LOgica e retorica vanno poco d'accordo, ed è da troppi decenni che questa retorica dell'antifascismo avvelena la discussione politica.
Se la politica e la cultura italiana avessero avuto il coraggio di riconoscere che il fascismo italiano non è mai riuscito ad andare oltre il culto della personalità, e che pertanto il 28 aprile 1945 non solo è morto Mussolini, ma il fascismo è morto con lui, non avremmo avuto questo costante spettacolo di vedere lo spauracchio fascista agitato ad ogni piè sospinto contro avversari politici o per giustificare scelte e direzioni politiche e sociali che altrimenti sarebbero state giustamente poste in discussione.
Sarebbe ora di consegnare tutto questo alla storia e guardare oltre.