GORIZIA. Gorizia ha scelto. E ha scelto la continuità: con oltre il 59,79 per cento dei voti è Rodolfo Ziberna il nuovo sindaco del capoluogo isontino, che dopo il decennio di Ettore Romoli avrà per il terzo mandato di fila la guida a centrodestra. Qui lo spoglio in diretta
Quasi una successione dinastica considerando la vicinanza (non solo politica) tra il primo cittadino uscente e quello entrante e gli incarichi da quest’ultimo già ricoperti a palazzo Attems Santa Croce: assessore a cultura, turismo e sport dal 1990 al 1993 (a cavallo tra le amministrazioni Scarano e Tuzzi), consigliere comunale sui banchi dell’opposizione del 2002 al 2007 (amministrazione Brancati) e nuovamente assessore alla cultura dal maggio 2012 all’aprile 2013 (Romoli bis), 11 mesi prima di assumere l’attuale incarico di consigliere regionale (Pdl-Forza Italia), che ora dovrà lasciare (incompatibilità) per seguire il percorso inverso.
Ballottaggio senza storia, ma capace di regalare un’altra certezza: nonostante il maltempo abbia scongiurato il tradizionale esodo balneare, la prima scelta politica dei goriziani si è confermata l’astensionismo. In picchiata l’affluenza, che dopo il 57,9 per cento del primo turno è crollata ieri al 44,01 per cento (13.379 votanti contro i 17.602, sui 30.400 aventi diritto), mai così bassa per un appuntamento elettorale in riva all’Isonzo, dove è subito naufragata anche l’ipotesi di un clamoroso ribaltone: la “missione impossibile” che il primo turno aveva consegnato a Roberto Collini e al centrosinistra è rimasta tale. I 4659 voti che l’ex giornalista Rai doveva recuperare si sono dimostrati sin dai primi spogli un miraggio.

Per Ziberna, invece, la festa che il primo turno gli aveva negato per soli 22 voti è iniziata già alle 23.37, quando via telefono sono arrivati la resa e i complimenti di Roberto Collini. «Una vittoria che dedico ai goriziani che hanno creduto nel sottoscritto e nel nostro programma».
Una vittoria che Ziberna non esita a spartire con il suo predecessore: «È un risultato che va doverosamente condiviso con Romoli, una quota del voto è legata all’operato della sua giunta. La coalizione di centrosinistra aveva impostato la sua campagna elettorale sulla discontinuità e questo, purtroppo per loro, la città lo ha capito bene. Ettore ha fatto un grande lavoro, solo una persona miope non può vederlo, sarebbe assurdo non seguire quel solco già tracciato. Anche se quella dei prossimi cinque anni sarà la Gorizia di Ziberna e della sua squadra».
SERRACCHIANI: "GORIZIA È UNA GRAVE SCONFITTA"
«Dopo Gorizia non ci sarà più nessuna prova d'appello, il centrosinistra si misurerà sul governo della Regione». Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando l'affermazione di Rodolfo Ziberna a Gorizia, candidato sindaco del centrodestra.
«Gorizia non è solo una sconfitta ma - ha aggiunto Serracchiani - è anche una precisa lezione che il centrosinistra deve fare propria e trasformare in lavoro politico. Ascoltare di nuovo e di più i cittadini, metterli al centro dei programmi e costruirvi intorno un'alleanza larga e competitiva: è una formula semplice e ben nota al centrosinistra ma

occorre umiltà e spirito di servizio. Collini ha dimostrato di averne».


Scritto da: Gianni Balduzzi
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