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italicum
Gira e rigira, la cosa è ormai nota e arcinota anche ai sassi: L'IMMIGRAZIONE E' UN FENOMENO PADRONALE (De Benoist).
Destra e Sinistra contro il Popolo italiano!
La
“sinistra borghese e catto-comunista” con la sua retorica umanista e benpensante (“gli immigrati fanno lavori poco qualificati che gli europei non vogliono più fare”) promuove l’arrivo di nuova manodopera, mentre la
“destra padronale” con la sua politica ultra-liberale (anche se in fondo l’intera élite economico-imprenditoriale non ha un colore politico ben definito) crea un processo di dumping (riduzione salariale del lavoratore locale) – nella misura in cui l’immigrato viene sfruttato a basso costo senza contratto di lavoro – e di cancellazione dei diritti sociali dei lavoratori già integrati nella società.
Il pensiero unico mondialista ultracapitalista mira a legittimare e a produrre il nuovo modello antropologico del migrante come valore in sé positivo: e lo fa per giustificare l’esistente, giacché gli stessi giovani europei sono sempre più ridotti a migranti che devono abbandonare il loro paese per andare a fare – magari da laureati – i lavapiatti a New York o a Sidney. La competizione globale dell’odierno fanatismo economico si regge sulla volatilizzazione dei capitali e sulla delocalizzazione del lavoro: dunque anche sulla migrazione coatta degli esseri umani, elogiata dal politicamente corretto mediante la patetica retorica dell’esotismo dei viaggi low cost e della bellezza della migrazione in cerca di fortuna.
l’immigrazione deve essere combattuta e non favorita, giacché essa è prodotta dalle stesse logiche deterritorializzanti del fanatismo mondialista dell’economia. Nella sua logica generale,
l’immigrazione è oggi promossa strutturalmente dal capitale e difesa sovrastrutturalmente dalla “retorica del migrante” propria del pensiero unico.