Si, lo è.
E' l'unico di quelli militari che puoi considerare di qualità professionale.
E' sensibile anche a valori molto bassi.
Lui segna i Gray, ma io lo uso solo con i CPM, che poi trasferisco in microGy/h.
Non uso la sua sonda originale, ma un'altra attualmente introvabile.
Questa ogni 1800 conteggi al minuto equivale ad un millirem.
Ne ho anche uno di quelli gialli americani, non ricordo come si chiama, quelli della Protezione Civile, ma ritengo il FAG più affidabile ed opero esclusivamente con quello.
Ho anche un altro strumento che uso per i solidi, il RAM II, con una grossa sonda pesante per il piombo che legge separatamente le radiazioni.
Questo non l'ho fatto calibrare dalla ditta solita di Castel Bolognese, perché m'hanno chiesto 300 euro solo per la calibrazione anni fa.
Se l'avessi fatto calibrare questo mi darebbe i Bq/cm2.
Una volta facevo anche i rilievi di Rn con i captori LR115.
Poi ho smesso perché ho consegnato il timbro, ed ero abilitato comunque solo per la chimica e non per radiologia.
Riguardo al decadimento, il Geiger misura solo la dose assorbita, se ti dà misure di emissione radioattiva lo fa solo per estrapolazione dopo n misure ripetute di dose su campioni ad emissione nota, ma il geiger è uno strumento che misura solo la dose, cioè i Gray.
E la dose è data dalle radiazioni che impattano la materia, a prescindere dall'emittore.
Dunque in un ambiente ti sente le particelle alfa, per esempio, emesse da tutto ciò in grado di emetterle, non solo dal radon.
Per misurare il radon e basta devi utilizzare i captori a traccia, tipo gli LR115, e non solo, devono essere chiusi in un recipiente in cui una sola faccia comunica con l'ambiente attraverso una parete a pori piccolissimi, in grado di filtrare il pulviscolo e le microgocce di umidità.
Allora hai solo il radon-222.
Se lasci il captore aperto si farà impressionare da ogni particella alfa emessa da ogni nuclide in grado di emetterle.
Infatti negli ambienti abbastanza radioattivi, come i tunnel minerari, tra i captori chiuso e aperto c'è una differenza che può essere notevole.
Non è che uno è sbagliato e l'altro è giusto, dipende da cosa vuoi misurare te.
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.
noi in romagna ne abbiamo uno molto importante a pochi km dal mare saranno circa 5/ 6 km, sempre provincia di rimini, una volta era anche un amortizzatore sociale, se eri ricco o volenteroso andavi a fare il bagnino all'aquafan o al mare in mezzo alle straniere, se eri sfigato vagabondo grasso pelato e brutto, ti mandavano a fare la stagione a vario titolo all'inceneritore, in mezzo ai veleni la puzza e la merda(scusate la brutalità, ma è una storia molti piu reale di quello che possa sembrare.)come dipende dell'hera, io ho fatto dvierse stagioni alla disinfestazione.
Lo smaltimento dei rifiuti avvieni in 2 modi :
1) sepoltura in apposite cave fino a saturazione = costi senza benefici
2) incenerimento in appositi impianti con flitri di abbattimento notevoli = costi con benefici di produzione di acqua calda ed energia elettrica e rientro dei costi iniziali nel medio termine.
Le dimensioni della fava sono come i soldi : Non contano solo quando ci sono
ce ne frega e molto anche perchè quando piove sui rifiuti sepolti l' acqua piovana s' inquina con il rifiuto stesso e arriva fino in falda ed inoltre è un costo e basta.
Certo che c'e a RE e in città molte famiglie hanno il teleriscaldamento.
C'è tutto quello che hai citato anche se hanno una bassissima attrattiva, non essendo di particolare rilievo.
Le dimensioni della fava sono come i soldi : Non contano solo quando ci sono
Scusa, permetti, ma non è assolutamente vero che le discariche consistono nella sepoltura in apposite cave fino a saturazione.
Una discarica controllata non è un buco dove ammassare rifiuti, con costi senza benefici.
E' un autentico digestore interrato, esattamente un digestore anaerobico, in cui batteri anaerobi trasformano mineralizzandoli i componenti dei rifiuti in solidi con riduzione di volume mano a mano che la fermentazione procede, liquidi che vengono recuperati da un reticolo di tubatura filtrante e riciclati sul rifiuto fresco per accelerare il processo di decomposizione, e biogas ad alto contenuto di metano, che viene captato da un altro reticolo di tubature, depurato e immesso in rete o bruciato in azienda.
I rifiuti non vengono ammassati sfusi, ma ingabbiati in filo di ferro per evitare smottamenti con la perdita di volume, e ciò che resta è un compost.
Il pavimento e le pareti sono impermeabilizzate con bentonite, il tutto alloggiato all'interno di un catino di contenimento anch'esso in bentonite, e tra i due bacini di contenimento sono attive linee di well point si chiamano, cioè file di tubi connessi ad un sistema di pompaggio attivo sempre o ogni qualvolta si forma acqua, e l'acqua pompata dai well point viene monitorata facendo il COD e/o il BOD5.
Perché la fermentazione abbia luogo regolarmente ci deve essere una certa umidità, garantita dalle precipitazioni.
Questa umidità costituisce il liquame, il veicolo dei batteri anaerobi che trasformano il carbonio in metano, lo zolfo in solfuri organici e l'azoto in ammoniaca.
Il biogas, ricco di questi composti, viene captato separatamente dal liquame e opportunamente desolforato e deammoniacato, come si fa in qualunque impianto di produzione del biogas da reflui zootecnici, cambia solo la quantità e l'apparato di captazione.
Questo se l'impianto è fatto bene e gestito da personale adeguatamente preparato, cioè da chimici, biologi e ingegneri, e non è l'ufficio di collocamento della sede locale del partito.
Dunque l'acqua in falda non ci va.
Io ho fatto numerose volte le analisi di acque sotterranee adiacenti a questi impianti.
Oggi non le faccio più, mi occupo di altre acque, ma qualche anno fa facevo questo.
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.