Si fa sempre più preoccupante la tensione sopra i cieli della zona baltica-scandinava; da mesi si moltiplicano gli episodi in cui aerei Nato e russi si “sfiorano”. E’ evidente che da entrambi i fronti c’è un continuo “gioco” alle provocazioni per saggiare la reazione dell’avversario.
Ieri i russi avrebbero intercettato due aerei di ricognizione statunitensi vicino a un jet russo che secondo Mosca si sarebbero avvicinati, almeno uno dei due, al veicolo russo con una "virata provocatoria". Oggi però c’è stato un episodio più grave quando, sempre sopra il Baltico ma in acque internazionali (almeno così dichiara l’aviazione di Putin), un F 16 Nato avrebbe "accostato" un aeromobile moscovita su cui volava il ministro della difesa russo Serghei Shoigu. A quel punto un caccia di Mosca si sarebbe frapposto tra i due aerei “mostrando gli armamenti” al veicolo Nato che poi si sarebbe allontanato.
Tensione nei cieli: jet della Nato avvicina aereo del ministro Difesa russo nel mar Baltico - Repubblica.itShoigu ha dichiarato che la situazione vicino al confine ovest della Russia "tende a peggiorare" e che ciò "è dovuto alla crescente attività militare degli Stati membri della Nato in Europa orientale. La Nato - ha continuato Shoigu - sta aumentando la sua presenza militare nei Paesi baltici. Le infrastrutture dei loro porti marittimi, degli aerodromi e di altre strutture militari si stanno sviluppando