Per valutare se l'importo sia eccessivo o meno, occorrerebbe valutare esattamente in cosa consiste il contributo, e quali finalità ha. Ad esempio, per quanto riguarda l'Italia, ai migranti che accettano di tornare al proprio paese, mi pare vengano offerti, almeno per quanto riguarda alcuni programmi (non so se siano tutti), 400 euro per le prime spese, mentre il restante valore (che è variabile, in base alle specifiche situazioni), mi pare venga elargito in beni o servizi, nel proprio paese, al fine di stimolare il reinserimento (http://www.integrazionemigranti.gov....esi-terzi.aspx). Questo sarebbe anche abbastanza in linea con il principio dell' "aiutiamoli a casa loro". Ma non è detto che sia la soluzione migliore. E potrebbe essere più o meno buona, a secondo del territorio di origine del migrante da rimpatriare. Questa, però, è materia difficile da affrontare, se non si è esperti della questione. Così come non è facile valutare esattamente l'entità degli incentivi economici che ogni stato offre ai migranti per le varie forme di rimpatrio volontario assistito. Quello che però si può sicuramente dire, è che offrire un incentivo economico per favorire i rimpatri, non è scandaloso, ed è, anzi, uno strumento molto utilizzato in Europa. E non mi pare nemmeno un sistema che prometta particolari prospettive di arricchimento per i migranti che decidano di aderire, visto che i viaggi intrapresi per venire in Italia, non mi sembra siano gratuiti (oltre ad essere anche piuttosto lunghi e pericolosi).
Saluti.
Midìl