La Repubblica
Un referendum consultivo per stabilire se i cittadini dell'Emilia-Romagna siano o no favorevoli a una regione autonoma. Una consultazione in linea con quella che il 22 ottobre prossimo vedrà protagonisti Veneto e Lombardia. A chiederla però, non è la Lega, che dopo gli anni della lotta per l'indipendenza della Padania ha sposato la causa autonomista, ma il M5s.
I pentastellati mettono in campo le prime mosse. Ovvero con una risoluzione depositata oggi in Consiglio regionale e con un emendamento all'assestamento di bilancio "per indire fin da subito" una consultazione popolare. Perché, accusano i grillini in una nota, a decidere il futuro e lo status dell'Emilia-Romagna non può essere solo il governatore Stefano Bonaccini, che "nemmeno un anno fa difendeva a spada tratta una riforma", quella costituzionale poi bocciata dal referendum del 4 dicembre, "che azzerava i poteri delle Regioni".
La richiesta di autonomia "è una cosa seria non una manovra politica per smuovere le correnti del proprio partito- insistono i 5 stelle- l'M5s lo sa bene visto il lavoro fatto sia in Lombardia che in Veneto, dove ha voluto con forza intraprendere la strada del referendum che si terrà il prossimo 22 ottobre e che ha avuto il merito di far naufragare definitivamente le utopie indipendentiste della Lega". Il Movimento preme dunque perché "non si perda tempo ulteriore tempo in annunci improbabili e si concentrino tutti gli sforzi negli eventuali adeguamenti normativi per poter svolgere" la consultazione "nel più breve tempo possibile".