Imprenditoria capitalistica e immigrazionismo. Connivenze.

[Tular]

Ti assicuro che quei 9 milioni di euro, se dirottati sull'Università e sulla ricerca (io ad esempio lavoro col cancro), sarebbero una manna,

non ho dubbi in merito.

ma dubito la Lega abbia tale interesse. Parliamo di un partito liberale e nemico, eh.

Ne dubito anche io. Vedremo, ma questi fatti non sono assolutamente incoraggianti in merito alla reale volontà di cambiare davvero rotta.

Il fatto è che la Lega si è limitata a bloccare di massima le ONG; cosa giustissima e meritoria, ma ripeto, è solo ordinaria amministrazione che un tempo un qualunque governo a base democristiana avrebbe assicurato; anzi, perfino il primo Prodi fece di meglio, mettendo in campo una difesa del confine militarizzata, cosa che all'epoca non scandalizzò la maggioranza dell'allora PDS, fino all'incidente della Corvetta Sibilla del '97, che venne utilizzato come pretesto per stroncare , da quel momento in poi, ogni legittima azione di difesa del confine tramite azione di forza dosata; per cui, abbassate le aspettative, a molti italiani è bastato vedere che venisse ripristinato un minimo (davvero minimo minimo) di giustizia in merito a questo tema per essere felici. Ma non basta assolutamente. E' come dire: per chi è abituato alla fame anche l'elargitore di un tozzo di pane appare come un grande benefattore; c'è il rischio che l'affamato , accontentatosi del tozzo di pane, non reclami più il diritto ad un giusto pasto quotidiano, per restare in metafora.

[FRUGALE]

Attualmente la Lega è l'unico strumento a disposizione per chi sta dalla parte sbagliata.
Nasce come partito liberale e anti-fascista, ma sia le persone che i concetti sono cambiati negli anni.
Chi vuole far politica deve inserirsi, tolta la Lombardia e il Veneto dove la Lega è istituzionale da decenni.
Altri possibili percorsi sono fantasia.

[ibizo]

Una domanda che magari potrebbe essere un po' OT:

Ma come mai li da voi il senegalese che voleva bruciare vivi 50 piccole creature era ancora un dipendente delle Autoguidovie malgrado i suoi precedenti per guida in stato di ebrezza ?

Che non lo abbiamo licenziato per "convenienza" ?

[Jerome]

Fidatevi di Salvini. Ha bisogno di governare a lungo e da solo.

[Sparviero]

Una domanda che magari potrebbe essere un po' OT:

Ma come mai li da voi il senegalese che voleva bruciare vivi 50 piccole creature era ancora un dipendente delle Autoguidovie malgrado i suoi precedenti per guida in stato di ebrezza ?

Che non lo abbiamo licenziato per "convenienza" ?

avran chiuso un occhio per motivi razziali, nella "migliore" delle ipotesi

[Pestis nigra]

RITROVIAMO IL GUSTO DI UN MONDO SENZA CONFINI

Il cibo ha il potere di far avvicinare le persone superando qualsiasi divisione: quando il mondo segue solo la testa si divide, quando ascoltiamo la pancia ci avviciniamo.Il cibo è l’unico territorio che non conosce confini, è di tutti ed è per tutti, proprio come Coca-Cola.

https://www.coca-cola.it/it/un-mondo-senza-confini/

[Sparviero]

Meraviglioso, i cosiddetti "rivoluzzziunari anarchici antifasssisti" hanno le stesse identiche (((idee))) della Coca-Cola Company.

Abbiamo vinto noi.

[Pestis nigra]

Meraviglioso, i cosiddetti "rivoluzzziunari anarchici antifasssisti" hanno le stesse identiche (((idee))) della Coca-Cola Company.

Abbiamo vinto noi.

Ti risponderebbero che è la Coca-Cola che ha copiato loro, ma non cambia il fatto che i loro temi vadano benissimo agli industriali.

[ciano.scuro]

Aò, ve ne dovete anna' da 'sto thread.

Ho risposto in contesto, di fronte ad un accusa é normale rispondere. La connivenza non sta in alto e dai tempi del 68/69. Coda di paglia..

[Pestis nigra]

Avvenire

L'intervista. Svezia, «L'accoglienza è un investimento»

Paolo M. Alfieri, inviato a Stoccolma venerdì 26 aprile 2019

L’imprenditore Bermejo: «Dagli stranieri apporto chiave, non sono solo un costo».Dall'associazione Ifs sostegno a 30mila aziende guidate da stranieri: ogni anno il re Carlo Gustavo ne premia una

L'immigrazione è, insieme all'ambiente, il nodo chiave della campagna elettorale per le elezioni europee del 26 maggio in Svezia (leggi qui il reportage completo). Di seguito l'intervista sul tema all'imprenditore Rafael Bermejo.

«Ha fatto più Zlatan Ibrahimovic per gli immigrati della politica. La gente si identifica con lui, pensa: se lui ce l’ha fatta posso farcela anch’io. Ecco perché abbiamo istituito il nostro premio, per far emergere modelli. Questo è un Paese meraviglioso, in cui puoi diventare ciò che vuoi. Ma la politica deve dare agli stranieri la chance di mostrare cosa valgono». Nel suo bel studio sull’isolotto di Kungsholmen, musica di pianoforte in sottofondo e carte dappertutto, Rafael Bermejo scandisce ogni parola. Nato in Svezia, padre spagnolo arrivato qui durante la guerra civile e madre svedese, imprenditore nel campo della comunicazione e non solo, nel 1996 Bermejo ha fondato l’Associazione degli imprenditori internazionali in Svezia (Ifs), che in questi anni ha sostenuto con i suoi consulenti oltre 30mila aziende avviate da imprenditori stranieri, aiutandoli anche nello sviluppo commerciale. L’obiettivo è di promuovere concretamente l’integrazione. Dal 2000 il re Carlo Gustavo patrocina il premio “Pioniere dell’anno”, assegnato dall’Ifs a un immigrato che, nonostante gli ostacoli iniziali, sia riuscito a far prosperare la sua attività.

Chi ha vinto l’ultimo premio?
Hector Martinez, un giovane messicano cofondatore di Cellink, una compagnia biotech con sede a Göteborg che si occupa di ingegneria dei tessuti umani. Le loro stampanti 3D utilizzano cellule e altri composti organici per riprodurre artificialmente tessuti, vasi sanguigni e organi.

Che contributo danno alla società gli imprenditori stranieri?
Un grande contributo. Gli imprenditori immigrati, circa 100mila, hanno una probabilità più alta di creare occupazione e di assumere persone di origine diversa, riducendo la disoccupazione tra gli immigrati. Hanno contatti eccellenti nei loro Paesi, e sono in grado quindi di aumentare l’export e aprire porte verso nuovi mercati, come il Libano, l’Iraq, alcuni Paesi africani. Inoltre, i figli di imprenditori stranieri studiano molto e, quando iniziano le loro start up, lo fanno a un livello molto più alto.

Perché il populismo è cresciuto così tanto?
Nel 2015-2016 c’è stato il picco di arrivi di stranieri e forse la Svezia non era preparata a gestire quei numeri. I populisti sono stati pronti a farsi largo in quel dibattito, ma direi che gran parte degli altri partiti era d’accordo con le loro posizioni. Molte persone ritengono che l’identità svedese si stia deteriorando e hanno paura di ciò che accadrà in futuro.

Forse perché l’integrazione costa…
Certo, ma è un aspetto anche culturale, che si sente ancora di più nelle città piccole e nelle zone rurali, dove la gente è più chiusa davanti ai nuovi arrivati. La maggior parte degli svedesi dice di non avere nulla contro gli stranieri, ma critica la politica sull’integrazione. E i Democratici svedesi se ne approfittano. Certo l’integrazione costa molto, ma è anche un investimento. La Svezia, come il resto d’Europa, ha una brutta situazione demografica. Da qui a 10 anni le aziende faticheranno a trovare lavoratori. Dobbiamo avere immigrati in Europa e velocizzare il loro ingresso nel mondo del lavoro.

La politica come sta agendo?
Penso che molti partiti abbiano capito che la politica sull’integrazione perseguita finora non è abbastanza efficace. Hanno anche il timore di non saper gestire l’avanzata dei Democratici svedesi. Penso che seguano più quello che la gente vuole, invece di creare politiche concrete per cambiare la situazione. È l’intero sistema che va a destra. Ho un po’ paura di cosa succederà con le europee perché nel Parlamento Europeo ci saranno forze molto forti contro l’immigrazione. E per me essere contro l’immigrazione è essere contro la globalizzazione, che ha portato un’economia migliore a tutto il mondo.

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