughi, lasciandosi alle spalle il paese più bello del mondo.

    https://www.libreidee.org/2021/09/ab...lla-dittatura/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #619
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Nanochip: pilotarvi il cervello con una semplice iniezione
    Scritto il 20/9/21 • nella Categoria: segnalazioni

    Nanorobot inseriti nel corpo con una semplice iniezione, per arrivare a condizionarci a distanza pilotandoci il cervello e i pensieri? Sono incubi: quelli su cui insistono in modo ossessivo i cosiddetti complottisti, bollati come paranoici. La notizia? Certi incubi fanno già parte della realtà. Lo ricorda il sito “Database Italia”, che propone un video nel quale si collegano tante tessere di un puzzle che, a quanto pare, si va componendo sotto i nostri occhi, giorno per giorno. «Questa Quarta Rivoluzione Industriale non vuole cambiare ciò che fai: vuole cambiare te», premette in modo esplicito Klaus Schwab, pontefice massimo di Davos. «Se ti fai modificare geneticamente, per esempio, sei tu che sei cambiato: e questo ha un grande impatto sulla tua identità». Vorrebbe dire cambiare quello che intendiamo per umano? «Sì, esatto». Immediato il sospetto: ha qualcosa ha che fare, tutto questo, con i “vaccini genici” ossessivamente imposti con il pretesto della sindrome Covid? Per intenderci: sono i preparati sperimentali a contenuto magnetico che contengono l’ossido di grafene. Quelli che in Italia sono obbligatori, in cambio della libertà condizionata.
    Il video si sofferma sulla celebrazione che Vittorio Colao, oggi ministro di Draghi, offre del favoloso 5G: il wireless di quinta generazione (installato a tappeto durante il lockdown 2020) permette di portare sotto gli 8-9 millisecondi il cosiddetto “effetto-latenza”, accelerando in modo esponenziale la trasmissione di un segnale. «Questo vuol dire che si potrà collegare tutto, oggetti e robot, e avere una remotizzazione di tutti i controlli». Porte elettriche, auto che guidano da sole “vedendo” la strada. E anche «sistemi medici, per avere in tempo reale le condizioni di una persona». E magari, aggiunge Colao, si potrà «iniettare o rilasciare una sostanza medica che è necessaria per la salute». E si potrà fare tutto in remoto, quasi istantaneamente. Ma come somministrare una sostanza da remoto con la tecnologia 5G senza ricorrere a medici, infermieri e siringhe? E poi, quale sostanza? La risposta viene da Roberto Cingolani, anch’esso ministro dell’esecutivo di Draghi. «Possiamo fare un robot che lavora dentro il corpo umano», premette: «Un anticorpo artificiale, sostanzialmente: qualcosa che faccia la cosidetta “theranostic”», cioè terapia e diagnostica fuse insieme.
    Cingolani parla di «un oggetto intelligente, molto piccolo, che è in grado di viaggiare nel corpo umano, trovare la cellula malata, “sedercisi” sopra e rilasciare in quella sede il medicinale che serve (o addirittura, trascrivere la correzione alla sequenza genetica che ci interessa)». C’è un’ambizione infinita, ammette Cingolani, dietro questa tecnologia. «Oggi, per fare queste cose si usano dei nano-componenti che hanno la grandezza di qualche decina di nanometri». Normalmente, un nanometro è grande come 3 atomi in fila: un oggetto che misura 10 nanometri ha un diametro pari a quello di 30 atomi. «Sono dei piccoli magneti, o molecole chiamate “dendrimeri”. Possono anche essere dei liposomi, un po’ più grossi». Eminente fisico, fino a ieri coinvolto in ricerche all’avanguardia, Cingolani descrive il tipo di vettore impiegato: «Noi lavoriamo con quelli magnetici, molto piccoli». Grazie a una particolare procedura biochimica, «attorno alla particella magnetica si installa una spugnetta di polimeri, che sono sensibili alle variazioni di pH o della temperatura».
    Proprio i polimeri «assorbono il medicinale e lo rilasciano, quando necessario». E intorno alla “spugnetta” di polimeri, aggiunge Cingolani, ci sono poi delle bio-molecole che servono a riconoscere la specifica malattia che stiamo cercando. «Tutto questo soggetto misura 100 nanometri: il sistema immunitario non lo vede, quindi è in grado di penetrare la maggior parte delle barriere cellulari, anche quelle encefaliche». Funziona così: il dispositivo ultrapiccolo «va in giro, trova la malattia». Nel frattempo, «siccome è magnetico, rilascia anche un segnale, come quello della risonanza magnetica: quindi ci consente di vedere dov’è la cellula malata». E dato che normalmente attorno alle cellule malate c’è qualche parametro sballato (tipicamente il pH), l’intruso – che è sensibile al pH – apre la “spugnetta” e rilascia il medicinale. «Possono essere anche medicinali multi-stadio, come per i cicli successivi della chemioterapia». Attenzione al passaggio chiave: «Se ho un campo magnetico oscillante, all’esterno, posso alzare la temperatura di una ventina di gradi centigradi, generando ipertermia locale», visto che il dispositivo è un “super-para-magnetico”.
    Spiega ancora Cingolani: «E’ la cosa più simile a un anticorpo intelligente di tipo artificiale, robotico. E si comincia a mettere questa roba in vivo, per capire come funziona». Dunque: «Facendo oscillare una radiofrequenza esterna, la temperatura si alza: strutture di questo tipo (50 nanometri) sono i cosiddetti “quantum cubes”, cubetti quantistici di ossidi di ferro, che possono alzare la temperatura oltre i 50 gradi». Capito? «Non c’è cellula che resista, a queste temperature: quindi sono dei “bruciatori locali” estremamente piccoli». A questo punto, il video propone testimonianze di persone rimaste colpite da reazioni avverse dopo l’inoculo del siero sperimentale anti-Covid: lamentano bruciori interni diffusi e la sensazione di avere la testa in fiamme. Colpa dei “quantum cubes” forse presenti nei preparati in distribuzione? E poi: i nanocristalli di ossido magnetico possono davvero essere introdotti nel corpo umano con la somministrazione di farmaci, sfruttando i nanosistemi? C’è chi se ne sta occupando, si apprende: e non da oggi.
    A “Report” (RaiTre) lo stesso Sigfrido Ranucci spiega: «A sviluppare progetti per garantire un monitoraggio dell’attività cerebrale, potenziando la Brain Computer Interface attraverso chip impiantabili nel cervello, ci sono multinazionali del calibro di Facebook, i cui progetti però sono segreti. L’altra grande corporation interessata ai chip nel cervello è Neuralink, di proprietà di Elon Musk, il fondatore di Tesla che progetta di portare l’uomo su Marte». Anche i progetti si Neuralink sono segreti. Ma, stando a quanto ha dichiarato lo stesso Musk, l’obiettivo è trovare il modo per integrare l’intelligenza artificiale col cervello umano. «Noi siamo già dei cyborg: praticamente abbiamo dei superpoteri grazie al computer o allo smartphone. Ma per unirci in modo davvero simbiotico all’intelligenza artificiale – sostiene Musk – serve un interfaccia con il cervello, un collegamento diretto tra cervello e computer».
    Aggiunge: «Io penso che la soluzione migliore sia avere, all’interno del cervello, un livello di intelligenza artificiale che operi simbioticamente con te, proprio come fa il tuo cervello biologico». Precisa Mister Tesla: «Non c’è bisogno di un intervento chirurgico: puoi iniettarlo nelle vene attraverso il sangue o direttamente nella giugulare; da lì arriva velocemente ai neuroni». Dal Wyss Center di Ginevra, a suonare l’allarme è Niels Birbaumer, luminare delle neuroscienze, uno dei pionieri della Brain Computer Interface in Europa in ambito terapeutico. «Si possono usare queste tecniche anche nelle persone sane, per aumentare le loro performance, le attività, i pensieri. Certamente può essere un grande business. Ma – avverte lo scienziato – non ne conosciamo le conseguenze negative: possono essere drammatiche, perché non abbiamo nessuna idea di cosa cambia, nel cervello, se vi ho impiantato tanti elettrodi. Può cambiare in modo permanente la nostra personalità, con queste cose».
    Sembra la trama di un film distopico, ammette “Report”. E invece «stiamo parlando di scenari che stanno concretamente prendendo corpo». Ecco il punto: «Riuscire a indurre determinati pensieri nel cervello umano: è il progetto a cui stanno lavorando centinaia di ricercatori, in tutto il mondo, tra cui anche quelli dell’Iit di Genova, che però lo fanno solo a scopo terapeutico». Uno di loro, Stefano Panzeri, racconta: quando questa tecnologia sarà sviluppata in maniera sicura e completa, potrà anche restuituire la vista ai ciechi e l’udito ai sordi, sostituendo le funzioni degli occhi e delle orecchie. Più a lungo termine, aggiunge Panzeri, questa tecnologia «può essere però pensata anche come uno strumento per manipolare le capacità cognitive della persona». Obiettivo della sperimentazione in corso, da anni: attivare i neuroni dall’esterno. E quindi condizionare i pensieri che il cervello produce.
    Come funziona? Proprio nel modo esposto da Cingolani: «Si introducono con delle tecniche genetiche dei piccoli “interruttori”, delle proteine, che possono attivare (accendere o spegnere) il neurone, inviando un piccolo fascio di luce. In questo modo, si induce il neurone a dire quello che noi vogliamo fargli dire», chiarisce Panzeri. In altre parole: «La persona vedrà quello che vogliamo che veda. Si genera quindi una sensazione virtuale, dove l’oggetto rappresentato non c’è». Vale a dire: si può far percepire come reale un’immagine, una sensazione, un’esperienza che è solo virtuale. Gli esperimenti – iniziati diversi anni fa – hanno già avuto esito positivo su cavie non umane, precisa il video, le cui immagini si riferiscono al periodo in cui Colao e Cingolani non erano ancora ministri. La situazione è pericolosissima, avverte Niels Birbaumer: «Speriamo che la politica di regolamentazione (in primo luogo la Fda, negli Usa) blocchi questo lavoro». Aggiunge lo scienziato: «Secondo me, la tecnologia del Brain Computer Interface è molto più pericolosa di quella della bomba atomica».
    Domande: esiste una correlazione tra 5G, vaccini sperimentali Covid e ossido di nanocristalli come il grafene, la cui presenza è stata rilevata in alcuni preparati sperimetali oggi presentati come “vaccini”? «Il grafene – riassume il video pubblicato su “Database Italia” – è il materiale che, insieme al 5G, potrà influenzare la vita degli esseri umani». Notizia: «L’Ue ha appena investito un miliardo di euro, per la ricerca sul grafene nei prossimi dieci anni». Lavori in corso: «Sono già stati depositati 2 brevetti per l’uso del grafene in campo medico. E una pubblicazione medica del 2016 (riportata da “PubMed”) mostra che il grafene è stato dichiarato e usato come nuovo coadiuvante nei vaccini. Sebbene la Tv non lo dica, infatti, uno studio eseguito da ricercatori internazionali ha riscontrato nei vaccini Covid-19 proprio l’ossido di grafene». Ma cos’è, esattamente? «Il grafene è un conduttore, ma non resta permanente nel corpo umano: può essere espulso. E questo spiega il motivo delle dosi multiple del vaccino, con richiami ogni 6 mesi». Secondo gli autori del video, «il richiamo non è finalizzato a immunizzare dal virus. L’obiettivo è mantenere una corretta percentuale di grafene nel corpo umano, necessaria per interagire con le frequenze elettromagnetiche esterne, come quelle del 5G».
    Sempre per gli autori del video, «il fine ultimo è imporre in tutta l’Unione Europea l’uso del Green Pass da telefono (che attualmente è gestito dal fisco, non dal ministero della sanità) e sta raccogliendo tutti i dati personali di chi è stato “ingannato”». Un’opinione politica esplicita. E una previsione: «Il Green Pass, poco a poco, assimilerà le stesse funzioni del passaporto, della carta d’identità, della patente di guida, del conto corrente e della moneta, che sarà solo digitale. Il passo finale: sostituire il Green Pass con un chip da impiantare sottopelle a tutti i cittadini Ue, come si fa con i cani e le mucche. Questo processo avverrà entro il 2030». Oggi i governi vietano certe pratiche, diceva Ranucci, tempo fa. «Ma domani? Se qualcuno riuscisse a condizionare le scelte politiche?». Magari proprio “remotando” i cervelli? «La storia di Cambridge Analytica ci spiega che è possibile: gran parte dei seguaci del transumanesimo vive nella Silicon Valley, e alcuni di loro occupano dei ruoli ai vertici di quelle aziende che stanno investendo su tecnologia, web e genetica. E se nessuno mette un freno – si interroga Ranucci – saranno in grado di dettare l’agenda dell’evoluzione umana?».

    https://www.libreidee.org/2021/09/na...ice-iniezione/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  10. #620
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,933
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Vaccini e vaccate.

    Matt Martini: sabotiamo il Green Pass, siamo tantissimi
    Scritto il 20/9/21 • nella Categoria: idee

    Resistenza a oltranza, contro il Green Pass. Quello del governo ha l’aria di essere un drammatico bluff: le autorità non avranno la forza di reprimere milioni di lavoratori. Inoltre, il governo mente: se avesse davvero sottoposto alla campagna di inoculo genico tutti gli italiani che sostiene di aver “marchiato”, che motivo avrebbe per rincorrere i lavoratori con il ricatto della vessazione obbligatoria, pena la perdita dell’impiego? La verità è un’altra: i “non greenpassati” sono tantissimi, molto più numerosi di quanto non si creda. Ecco perché, se oggi terranno duro, sarà l’esecutivo di Mario Draghi a dover rivedere i suoi piani. Lo sostiene Matt Martini, uno dei conduttori (insieme a Tom Bosco e Nicola Bizzi) della trasmissione web-streaming “L’Orizzonte degli Eventi”. Chimico farmaceutico, il dottor Martini è anche co-autore dell’esplosivo saggio “Operazione Corona”, pubblicato da Aurora Boreale. Regolarmente “bannato” da Facebook a causa delle sue ripetute e circostanziate denunce, oggi Martini rivolge un appello preciso: disobbedienza civile, per sabotare l’inaudita campagna di digitalizzazione di massa, truccata da adempimento sanitario.
    «In questi giorni – premette Martini – stiamo vivendo il “Dilemma del Prigioniero”, ben noto in logica e teoria dei giochi». Vecchio trucco: incarcero due persone e le incoraggio alla reciproca delazione, mettendole l’una contro l’altra. Ogni detenuto è isolato nella sua cella, quindi non sa come si comporterà il compagno di sventura: terrà duro o lo denuncerà, per riottenere in cambio la libertà? «Molti non sanno se piegarsi alle minacce governative di essere sospesi dal lavoro, oppure se conservare salute, dignità e sovranità sul proprio corpo», ammette Matt Mattini. «Eppure – dice – io consiglio questa scommessa: non cedete e non vaccinatevi; e possibilmente, soprattutto se lavorate nel privato, non attivate l’identità digitale (gp), o almeno valutate la linea politica della vostra azienda». Secondo Martini, «i controlli saranno pochissimi: non possono sorvegliare 23 milioni di lavoratori! E certo non può farlo la farraginosa burocrazia italiana». Le sanzioni, inoltre, sono appellabili: «E prima si finisce davanti alla Corte Costituzionale, oppure davanti ai tribunali europei, e meglio sarà per tutti».
    Martini si augura che siano in molti, a sottrarsi all’obbligo (difficilmente compatibile col dettato costituzionale, secondo svariati giuristi, e dunque destinato probabilmente a non durare a lungo). Certo, proprio la gabbia psicologica del “Dilemma del Prigioniero” potrebbe spingere tanti a rassegnarsi: «Temo che molti, presi dal nero pessimismo che ci viene conculato dai disfattisti e dalle Cassandre (“hanno vinto”, “fanno di noi quello che vogliono”), sceglieranno di piegarsi, perché temono di essere gli unici, a resistere». Matteo Martini ribalta questo punto di vista: «Chi si lascia condizionare dal pessimismo dimentica due cose. Primo: il ruolo importantissimo dell’esempio che ciascuno può dare. Secondo: il fatto che 23 milioni di lavoratori non “greenpassati” sono ancora in grado di mettere in ginocchio il paese. Come? Non accettando questa cosa e rinunciando anche solo a poche settimane di stipendio. Basterebbe che a resistere fosse un 20% della forza lavoro, pubblica e privata, e il governo sarebbe costretto a una ignominiosa marcia indietro». Utopia? No: «In Australia lo stanno facendo. Fatelo!».
    Insiste Martini: «Se non avete il coraggio di andare fino in fondo, almeno prendete tempo, mettetevi di traverso». In altre parole: «Aspettate di vedere qualche giorno oltre il 15 ottobre, e nel frattempo create rete con altri lavoratori resistenti. Provate». Per l’analista, si tratta di fare «la scommessa contraria a quello che la guerra psicologica giornalistico-governativa e le geremiadi dei disfattisti vi spingono a fare». Non pensiate di essere soli, aggiunge Martini nel suo appello: «Non lo siete». E spiega: «Se il numero dei “vaccinati” fosse davvero il 60% e oltre sbandierato dal governo, non avrebbero bisogno di colpire 23 milioni di laboratori». Insiste Martini: «Siete moltissimi, e non avete idea di quante persone, in privato, ci scrivano: persone che magari in pubblico si vergognano, o hanno paura di esporsi». Conclude Martini: «Resistete, o almeno prendete tempo. Se non riescono a piegarci dovranno ritirare queste disposizioni, ma questo richiede solo una cosa: non collaborare. Invito tutti alla disobbedienza civile e all’esempio della lotta di Gandhi, che ha piegato l’impero britannico, ben più brutale di un ducetto con la casa in Umbria».

    https://www.libreidee.org/2021/09/ma...mo-tantissimi/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
Pagina 62 di 147 PrimaPrima ... 125261626372112 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito