Le anime morte - Repubblica.it
E infine solo un voltagabbana irresponsabile come Cicchitto, invece di fare qualche onesto mea culpa individuale e collettivo, può attaccare in aula, e per l'ennesima volta, questo giornale e il suo editore. Ha parlato di "rito tribale che si rinnova una volta al mese", con il quale ogni volta si deve "immolare una persona al giustizialismo".
Responsabile di questa deriva sarebbero "Repubblica e Carlo De Benedetti, che ha ferocia ma non ha carisma personale".
Ad un politico squalificato come Cicchitto, transitato dalla nobile sinistra lombardiana all'assai meno nobile destra berlusconiana, non si dovrebbe mai rispondere. Ma poiché l'attacco è avvenuto in Parlamento, a questo "onorevole" vanno ricordate due cose. La prima è che "Repubblica", sullo scandalo dell'eolico, sul ruolo di Cesare e sul coinvolgimento di Caliendo, non ha costruito teoremi, ma si è limitata a pubblicare le intercettazioni pubbliche dell'inchiesta e a raccontare gli atti ufficiali delle procure. La seconda é che un qualche "deficit" di "carisma personale" lo ha avuto Cicchitto, visto che per acquisirne un po' lo andò ad elemosinare direttamente da Licio Gelli, con tanto di cerimonia di iniziazione e poi di tessera di iscrizione alla vecchia Loggia P2, in tutta evidenza "modello di riferimento" anche della giovane P3.
Grande Giannini :gluglu: