Perchè volete consegnare il paese alle destre ?

[dDuck]

Perché volete consegnare il paese alle destre ?

Co tutti sti profughi a zonzo a spese del contribuente, avete regalato montagne di voti alle DX e neppure DX liberali, le DX che ci sono oggi che di liberale non hanno nulla.

I profughi nei centri, tempo un mese, per indentificazione, cambio di vestiti, mangiare, sanità emergenza, e poi si cercano un lavoro, e se non lo trovano cambiano paese.

Non capisco perché il contribuente deve mantenerli a tempo indeterminato, come se ne avesse pochi da mantenere.

Ditemi voi se si può perdere milioni di voti a favore di questa DX.

[Desmond]

Ma infatti.

La prossima volta li bombardiamo i barconi di 'sti negri, così non consegniamo il paese alle destre.

[Kavalerists]

Perché volete consegnare il paese alle destre ?

Co tutti sti profughi a zonzo a spese del contribuente, avete regalato montagne di voti alle DX e neppure DX liberali, le DX che ci sono oggi che di liberale non hanno nulla.

I profughi nei centri, tempo un mese, per indentificazione, cambio di vestiti, mangiare, sanità emergenza, e poi si cercano un lavoro, e se non lo trovano cambiano paese.

Non capisco perché il contribuente deve mantenerli a tempo indeterminato, come se ne avesse pochi da mantenere.

Ditemi voi se si può perdere milioni di voti a favore di questa DX.

Ma infatti.

La prossima volta li bombardiamo i barconi di 'sti negri, così non consegniamo il paese alle destre.

Della serie: come manipolare termini e sostanza della questione posta per evitare di rispondere e ribaltare le posizioni.
Pura scuola quadri.

[Qassim]

Ma già cambiano paese infatti

[saltarellicristiano]

Ma infatti.

La prossima volta li bombardiamo i barconi di 'sti negri, così non consegniamo il paese alle destre.

Non credo sia questione di ironie estremizzanti, il problema della massa di persone che vengono dall'area subsahariana è tale da suscitare l'allarme di troppi cittadini italiani, molti di questi non necessariamente di destra.
Purtroppo questo è stato il limite principale della politica degli ultimi governi. L'espulsione sistematica di tutti coloro che non rientrano nei termini del profugo, che sono la grande maggioranza, avrebbe dovuto essere un obiettivo primario E' chiaro che c'è il problema degli accordi con i paesi di destinazione, ma i politici che ci stanno a fare se non se ne occupano. Per promuovere l'accettazione degli espulsi, poi, c'è uno strumento eccezionale, i soldi, accordare un finanziamento agli stati che accettano gli espulsi sarebbe un modo per aiutare qualche paese africano e contemporaneamente risolvere un problema interno. Una logica di sistematica espulsione sarebbe un forte deterrente alla venuta di altri dagli stessi paesi, non trattandosi infatti di profughi si tratta di migrazione economica, cioè di un investimento di circa 5000 dollari per il viaggio nell'aspettativa di guadagnarne di più. Se però si ha la ragionevole certezza di un rimpatrio e quindi del fatto che i 5000 dollari sarebbero spesi male, molti cambierebbero idea e magari utilizzerebbero quei 5000 dollari, nel loro paese, per organizzare una valida attività economica. Per i paesi africani vittima dell'emigrazione si tratterebbe di un vantaggio finanziario duplice (I soldi dei potenziali emigrati che rimangono nello stato, e i finanziamenti ricevuti per l'accettazione degli espulsi).

[Desmond]

Ho estremizzato volutamente, ma il concetto è chiaro.

Abbiamo a che fare con un fenomeno di migrazione epocale, col principale Stato di partenza di questa rotta in cui non c'è un governo (anzi, uno Stato) che possa essere definito tale e con i paesi dell'UE che fanno platealmente spallucce quando poni la questione.

Raccontare tutto questo come se fosse una robetta e con una soluzione a portata di mano (compresa quella "beh, espelliamoli, che problema c'è?") è fuori dal mondo. Se poi la massa di persone anche non necessariamente di destra prende per buone 'ste soluzioni campate in aria e buone solo per i talk show di Rete 4, beh, non è una novità.

[Qassim]

Esattamente e finché c'è stato Gheddafi la polvere era semplicemente buttata sotto il tappeto visto che c'erano oltre un milione di africani segregati in campi di concentramento libici. Quindi i migranti e i profughi c'erano sempre ma erano trattenuti, non si sa per quanto, dal dittatore che ogni tanto li faceva partire per ottenere concessioni dall'Italia, insomma li usava come arma di ricatto.

Ora la differenza è che la Libia ha cessato di esistere e nessuno li trattiene più. Espellerli è impossibile, dove li mandi? Gentiloni ha provato a rimettere la polvere sotto il tappeto firmando un accordo con Sarraji ma lo sanno tutti che Sarraji non controlla nemmeno Triploli quindi l'accordo è solo fuffa finché un vero governo libico non sarà in controllo di tutto il paese.

[Kavalerists]

Non credo sia questione di ironie estremizzanti, il problema della massa di persone che vengono dall'area subsahariana è tale da suscitare l'allarme di troppi cittadini italiani, molti di questi non necessariamente di destra.
Purtroppo questo è stato il limite principale della politica degli ultimi governi. L'espulsione sistematica di tutti coloro che non rientrano nei termini del profugo, che sono la grande maggioranza, avrebbe dovuto essere un obiettivo primario E' chiaro che c'è il problema degli accordi con i paesi di destinazione, ma i politici che ci stanno a fare se non se ne occupano. Per promuovere l'accettazione degli espulsi, poi, c'è uno strumento eccezionale, i soldi, accordare un finanziamento agli stati che accettano gli espulsi sarebbe un modo per aiutare qualche paese africano e contemporaneamente risolvere un problema interno. Una logica di sistematica espulsione sarebbe un forte deterrente alla venuta di altri dagli stessi paesi, non trattandosi infatti di profughi si tratta di migrazione economica, cioè di un investimento di circa 5000 dollari per il viaggio nell'aspettativa di guadagnarne di più. Se però si ha la ragionevole certezza di un rimpatrio e quindi del fatto che i 5000 dollari sarebbero spesi male, molti cambierebbero idea e magari utilizzerebbero quei 5000 dollari, nel loro paese, per organizzare una valida attività economica. Per i paesi africani vittima dell'emigrazione si tratterebbe di un vantaggio finanziario duplice (I soldi dei potenziali emigrati che rimangono nello stato, e i finanziamenti ricevuti per l'accettazione degli espulsi).

No, non nell'aspettativa di guadagnarne di più, ma nell'aspettativa di essere campati a vita a scrocco.

[Qassim]

E chi li campa questi a vita? In Italia il welfare non esiste, mica come in Germania che ai disoccupati pagano tutte le bollette e gli danno sussidi di 900 E a vita...

Spero tu non stia pensando ai famigerati 35 euro al giorno! Quelli vanno ai centri d'accoglienza mica agli immigrati.

[saltarellicristiano]

Ho estremizzato volutamente, ma il concetto è chiaro.

Abbiamo a che fare con un fenomeno di migrazione epocale, col principale Stato di partenza di questa rotta in cui non c'è un governo (anzi, uno Stato) che possa essere definito tale e con i paesi dell'UE che fanno platealmente spallucce quando poni la questione.

Raccontare tutto questo come se fosse una robetta e con una soluzione a portata di mano (compresa quella "beh, espelliamoli, che problema c'è?") è fuori dal mondo. Se poi la massa di persone anche non necessariamente di destra prende per buone 'ste soluzioni campate in aria e buone solo per i talk show di Rete 4, beh, non è una novità.

Paesi come Australia e Canada sono soggetti a una pressione più alta della nostra, con un fronte estremamente più ampio, eppure li, il servizio immigrazione funziona con perfetta efficienza, oltretutto nel caso del Canada, che espelle senza pietà gli irregolari, abbiamo una forte politica di accoglienza dei profughi, vogliamo capire che l'invasione la creiamo noi nel momento in cui diamo la certezza che dal momento in cui sei salvato dal gommone, dall'Italia non ti caccia più nessuno.
Il fatto poi che in Libia c'è la guerra non c'entra nulla, l'espulsione va fatta possibilmente verso i paesi originari (Nigeria, Ghana ...) al limite se quel paese fa problemi si fa un accordo con un altro. Israele, molto pragmaticamente ha fatto l'accordo con un solo paese africano, tutti i soggetti irregolari provenienti dal sub-sahara vengono spediti li, pagando il dovuto.