questi episodi sono sintomo di una società allo sbando..non si può concepire che un genitore dimentichi una bambina in macchina, tantopiù una madre, visto che continuano a menarla con questa storia dell'esclusivo rapporto simbiotico che c'é tra madre e bambini...già, troppo stress, lo stress di mettere lavoro e carriera prima dei figli, come insegnano boldrine e nazifemministume vario.
"Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango." Cooper (Interstellar).
E' una cosa terribile. Ma come ha detto qualcuno quando fai ogni giorno le stesse medesime azioni può succedere che alle volte il cervello abbassa la soglia di attenzione.
I produttori di auto potrebbero cominciare a pensare a delle soluzioni per evitare queste tragedie.
"Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango." Cooper (Interstellar).
Ma quanti figli del Perozzi in giro...
Travel is fatal to prejudice, bigotry, and narrow-mindedness...
Chi abbandona gli animali è un bastardo!
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Non solo il lavoro.
Una famiglia, due figli da crescere, il lavoro, la casa da gestire.
Non sappiamo se poi ci fossero problemi in famiglia o al lavoro.
Fatto sta che non è il pimo caso purtroppo, ce ne sono state altre di simili tragedie che hanno coinvolto anche papà.
Non mi sento di accanirmi contro nessuno.
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Bimbi in auto, così il seggiolino può salvarli due volte - Repubblica.it
...“Lecco: una mamma dimentica la bimba di 2 anni in auto. Morta per arresto cardiaco. Catania: papà dimentica in auto il bimbo di 1 anno e mezzo che muore per ustioni e disidratazione. Passignano Trasimeno: il piccolo Iacopo, di 11 mesi, dimenticato in auto per 3 ore. Muore per arresto cardiocircolatorio causato da una prolungata esposizione ai raggi solari. Teramo: padre dimentica la figlia di 18 mesi in auto. Muore pochi giorni dopo”. Sono solo alcuni casi di cronaca. E’ difficile ammetterlo, ma può succedere a chiunque. E per un genitore, il solo pensiero attanaglia lo stomaco. Ma, ripetiamo: può succedere a chiunque. Stressati dai mille impegni quotidiani, sempre di corsa, sempre in affanno… Il cervello può giocare brutti scherzi. Ce lo insegna il papà del piccolo Luca, 2 anni, morto a Piacenza nel 2013. Lo ha lasciato in auto 8 ore. Non riusciva a darsi pace. E si registrano casi di “blackout” in tutto il mondo.
Sono stati tanti gli appelli affinché i seggiolini auto venissero dotati di dispositivi sonori, di allarmi, di app in grado di chiamare un numero in caso di emergenza, per scongiurare di dimenticare i bambini in auto, sotto il sole o al gelo. Ma concretamente non è stato fatto ancora nulla, per ora. Le idee non mancano: come quella lanciata da Carlo Donati e Michele Servalli, genitori, che hanno messo a punto “Remmy” un sistema di allarme sonoro adatto a tutti i seggiolini che si installa sotto il dispositivo di ritenuta e si può acquistare online a 60 euro (remmy.it). C’è il “salva-bebè” ideato nel 2012 da Fioravante Tiveron: un dispositivo composto da due sensori, uno da collegare al seggiolino auto e l’altro al sedile del guidatore; se il guidatore si allontana parte un segnale acustico e luminoso che ricorda la presenza del piccolo nella vettura. C’è il “Child Reminder Alert”, letteralmente “Promemoria bimbo in auto”, lanciato da Waze, che funziona tramite app per smartphone.
C’è l’idea degli studenti dell’ISIS Enrico Fermi di Bibbiena: il seggiolino “Ricordati di me”, può essere collegato all’impianto elettrico dell’auto o funzionare in autonomia. Se ad esempio il sistema registra che il bambino è presente nel seggiolino ma lo sportello lato guida è stato aperto, il motore è spento e il sedile del guidatore è vuoto, si attivano le quattro frecce e si apre il finestrino di qualche centimetro. Se non interviene nessuna azione da parte del genitore-guidatore, il sistema fa partire una sirena e invia sms al cellulare impostato con cadenza regolare. Le soluzioni ci sono, quelli citati sono solo alcuni esempi...
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"L'ho dimenticato in macchina. Il mio bambino è morto così"| La ventisettesima ora
Sono tornata alla macchina correndo come una pazza. Ripassavo mentalmente il tragitto verso l’ufficio. Ricordavo di aver consegnato Bryce alla babysitter, di averle parlato. Si chiamano “ricordi falsi”: quando ripeti un’azione quotidianamente, ti ricordi di averla compiuta, anche se così non è.
Sono stata colta dal panico, non riuscivo a capacitarmi dell’accaduto. Il solo pensiero che avessi dimenticato mio figlio in macchina mi toglieva il respiro. Ero sconvolta, e speravo, se il piccolo era effettivamente rimasto chiuso nell’auto, di trovarlo stanco, bagnato, affamato, ma niente di più grave.
Solo quando sono arrivata alla macchina e l’ho visto mi sono ricordata com’erano andate realmente le cose. Non lo avevo consegnato alla babysitter. Bryce era nel suo seggiolino, il faccino un po’ arrossato. Aveva gli occhi chiusi, non dava segni di vita. Sembrava un bambolotto. Mi sono messa a urlare. L’ho estratto dall’auto e ho cercato di praticargli la respirazione bocca a bocca, poi ho gridato cercando aiuto, chiedendo a qualcuno di chiamare un’ambulanza. Ma lo sapevo che era morto.
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Waze, bambini in sicurezza: mai più dimenticati in auto - Repubblica.it
UN DISPOSITIVO di sicurezza semplice quanto fondamentale. Si chiama "Child Reminder Alert", "Promemoria bimbo in auto" in italiano. Lo ha introdotto il cinque di agosto Waze, il navigatore social di Google, e serve per aiutare i genitori a non dimenticare i più piccoli in auto...
...Waze ha pensato d'introdurre la funzione "Promemoria bimbo in auto" che può essere attivata dalle impostazioni generali dell'applicazione e permette di registrare un messaggio audio che ricorda al guidatore di controllare l'abitacolo una volta giunto a destinazione. Più in generale la nuova feature può essere utilizzata come promemoria per animali domestici o oggetti.
"Il tempo trascorso alla guida - spiegano gli sviluppatori - di solito si usa per pianificare i prossimi impegni, cosa faremo una volta giunti a destinazione, cosa cucineremo per cena, quale strada prenderemo. Ci auguriamo che questa feature possa servire per ricordare ogni piccolino che non può parlare quando è il momento di scendere dall'auto.
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