Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Ci sarà un periodo duro, è normale: molta disoccupazione, tanti disperati. Piano piano la situazione si riassesterà, e la robotica sarà considerata un fatto positivo.
Spaghetti e pistole
Scusa, ma non capisco da dove venga questa sicurezza sul riassestamento.
Con lo sviluppo della robotica e dell'informatica....tu sei un tecnico e mi rimetto anche al tuo sapere....non si potrebbe arrivare alle macchine che si autoproducono e si autoaggiustano e progettano senza intervento umano?
La macchina a vapore era relativamente primitiva: richiedeva COMUNQUE la mano umana. I robot potrebbero arrivare a non averne bisogno. Che succede in quel caso?
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
No, non si può arrivare, queste sono distopie comprensibili, ma non realistiche. Sono comprensibili perché la novità spaventa sempre, soprattutto quando si ha la sensazione di non avere controllo su di essa, quando si tratta di qualcosa di molto complicato. L'autoproduzione di un qualcosa che sfugge di mano all'uomo è impossibile, scientificamente impossibile.
Spaghetti e pistole
benissimo. Ammettiamo che sia impossibile. E' così impossibile uno scenario in cui sono richiesti POCHISSIMI iperesperti per progettare e far manutenzione? Perchè da quel che so siamo circa 6 miliardi, su questo pianeta. E non credo che tutti e sei servano a produrre, far manutenzione e progettare. E che quella ridotta elites di tecnici non basti a mantenere con l'indotto tutti gli altri.
Io non ho NULLA contro la tecnologia, sia chiaro. Però va anche tenuto conto che la produzione più efficente può avere (ed ha) dei costi sociali, a volte insostenibili.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
No, questo no, questo è possibilissimo, anzi probabile. Per questo dicevo che ci sarà un periodo durissimo, con milioni di disoccupati. Però poi il sistema si riassesterà come è sempre stato, mediante redistribuzione delle ricchezze prodotte grazie alla robotica (la produttività aumenterà notevolmente).
Spaghetti e pistole
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Il semplice fatto che è possibilissimo che in un futuro ancora remoto solo pochissime persone saranno in grado di lavorare, e non solo perché si ridurranno i posti, ma anche per (diciamo la verità senza ipocrisie) capacità intellettive. Se una percentuale di popolazione attorno al 70% (dico una cifra a caso) non potrà lavorare succederanno rivoluzioni a ripetizione, furti, rapine e chi più ne ha più ne metta. La società si autoregolerà perché conviene a tutti, sia a chi lavora sia a chi non lavora. L'occupato preferirà donare metà del suo stipendio piuttosto che vivere nel terrore. E l'imprenditore vorrà qualcuno che compra i suoi prodotti, se nessuno ha un soldo lui per chi produce?
Spaghetti e pistole
Mah. Non so se sei troppo ottismista pensando che chi lavorerà deciderà di cedere parte dei suoi danè per evitare violenze o pessimista pensando che si risolverà tutto in un bragno di sangue, fatto sta che è uno scenario che crea legittima paura, al di là della pura questione tecnologica.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".