c'è da dire che il Papa voleva e consigliò la formazione di una associazione di Stati in cui l'obiettivo fosse la cooperazione tra gli stessi e il superamento di ogni guerra
parlo di Benedetto XV e consigliò la Società delle Nazioni oggi ONU
c'è da dire che il Papa voleva e consigliò la formazione di una associazione di Stati in cui l'obiettivo fosse la cooperazione tra gli stessi e il superamento di ogni guerra
parlo di Benedetto XV e consigliò la Società delle Nazioni oggi ONU
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
toh...
ma tu guarda che stranezza...un domenicano del 500 e l'ONU
LAS HISTORIAS EULERIANAS: La Sala Francisco de Vitoria en la ONU
Francisco De Vitoria - ORDINE DEI PREDICATORI
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Tutto il contrario, invece. E' il classico fraintendimento di chi non coglie (o non vuole cogliere) la differenza tra le teorie classiche e scolastiche del diritto naturale e le teorie giuscontrattualiste moderne. Che è esattamente come affermare che Aristotele ed Ulpiano erano come Locke e Rousseau. Capisco che da parte "pagana" si voglia per forza di cose incolpare il cristianesimo di tutti i mali del mondo, ma l'onestà intellettuale esige almeno di evitare la distorsione della realtà, che porta perfino a condannare una filosofia i cui prodromi non furono in epoca cristiana, bensì prima.
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
la prendi troppo alla lontana. semplicemente schmitt, da cattolico, forza, ed è uno dei pochi casi a dire il vero in cui lo fa, la lettura di vitoria per non ammettere che la respublica christiana medievale sia finita anche 'grazie' al cattolicesimo. vitoria è il classico autore di transizione: la sua dottrina della guerra giusta è tipicamente medievale, il suo jus gentium, piaccia o meno, apre le porte all'universalismo onusiano. i riferimenti 'genealogici' sono materia troppo seria per poter peccare d'improvvisazione e quelli che dedicato a vitoria sale e busti lo sanno fin troppo bene...
Il discorso su sale e busti non regge, sarebbe come dire che Garibaldi era comunista perché il Fronte popolare si presentò alle elezioni del 1948 con il suo volto nel simbolo (e già sarebbe un'affermazione più sensata, ancorché scorretta, rispetto a quella di un de Vitoria "onusiano" ante litteram, visto che almeno Garibaldi aveva aderito alla Prima Internazionale e ad un certo nucleo delle idee socialiste, mentre invece la concezione del diritto internazionale in de Vitoria è pienamente inserita nel sistema aristotelico-tomista che vede i diritti dei singoli, così come delle collettività, radicati ontologicamente in un ordine creato da un Dio personale e trascendente, dal quale dipendono sia per essenza che per volere, laddove invece le moderne concezioni del diritto naturale si fondano sull'idea del contratto sociale volontario quale fondamento dello Stato e, più in generale, del fenomeno politico).
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).