Un'operazione redditizia

[anacron]

Alberto Burri. Quando si può fare di uno straccio un opera milionaria
Enrico Castellani. Anche l'acrilico diventa prezioso come l'argento
Maurizio Cattelan. Un gesto raffinato può diventare arte sublime
Michelangelo Pistoletto. Con buona pace del Buonarroti
Valerio Adami. Anche le "strisce" hanno la loro dignità
Mimmo Paladino. Il gigantismo incide sulla psiche
Lucio Fontana. No comment

Questa è arte o è una mera speculazione finanziaria vestita di concetti dottissimi alla portata
dei soli addetti ai lavori ?
I sacchi di Burri..... il sacco di Roma ….il sacco dell'Arte ?

[mary ann]

Tempo fa ho letto un articolo su Enrico Castellani, in cui si parlava delle sue opere..

Top Price. Le 5 opere più costose di Enrico Castellani - ArtsLife | ArtsLife

[trash]

Questa è arte o è una mera speculazione finanziaria vestita di concetti dottissimi alla portata
dei soli addetti ai lavori ?

Se uno sapesse cos'è l'arte potrebbe forse rispondere...

[anacron]

Se uno sapesse cos'è l'arte potrebbe forse rispondere...

Non ho la pretesa di sapere cos'è l'arte, ma di fronte ad una tela tagliata, un sacco ricucito, una spruzzata di colore su tela, una scatola contenente le feci dell'artista,
Una scultura in marmo di un gesto volgare, qualche domanda sul significato di Arte, te la poni.
Un ipotesi e un sospetto, l'artista (con tutto il rispetto) realizza un dipinto, un installazione, un opera concettuale a caso, poi elabora il commento didascalico
dell'opera più convincente per l'osservatore. Può essere ?

[trash]

Non credo... piuttosto, come direbbe Boskov, "Arte è quando la gente dice che è arte", o in altre parole "le opere acquistano effettivamente lo status di «opere d’arte» solo quando vengono legittimate come tali all’interno dei circuiti di valorizzazione culturale e di promozione e circolazione commerciale, quando cioè vengono accettate ufficialmente dal mondo dell’arte e conseguentemente dal pubblico".

[mary ann]

Non riesco a definirla Arte.

[trash]

Non riesco a definirla Arte.

Succede anche a critici esperti...

Oh, fu davvero una giornata tremenda quella in cui osai recarmi alla prima mostra sul boulevard des Capucines assieme a Joseph Vincent, paesaggista, allievo di Bertin, premiato sotto diversi governi.
L'imprudente era andato lì senza pensarci, credeva di vedere della pittura come se ne vede dovunque, buona e cattiva, più cattiva che buona, ma che non attentasse ai buoni costumi artistici, al culto della forma, al rispetto dei maestri. Ah, la forma. Ah, i maestri. Non ne abbiamo più bisogno, mio povero amico! Tutto questo è cambiato.
Ebbi il presentimento di una catastrofe imminente; doveva essere Monet a dargli il colpo finale.
"Ah, eccolo, eccolo!" esclamò dinanzi al n. 98. "Che cosa rappresenta questa tela? Guardate il catalogo".
"Impressione, sole nascente".
"Impressione, ne ero sicuro. Ci dev'essere dell'impressione, là dentro. E che libertà, che disinvoltura nell'esecuzione!
La carta da parati allo stato embrionale è ancor più curata di questo dipinto".

Louis Leroy, in Le Chiarivari, 25 aprile 1874

[anacron]

Non credo... piuttosto, come direbbe Boskov, "Arte è quando la gente dice che è arte", o in altre parole "le opere acquistano effettivamente lo status di «opere d’arte» solo quando vengono legittimate come tali all’interno dei circuiti di valorizzazione culturale e di promozione e circolazione commerciale, quando cioè vengono accettate ufficialmente dal mondo dell’arte e conseguentemente dal pubblico".

Io distinguerei l'accettazione del pubblico dall'accettazione del mondo dell'arte.
Faccio fatica a credere che il pubblico, cioè la maggior parte della gente, possa accettare come
espressione d'arte, gli escrementi di una persona anche se pomposamente la intitola
“merda d'artista”. Geniale la trovata di Piero Manzoni, fin che la scatola è chiusa vale 275.000 euro, se apri la scatola per constatare de visu che si tratta effettivamente
di merda, l'opera non vale più nulla
Hai detto bene, “promozione e circolazione commerciale” .E' un banale meccanismo di mercato; una pletora di esperti estimatori d'arte (non totalmente disinteressati)
giudica l'opera un capolavoro, le quotazioni salgono, Christie's lo batte per centinaia di migliaia di euro e , il gioco è fatto.

[trash]

Io distinguerei l'accettazione del pubblico dall'accettazione del mondo dell'arte.
Faccio fatica a credere che il pubblico, cioè la maggior parte della gente, possa accettare come
espressione d'arte, gli escrementi di una persona anche se pomposamente la intitola
“merda d'artista”. Geniale la trovata di Piero Manzoni, fin che la scatola è chiusa vale 275.000 euro, se apri la scatola per constatare de visu che si tratta effettivamente
di merda, l'opera non vale più nulla
Hai detto bene, “promozione e circolazione commerciale” .E' un banale meccanismo di mercato; una pletora di esperti estimatori d'arte (non totalmente disinteressati)
giudica l'opera un capolavoro, le quotazioni salgono, Christie's lo batte per centinaia di migliaia di euro e , il gioco è fatto.

Manzoni produsse le sue 90 scatolette da 30 grammi (di gesso, ovviamente) nel 1961 e le mise in vendita al prezzo corrente dell'oro proprio per dimostrare che grazie ai meccanismi commerciali della società dei consumi un artista poteva vendere al valore dell'oro una parte di se stesso, anche la meno nobile.
Un gesto - artistico? chissà... - per stigmatizzare l'assurdità di prodotti spacciati per arte che venivano premiati e osannati non per il valore intrinseco, la capacità dell'artista o ciò che suscitava, ma solo per notorietà dell'artista.
Epic fail: la sua denuncia non ha certo frenato quell'andazzo e per di più la sua stessa opera è diventata, almeno per il grande pubblico, il simbolo di quella pseudo-arte che voleva denunciare.
Ma funzionava così, sebbene con meccanismi diversi, anche ai tempi di Caravaggio che sarebbe rimasto a far nature morte e decorazione per la bottega del Cavalier D'Arpino se non lo sponsorizzava il cardinal Francesco Maria del Monte che invece vide dell'arte nei suoi lavori e gli affidò le prime importanti commissioni.
Per il pubblico non addentro alle cose artistiche invece fu uno scandalo: i "piedi sporchi" della Madonna dei Pellegrini e della Crocefissione di San Pietro furono accolti da schiamazzi di popolo e di invidiosi colleghi forse con più virulenza della "Merda d'artista" di Manzoni (che in fondo arrivava ben quarant'anni dopo l'altrettanto provocatorio "Orinatoio" di Duchamps).

[mary ann]

Manzoni produsse le sue 90 scatolette da 30 grammi (di gesso, ovviamente) nel 1961 e le mise in vendita al prezzo corrente dell'oro proprio per dimostrare che grazie ai meccanismi commerciali della società dei consumi un artista poteva vendere al valore dell'oro una parte di se stesso, anche la meno nobile.

Come si fa a spendere 275.000 euro per una scatoletta di gesso? Assurdo.