Perchè non lo chiamano semplicemente affido, mi sembra praticamente la stessa cosa...
Come fare per diventare tutore volontario di un minore non accompagnato (05/07/2017) - Vita.it
di Sara De Carli 05 luglio 2017
Lazio, Campania, Liguria e la Provincia Autonoma di Bolzano sono le prime regioni che hanno pubblicato gli avvisi di selezione per iscriversi all'albo dei tutori volontari per minori non accompagnati, come previsto dalla legge 47/2017. A Bolzano sabato scorso c'è stato il primo corso di formazione
Parte la macchina operativa per diventare tutore volontario di un minore straniero non accompagnato. In Lazio, Campania, Liguria e nella Provincia Autonoma di Bolzano i garanti per l’infanzia regionali, dopo aver stretto accordi con i tribunali dei minorenni locali, hanno pubblicato l’avviso per raccogliere le disponibilità dei cittadini a diventare tutori volontari, frequentando un corso. Gli avvisi di queste quattro regioni saranno presto seguiti da altri: la legge quadro sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (la n. 47/2017) che introduce gli albi dei tutori volontari per minori non accompagnati prevede che essi vengano istituiti entro il 6 agosto 2017. Per monitorare la pubblicazione degli avvisi di selazione, regione per regione, occorre fare riferiemento ai i siti dei garanti regionali: tutti gli indirizzi e i contatti sono sul sito dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza (a questo link).
Fra gli 85.170 migranti sbarcati dal 2 gennaio 2017 fino al 4 luglio 2017, ci sono 9.761 minori non accompagnati (dati del Viminale al 27 giugno). L’anno scorso i minori non accompagnati arrivati in Italia furono 25.846. Le procedure di relocation per i minori non accompagnati sono praticamente inesistenti: su 7.396 migranti ricollocati, i minori sono soltanto cinque. Di moltissimi minori si perdono le tracce: i minori stranieri non accompagnati presenti in territorio italiano erano a fine dicembre 17.373. Questo significa che potrebbero servire fino a 17mila tutori volontari, persone che non si limitino a esercitare la responsabilità genitoriale sul minore al posto del sindaco (è quello che accade oggi), ma si prenda cura del minore, dei suoi desideri e bisogni, costruisca insieme a lui un percorso… La legge prevede che per fratelli e sorelle ci sia lo stesso tutore.