La Repubblica
All'indomani dell'intesa di Parigi tra Macron e i leader delle due principali fazioni nella guerra civile in Libia: Fayez al Serraj, primo ministro, e Khalifa Haftar, capo dell’Esercito nazionale, Gentiloni ha ribadito che l'incontro di oggi è stato l'occasione per "confermare la cooperazione tra i nostri due Paesi che si basa anche su accordi sottoscritti alcuni mesi fa. Cooperazione che si sviluppa su più fronti e diversi livelli, e ci auguriamo che sia anche sempre più una cooperazione economica, una cooperazione sul terreno delle infrastrutture, contro il terrorismo e naturalmente sul terreno cruciale per noi del contrasto all'immigrazione clandestina. Lavoriamo contro i trafficanti di esseri umani insieme alle autorità libiche, alle autorità centrali e alle comunità locali".
Il presidente del Consiglio ha dichiarato che al Serraj "chiede al governo italiano un sostegno tecnico con unità navali italiane nel comune contrasto al traffico di esseri umani da svolgersi in acque libiche. La richiesta è attualmente all'esame del nostro ministero della Difesa. Le scelte saranno valutate dalle autorità libiche e con il parlamento italiano. Ma se valuteremo la possibilità di rispondere positivamente, come credo necessario, può rappresentare un punto di novità molto rilevante per i contrasto al traffico di esseri umani".
E Gentiloni incassa il sostegno di Merkel. Contro i trafficanti "lavoriamo insieme alle autorita' libiche - ha dichiarato - Ne ho parlato due ore fa con la cancelliera Merkel che mi ha confermato l'impegno della Germania a sostenere le iniziative italiane per contrastare il traffico di esseri umani"
Immediate le reazioni politiche. "Nella conferenza stampa congiunta con al-Serraj, il presidente Gentiloni ha finalmente dato l'annuncio che attendevamo da tempo - hanno dichiarato congiuntamente il presidente dei senatori di Forza Italia Paolo Romani e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri - è arrivata la richiesta dal governo libico di intervenire nelle acque territoriali con unità navali italiane a supporto tecnico al comune impegno nel contrasto al traffico di esseri umani". E aggiungono: "Chiediamo dunque che Ggentiloni venga a riferire quanto prima degli sviluppi degli ultimi giorni nella crisi libica e soprattutto venga a proporre la risposta operativa che il suo esecutivo intende fornire alla richiesta libica".
Così la senatrice del Gruppo Misto, Manuela Repetti: "Gradualmente e seppure a piccoli passi si profila per la prima volta un disegno chiaro sul futuro della Libia. L'incontro di oggi del leader libico con il premier Gentiloni dimostra che l'Italia è protagonista sulla scena internazionale della soluzione della crisi libica, da cui dipende anche l'arresto di un'immigrazione ormai incontrollata".